Nintendino e i suoi fratelli
Tra riedizioni ufficiali, cinesate, adattatori e nuove console, ecco come saziare la propria fame di retrogaming a poco prezzo. Visto che aver dominato l’attenzione di tutto il mondo con Pokémon Go era troppo poco, Nintendo ha pensato bene di annunciare l’uscita del Nintendo Classic Mini: Nintendo Entertainment System (con con un comunicato stampa che recitava ... Nintendino e i suoi fratelli
Tra riedizioni ufficiali, cinesate, adattatori e nuove console, ecco come saziare la propria fame di retrogaming a poco prezzo.
Visto che aver dominato l’attenzione di tutto il mondo con Pokémon Go era troppo poco, Nintendo ha pensato bene di annunciare l’uscita del Nintendo Classic Mini: Nintendo Entertainment System (con con un comunicato stampa che recitava “Nintendo annuncia una nuova console” , roba da plotone d’esecuzione), prontamente ribattezzato “Nintendino”.
Ovviamente internet ha reagito come un cane di fronte a un piatto di polpette, con decine di persone che hanno iniziato a lanciare soldi contro lo schermo in preda al delirio della retronostalgia e prenotandolo su Amazon
Pochi, pochissimi hanno pensato che quella gran furbona di Nintendo ha semplicemente fatto ciò che altri fanno da tempo e che alcuni cinesi fanno da molto prima: le riedizioni economiche di vecchie console. L’unico merito della Grande N è averlo fatto da sola, anticipando il mercato dei falsi, a un prezzo onesto e una qualità costruttiva senza dubbio alta, annunciandolo in pompa magna e sfruttando il volano di Pokémon Go.
Poi si sa che quando fa una cosa Nintendo viene quasi sempre giudicata con un occhio di riguardo dal pubblico perché è un po’ come una di famiglia.
Ma se la vostra fame di retrogaming non si ferma al Nintendo, sappiate che in giro c’è un sacco di roba più o meno degna di attenzione con cui rivivere la vostra giovinezza senza dover andare in cantina e sperare che l’umidità non abbia rovinato il Megadrive.
Megadrive Classic Game Console
Partiamo proprio con lui, il grande nemico di Nintendo. Non ho sinceramente mai capito se è un prodotto ufficiale o qualcosa che Sega tollera. Fatto sta che dentro ci sono 80 giochi, legge le vecchie cartucce e ha due gamepad wireless. In rete si legge di tutto, chi lo adora, chi lo ritiene un ignobile pezzo di plastica, di sicuro l’audio di alcuni giochi è da rivedere. L’impressione è che tutto dipenda da quanti colpi riceve durante la spedizione. Costa circa 60 euro, tutto sommato ci sta se volete levarvi lo sfizio. Anche portatile
Sogno bagnato e costosissimo di ogni frequentatore di sale giochi degli anni ’90, oggi il NEO GEO è disponibile a un prezzo contenuto, con un pad simile all’originale e una versione portatile. Dentro ci trovate 20 giochi, possono aggiungere altri e legge le cartucce originali (edit: ci siamo sbagliati, non è così!). Sono circa 200 euro ma per fare la stessa cosa col materiale originale si superano i 2000. Consigliatissimo a chiunque viva di pane e retrogaming.
L’anello per domarli tutti. Sembra un tostapane, ma è una console che permette di giocare con una soluzione unica con i giochi di: NES, SNES, GameBoy Advance, SEGA Genesis / SEGA Mega Drive, Nintendo Famicom, Super Famicom, Gameboy Colour e Game Boy! Lo strumento perfetto per lanciarsi poi alla caccia delle vecchie cartucce. Sì perché il Retron non viene venduto con un catalogo suo, ma solo come sistema di gioco universale. Averlo avuto 20 anni fa la console war non sarebbe mai nata.
Se devo dirla tutta, secondo me 100 euro sono un po’ troppi per questa console. Ok, contiene anche 100 giochi, ma a memoria non ricordo altrettanti titoli dell’Atari che valesse la pena giocare. Esiste anche la versione dedicate a Colecovision e Intellivision.
Versione riveduta e corretta della storica console, create per l’occasione da Chris Smith, programmatore dello Spectrum originale. Si alimenta con l’USB e può usare le schede SD per la memoria. Volendo potete giocare a uno dei molti giochi già presenti o programmarne di vostri, ma considerando che dentro ci sono 1000 giochi, forse non ne sentirete il bisogno. Anche in questo caso vale il discorso fatto per l’Atari Flashback. 120 euro sono un po’ tanti per passeggiare nel viale dei ricordi. Tuttavia in questo caso la qualità costruttiva è fuori discussione.
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