STAI LEGGENDO : A proposito del futuro - Intervista a Emiliano Mammucari

A proposito del futuro - Intervista a Emiliano Mammucari

Condividi su:

Intervista a Emilano Mammucari, creatore e scenaggiatore del nuovo speciale Bonelli, spin off della serie Orfani, Terra - A proposito del futuro

Il 14 luglio approderà in edicola il primo speciale dedicato alla serie fantascientifica Orfani, che ha accompagnato i lettori negli ultimi cinque anni, attraverso ben sei stagioni ricche di colpi di scena, splash page a tutto spiano, cadaveri e temi politicamente importanti.

Questo speciale, intitolato A proposito del futuro, prende le mosse dalla quinta stagione della serie regolare, Orfani: Terra. Interamente ideata da Emiliano e Matteo Mammucari, la miniserie in tre albi era ambientata sul nostro pianeta (da cui il titolo), ormai ridotto in un'enorme discarica buona solo a tenerci i derelitti senza futuro e senza dignità.

Il terzo e ultimo volume ha lasciato in bocca ai lettori il classico sapore agrodolce del finale aperto: i protagonisti erano diretti verso la Città circondata dal muro, pieni di speranza ma in fin di vita. Evidentemente le sorti di questi ragazzi, Cain, Miranda e pochi altri, erano care a ben più di un lettore e la casa editrice ha atteso il finale della serie (di questo e altro abbiamo già parlato qui) per far uscire un nuovo capitolo di questa grande avventura.

La curiosità ha vinto sulla pazienza e quindi sono andato alla fonte a fare qualche domanda direttamente a una dei creatori della serie, co-sceneggiatore di questo speciale, Emiliano Mammucari.

Anteprima Terra 1

Domanda: Prima di concentrarci su Orfani: Terra, vorrei parlare della tua evoluzione come autore, da disegnatore a co-creatore di storie e universi fino a sceneggiatore e curatore di una mini serie tutta tua. Com’è avvenuto questo passaggio? Quando hai cominciato, ad esempio, a sentire il bisogno di esprimerti anche nella scrittura?

Risposta: Sulle prime stagioni di Orfani mi sono occupato di costruire un immaginario visivo: ambienti, tecnologia, character. Orfani è una delle serie italiane dal cast più voluminoso in assoluto, e i personaggi che si sono avvicendati nella storia sono stati decine. Per crearne così tanti ho scoperto che mi veniva più facile se immaginavo delle backstory. Così, pian piano, le trame, le storie, sono arrivate senza accorgermene. Bastava metterci le parole.

D.: Passiamo a Orfani: Terra. Lo spin off autonomo è stata una proposta dei Mammucari Bros alla Bonelli, dopo il successo della quinta stagione della serie regolare o, viceversa, è stata la casa editrice a spingervi su questa strada?

R.: È stato Michele Masiero, direttore editoriale della casa editrice, a pensare di proseguire la storia con degli speciali estivi. Il primo ciclo di storie era piaciuto, ed era rimasta la curiosità di sapere cosa ne sarebbe stato di Cain & soci.

D.: Come vi siete organizzati il lavoro, tu e Matteo? Avete una divisione specifica e rigida, vi influenzate a vicenda, lavorate insieme o separatamente?

R.: In realtà siamo in quattro a costruire la trama. Ci sono anche gli amici di sempre: Giovanni Masi e Mauro Uzzeo. Scrivere il soggetto di Terra è un’occasione per divertirci insieme. Può sembrare strano ma una storia così scura, come quella di Terra, nasce in un’atmosfera di grande allegria.
La sceneggiatura vera e propria viene poi scritta da Matteo e me: entriamo nel dettaglio raccontandoci le scene, poi le mettiamo su carta. In generale io mi occupo più delle regie, Matteo più dei dialoghi, ma può accadere anche il contrario.

Anteprima Terra 2

D.: Quali sono gli autori (sia sceneggiatori che disegnatori, a questo punto) che senti abbiano influenzato maggiormente il tuo lavoro?

R.: Ho sempre amato i grandi maestri della tradizione italiana. Pratt, su tutti. Poi Micheluzzi, D’Antonio. Mi piace provare a giocare con una tradizione forte, come la nostra, mescolandola ad altre cose. Amo molto il manga, ad esempio. Ultimamente mi affascinano artisti dell’Est Europa e del mondo arabo.

D.: Avete tratto ispirazione anche da altri media, come videogiochi, serie tv, film?

R.: Per quanto mi riguarda è ben accetta ogni idea che contribuisce ad ampliare il proprio immaginario. Ma dentro Terra c’è anche tanto di privato: posti che ci appartengono, persone che conosciamo. Abbiamo un atteggiamento smaccatamente provinciale, in questo. Quasi “neorealista”: nella mia testa i personaggi parlano in romanesco.

D.: Orfani si rivolgeva innanzitutto agli adolescenti, pescando nelle modalità narrative tipiche del fumetto giapponese. Orfani: Terra sarà diverso, in questo senso?

R.: Nel primo ciclo di storie i personaggi vivono in un mondo facile da decodificare: loro sono i buoni, lo sceriffo è cattivo, il Muro è il male, la Città rappresenta la speranza. Ora sono cresciuti, entrano in quella fase in cui scoprono che il mondo è pieno di sfumature, non ci sono più i buoni da una parte e i cattivi dall’altra, e le coltellate possono arrivare anche dagli amici.

D.: Una delle componenti più interessanti di Orfani erano i temi trattati, che davano al pubblico la possibilità di ragionare su argomenti difficili grazie alla trasposizione in un universo narrativo distante dal proprio. Terra parte già da questa base, quindi. Come procederete con questo particolare aspetto?

R.: Spingendo ancora di più. L’universo narrativo di Terra non è più così distante dal nostro.

D.: Da chi è composta la squadra di disegnatori, coloristi e autori che lavorerà insieme a te? Come li hai scelti?

R.: Ho la fortuna di lavorare con un gruppo di artisti incredibili, che considero i miei fratelli in armi. Luca Genovese ai disegni, e Luca Saponti ai colori, hanno reso “A proposito del futuro” una bomba, in termini visivi.

D.: Possiamo sperare in un’altra serie regolare ambientata nell’universo di Orfani: Terra o dobbiamo accontentarci di questo speciale?

R.: Questo speciale introduce nuove ambientazioni, nuovi personaggi, nuovi temi. Le nostre intenzioni sono quelle di formare una trilogia che arrivi a raccontare le sorti della Terra.

Anteprima Terra 4

Tutti le immagini a corredo dell'intervista sono anteprime dello speciale, con Luca Genovese ai disegni e Luca Saponti ai colori.

related posts

Come to the dark side, we have cookies. Li usiamo per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi