Lucca Comics & Games: manuale di addestramento
Ogni anno Lucca Coimcs & Games concentra in quattro giorni migliaia di persone che amano videogiochi, fumetti, serie TV, film e ogni espressione della cultura pop, ecco come uscirne sani e salvi
Benvenuti all’annuale corso di addestramento per Lucca Comics. Oggi voi siete persone qualunque, con una morale, un senso civico e un’idea dello spazio individuale legati alla vita di tutti giorni. Dopo la lettura di questo manuale di addestramento forse non sarete ancora pronti, non sarete le efficienti macchine da guerra che vedete sfrecciare per le viuzze di Lucca, certe cose si imparano solo sul campo. Sarete dei cadetti addestrati. Alcuni di voi una volta arrivati fuggiranno in lacrime, altri si rannicchieranno in un angolo, altri troveranno dentro di sé gli strumenti per arrivare a fine giornata. Non siete più in Kansas signorine, solo i migliori sopravvivono per andare a Lucca l’anno successivo.
Dimenticate la magia
Vi hanno detto che Lucca è un luogo magico, una città in cui potete finalmente esprimere il vostro nerdismo e tutti si vogliono bene. Sbagliato. Lucca è caos, è folla, è stress, code e rumore. È il concerto del vostro gruppo preferito che dura oltre il punto in cui avete smesso di sopportare la presenza di altre persone. È la fuga dal Titanic, ma con gente vestita strana. Un mercato nero in cui una porzione di Noodles precotti costa in proporzione quanto mangiare da Bottura.
Niente auto
Chi va a Lucca in auto o è stupido o ha una colpa da espiare. I parcheggi sono totalmente insufficienti, anche se sono stati potenziati e ultimamente la situazione fa venire meno voglia di invocare l'Apocalisse. Nei giorni di punta il traffico inizia due caselli prima dell’uscita autostradale e si dipana in una sorta di girone dantesco fatto di lentezza, lamiere e lamenti. Rassegnatevi al treno che vi regalerà l’emozione di vivere per qualche ora l’esperienza di una corsa tra Nuova Deli e Mumbai nell’ora di punta.
Viaggiate leggeri
Il kit per Lucca deve essere composto da una o più batterie esterne per il telefono, soldi in contanti per evitare le code al bancomat, zaino capiente per gli acquisti, ombrello microscopico in caso di pioggia e provviste. Non vestitevi troppo, perché morirete negli stand, ma neppure troppo poco, perché Lucca può avere un cuore freddo e inospitale, soprattutto la sera. Copritevi con indumenti che potete facilmente rimuovere per restare in maglietta. Siete cosplayer? Cazzi vostri.
Studiate la mappa
Lucca è piccola, ma confondersi tra le stradine è un attimo. Ci sono alcuni punti fermi, ma ogni anno la geografia della fiera viene ridefinita. Per arrivare da A a B il modo peggiore per riuscirci è una linea retta che prevede lo strusciarsi con molti corpi sudati, sporchi o umidicci, meglio cercare di sfruttare le stradine secondarie, a meno che tutti non abbiano la stessa idea e vi ritroviate imbottigliati in un vicoletto che puzza di pipì (perché i bagni chimici si possono usare solo facendosi rimuovere il naso). Raggiungere velocemente i punti di interesse è vitale per dedicarsi all’unica vera attività a cui vi dedicherete in quei giorni: la coda.
Le code
Come tutti i grandi eventi, Lucca è fondamentalmente un’esposizione di code. Ci sono quelle per il bagno, per il bancomat, per una firma, per entrare nel padiglione, per assistere a una conferenza, per il cibo, per andarsene, per entrare, per farsi visitare dalla Croce Rossa dopo aver cercato di evitare quella per il bagno. Sperate di ammazzare l’attesa cazzeggiando al telefono? Leggete più in basso. La verità è che a Lucca i fumetti li compri per passare il tempo mentre cerchi di raggiungere uno stand per comprare altri fumetti.
Approvvigionamento
Lucca è una città ricca di ristorantini carini, ma non per voi. Di giorno sono chiusi, la sera sono tutti prenotati dagli autori di fumetti e l’unica soluzione sono dei panini scadenti venduti come se fossero ripieni di caviale e frittata di dodo. Portatevi i cari vecchi toast da casa, oppure imparate la fotosintesi.
Comunicazioni
A Lucca è tradizione che gli smartphone smettano di funzionare la mattina del sabato. Ormai è un rito che ogni anno viene accompagnato da invocazioni di santi, gesti rituali e orazioni funebri a “stotelefonoddimerda”. Se volete sopravvivere per tutti i giorni della fiera considerate l’idea di portare con voi un marconista dotato di radio da campo e fornire a tutto il vostro gruppo una radio militare standard, di quelle grosse come le avevano pure i G.I. Joe.
Ognuno per sé
Il romanticismo lasciatelo fuori dalle mura, anzi, un po’ più in là, che fuori dalle mura c’è già il padiglione dedicato ai videogiochi. Scordatevi le passeggiate mano nella mano, scordatevi di rivedere i vostri figli a fine giornata, scordatevi di rimanere in gruppo con i vostri amici. Ognuno a Lucca ha la sua agenda personale e quando concentri migliaia di persone dove dovrebbero starcene meno della metà bisogna fare delle scelte, o il volume autografato da Gipi o un parente. L’unica cosa che potete fare è fissare un punto di raccolta finale, possibilmente sorvegliato da elicotteri dotati di armi pesanti. Potete noleggiarli dai cosplayer di Resident Evil.
Mai sotto le mura
Cercate sempre di passare attraverso le porte delle città e mai nei tunnel che passano sotto le mura. Il rischio di rimanere bloccati al buio per mezzora senza sapere di chi sono i corpi che avete vicino è tremendamente reale. Alcune reclute sono entrate vestite normalmente e ne sono uscite quattro ore dopo agghindate come Naruto e sognando un viaggio in Giappone, scortandosi di avere moglie e figli a casa.
Rompete il cazzo agli artisti
I cosplayer, i fumettisti, gli sceneggiatori, gli youtuber, i progamer son tutta gente che viene pagata per svolgere professioni divertentissime, mentre a voi tocca studiare all’università della vita, lavorare chiusi dentro un ufficio o fare altre cose che odiate. Dunque per tutti questi giorni è assolutamente legittimo chiedergli disegni, foto, dediche, selfie, video, tutto, anche quando stanno mangiando, anche mentre si fumano una sigaretta, anche se li beccate in coda per il bagno. Voi avete pagato i loro albi, visto i loro video o comprato i loro gadget no? Allora sono un po’ in debito con voi. E poi insomma, diciamocelo, se quella cosplayer non voleva tutte le vostre attenzioni, poteva scegliere un costume più coperto.