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Perché ho bisogno di Elon Musk

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Musk ci ricorda che non deve essere per forza così. Che l’umanità non fa così schifo se inizi a guardare in alto, dove il brusio dei mediocri non si sente

Nel presentare il programma Space X per colonizzare Marte, Elon Musk ha detto una cosa bellissima.

"It would be an incredible adventure. I think it would be the most inspiring thing that I can possibly imagine. Life needs to be more than just solving problems every day. You need to wake up and be excited about the future, and be inspired, and want to live."

Potrà sembrare una di quelle frasi che puoi leggere appese sul muro di un manager rimasto negli anni ’90, ma vi svelo un piccolo segreto: ogni tanto abbiamo bisogno di guardare oltre il confine dei nostri limiti.

Non so voi, ma io passo gran parte della mia giornata di fronte a un PC, spesso su Facebook. Mi dico che è per lavoro, ma la verità è che sono semplicemente la versione evoluta di uno che ha appena scoperto la TV via cavo e fa zapping compulsivo. Ho solo sostituito i canali con le discussioni, i video di Fail e le notizie.

Faccio parte di una delle ultime generazioni nate prima della diffusione di Internet, ho iniziato a navigare che avevo circa 14 anni e da allora ho visto l’ambiente trasformarsi da speranza di sapere condiviso in pozza di fango in cui si abbeverano diffusori di bufale, analfabeti funzionali, cercatori di fama e persone ridotte a elementali del livore.

Come l’abitante di una città in piena rivoluzione industriale, ogni mattina il mio orizzonte è bloccato da una foschia, da una linea nera di inquinamento.

La politica è ridotta a uno sfoggio di meme e uno scambio di link che corroborano la propria tesi. Ogni giorno una bassezza umana sale agli onori della cronaca, oggi è la Cantone, domani è una ragazzina stuprata, dopodomani è la mezza vip che se la prende “col web” per ottenere polemica e like facili, contribuiti gratuiti, influencer, schiamazzi… non credo di dover continuare oltre no? In rete ci siete anche voi.

Tutto è banalizzato, ridicolizzato, polemizzato. A volte anche per colpa mia, perché è ovvio che in qualche modo lo schifo ti contamina, sempre.

Certo, potrei spegnere il computer, leggere un libro, giocare, portare fuori il cane. Lo faccio, ma stare su internet rimane comunque l’attività principale della mia giornata. In parte è un gesto compulsivo, in parte è là che trovo le mie idee, rovistando come un barbone nella spazzatura.

E qui entra in gioco Elon Musk. Con le sue idee, la sua spinta positiva, il suo sguardo verso il futuro, Musk mi eleva sopra lo schifo. Ascoltarlo mi dà la sensazione di ascoltare la storia, ma non quella fatta di guerre e date da ricordare, ma di uomini che fra 100 anni saranno ricordati.

La differenza fra Musk e Jobs, Gates o qualunque altro illuminato coi soldi è che lui non punta ai miei. Non mi vende qualcosa, non è la versione evoluta di un rappresentante di aspirapolveri, non mi affascina vendendomi telefoni o computer. Non vuole portare internet ai bambini africani perché li vede come potenziali utenti del suo social network. Mi affascina con la sua mancanza di calcolo personale. Mi affascina col futuro, e il futuro non ha prezzo

Musk non cerca di provocarmi un sentimento di emulazione o invidia sfoggiando soldi, donne, stili di vita alla Bilzerian e arroganza. Non provoca l’invidia che si ha verso i ricchi, ma la fascinazione che si prova nei confronti di chi è riuscito a fuggire dalla banale tentazione dell’accumulo di denaro per vedere oltre.

Qualcuno lo ha paragonato a Tony Stark, ma perfino Tony è uno sbruffone, alcolista e antipatico.

In un’epoca di grettezze, Musk è la cosa più vicina che abbiamo a un supereroe, forse di più. È qualcuno a cui puntare per ispirarsi, anche se sai che difficilmente potrai avere un decimo del suo impatto positivo sul mondo. La sua forza motivazionale non si basa su frasi o successo personale, ma sul superarsi, sempre.

Viviamo in un periodo in cui l’esplorazione della Terra non è una novità e quella dello spazio è troppo lontana. In cui guardiamo più dentro che fuori. Il massimo che possiamo scoprire è un sito Internet che i nostri amici ancora non conoscono.

Musk ci ricorda che non deve essere per forza così. Che l’umanità non fa così schifo se inizi a guardare in alto, dove il brusio dei mediocri non si sente, e che il futuro non arriva se non ci pensi.

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