Core Story - la fine di Game of Thrones
Nel mese di aprile la Core Story si concentra su Game of Thrones, chi raccoglierà il suo scettro, chi lo ha snobbato e le reazioni al finale
Ricordo di aver iniziato i libri di Game of Thrones con colpevole ritardo verso la fine del 2010, poco dopo arrivò la notizia che quei tomi che stavano assorbendo tutto il mio tempo con un fantasy diverso, cattivo e medievale sarebbero diventati una serie tv. Non avevo idea di trovarmi di fronte a una nuova alba per il mondo delle serie tv, di un successo planetario, totalizzante, in grado di portare un pubblico insospettabile ad appassionarsi per draghi, principesse e guerrieri che tornano dall'oltretomba e duelli all'arma bianca.
Certo, si parlava già di una "rivincita dei nerd", Big Bang Theory aveva iniziato a presentarli al mondo, comprare una maglietta geek non era più una impresa, ma forse eravamo ancora sulla soglia del mainstream moderno, se così possiamo ancora chiamarlo. Game of Thrones si è mangiato il presente, polverizzando ogni record e diventando puntata dopo puntata uno degli eventi più seguiti e uno dei fandom più forti, degno di sedere accanto a Star Trek, Star Wars, Harry Potter e le altre grandi saghe. Lo ha fatto senza grandi misteri, ma grazie al suo mix di soap opera e intrighi, di nudi e di morti, diventando lo show perfetto per un'epoca di commenti social. Cosa resterà di tutto questo? Chi raccoglierà lo scettro?
Nel mese della sua ultima stagione abbiamo deciso dunque di celebrarlo con la Core Story, ecco gli articoli che, per adesso potrete leggere nei prossimi giorni.
Chi sarà l'erede di Game of Thrones?
Perché Game of Thrones non è (solo) un fantasy, ma il manuale del nostro tempo
Le reazioni alla prima puntata
Il mondo delle illustrazioni dedicate a Westeros
Ebbene sì, c'è gente che non vede Game of Thrones
Draghi, spade e ricami: le donne forti di GoT
Il pagellone finale di Game of Thrones