STAI LEGGENDO : L’inevitabile speculazione sul teaser di Episodio IX – The rise of Skywalker

L’inevitabile speculazione sul teaser di Episodio IX – The rise of Skywalker

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Ovvero di come dirò un sacco di cose in flusso di coscienza su Rise of Skywalker che saranno smentite da una trama probabilmente molto più semplice

Ovvero di come dirò un sacco di cose in flusso di coscienza su Rise of Skywalker che prontamente saranno smentite da una trama probabilmente molto più semplice.

Mi ha deluso, emozionato, coccolato e fatto spendere un sacco di soldi, ma negli ultimi mesi il credo di Star Wars covava sotto la cenere del tempo che passa, di Leila volante e di una serialità che ha inevitabilmente diluito quello che una volta era un evento speciale. In questi mesi ho detto spavaldo "Ma sai cosa? Ho più hype per Endgame che per Episodio IX" e ridevo a voce alta, così che il mio vecchio amore mi sentisse, sentisse che stavo bene senza di lui.

Poi basta una corsetta di Rey nel deserto che tutto si riattiva come la creatura di Frankenstein quando viene colpita da un fulmine. Pezzi di una passione vecchia e nuova cuciti assieme non sempre alla perfezione che iniziano nuovamente a camminarti nel cervello, anzi a correre.

Ecco partiamo da quella scena: l’ennesimo pianeta deserto, forse un pianeta deserto che abbiamo già conosciuto, Jakku o Tatooine, voto il secondo perché hanno chiaramente detto che ci sarà un ritorno in luoghi storici e di questo ne parleremo fra poco. La scena fa pensare a un attacco da parte di un misterioso pilota di Tie Interceptor, mi viene da pensare che sia Kylo Ren perché guidare un Tie così rasente al suolo è una roba da Jedi e per i guanti, ma non è detto. Non è neppure detto che sia un attacco… e se fosse parte di un addestramento?

Al momento poco importa, mi basta questo momento badass. E sì, la spada sembra quella di Luke, quindi è riuscita ad aggiustarla non si sa come. Forse va dallo stesso artigiano che dopo metterà a posto il casco di Kylo Ren.

 

Anthony Daniels ha detto che quelle inquadrature gli ricordano i disegni di McQuarrie e in effetti alcune pietre sembrano le stesse. È incredibile il contributo visuale dato quell’artista incredibile nel tratteggiare i confini visivi della saga.

C’è anche un messaggio abbastanza chiaro “ OGNI GENERAZIONE HA LE SUE LEGGENDE ” che è un modo gentile per dire “Oh non è che solo quelli che piacciono a te sono mitici, fai spazio”. Ma dove l’hai sentita questa frase? In Episodio I, fidati.

Stacco su un pianeta che non abbiamo mai visto, potrebbe anche essere Eadu, ovvero dove è Galen Erso aveva posizionato la sua base di ricerca, potrebbe essere l’ennesimo pianeta messo là tanto per aggiungere qualcosa di nuovo. L’unico fatto degno di nota è che invece del tema classico hanno scelto quello dedicato a Leila, tanto per dare una coltellata al cuore.

Ancora uno stacco, Kylo Ren che fa il duro con un tizio sconosciuto, circondato da Stormtrooper, in un bosco dai toni rossi. Se penso ai boschi mi viene in mente la luna boscosa di Endor, ennesimo tentativo di chiudere un lungo cerchio narrativo, o al massimo Takodana, il pianeta dove si trova Maz Kanata. Personalmente voto la prima ipotesi o un posto completamente nuovo. Mi pare però un’inquadratura pensata soprattutto per mandarci fuori strada.

Passiamo alla scena in cui viene aggiustata la maschera di Kylo Ren. A farlo non è lui e mi pare sensato, ma perché farlo? Perché in fondo lo zio Darth aveva ragione? Perché ti sei reso conto che con la maschera la gente ti dà più retta? O forse la ripara qualcuno per te, sperando che tu torni cattivo e non ti faccia traviare da Rey verso una zona grigia della Forza?

Segue una inquadratura per ricordarci che ci sono anche Poe e Finn, che onestamente interessano sempre meno, se non per Poe che sembra uscito da Uncharted (e ricordiamoci sempre che in famiglia coltivavano un Albero della Forza). Anche loro sono su un pianeta desertico, forse lo stesso di Rey.

Ecco arrivato invece il robottino-token di questo episodio l’anno chiamato D-O e sul set veniva nominato spesso quando qualcuno sbagliava una battuta proprio quando stavano per finire la giornata di riprese. Il design sembra uscito da un concorso di design robotico delle elementari, non tra i vincitori, ne faranno una copia costosissima da pilotare con lo smartphone e venderà comunque un sacco.

Arriviamo al primo vero momento goloso dopo l’incipit: morti Luke, Leila e Han chi c’è rimasto per farci stringere il cuore? Lando, adorabile canaglia che torna ai comandi del pezzo di ferraglia perso a dati molti anni fa. Sembra felice e noi con lui. Lo attende l’ennesima morte gloriosa della vecchia guardia?

Di sicuro  THE SAGA COMES TO AN END , quindi adesso chiudiamo questo ciclo narrativo e chissà che ci sarà dopo, di sicuro una pausa che verrà riempita con le serie tv.

Si torna sul deserto, c’è un inseguimento e scorgiamo nella polvere degli Stormtrooper col jetpack, ma soprattutto dei piloni che sembrano delimitare un percorso. Siamo su Tatooine, nel luogo dove Anakin vinse la corsa degli sgusci? Episodio IX sembra assomigliare sempre di più a una sorta di tour spaziale nei luoghi storici. Ah, C3-PO ha di nuovo il braccio dorato, avrà trovato la vernice.

Adesso arriva una doppietta di colpi bassi: il primo è il medaglione dato a Luke e Han alla fine di Una Nuova Speranza, un simbolo importantissimo di vittoria e felicità (ma anche di esclusione, perché lo dovevano dare pure a Chewbacca, che cavolo), un ricordo di tempi migliori, quando erano tutti vivi e l’Impero sembrava sconfitto.

Il secondo è questo abbraccio tra Rey e Leila, con tanto di lacrima della prima, un momento di addio simbolico e forse reale, una delle ultime scene girate che mi ricorda ancora una volta quanto ci son rimasto male quando è morta Carrie Fisher. Tanto per calare l’asso di bastoni, in sottofondo Luke dice “We'll always be with you. No one's ever really gone”. Una frase che fra poco prenderà un significato completamente diverso.

Ma prima boom, altro momento grosso: i pezzi della Morte Nera, probabilmente la seconda, d’altronde Endor aveva nove lune e sai quanta roba c’è sparsa in giro. Perché andare là? Ripensando al percorso degli sgusci stiamo force seguendo il cammino di Vader dalla nascita fino alla redenzione?

O magari ci sono degli archivi o delle cose di Palpatine che si possono ancora recuperare tra i resti? Qualcosa legato ai libri che lei ha fatto sparire? Tra l’altro già in The Force Awakens c’era l’idea di andare a cercare di resti della Morte Nera in fondo al mare. D’altronde è quasi assurdo che un simbolo così grande dell’Impero non sia mai stato recuperato prima d’ora.

 È evidente il bisogno di riallacciare i rapporti con i fan storici, dando loro un ulteriore simbolo del passato con cui possono relazionarsi. 

E dopo tutto questo, visto che “nessuno se ne va mai veramente” ecco che arriva la risata di Palpatine sul finale che si apre la veste per mostrare la scritta “Vi ho purgato ancora”. Il recupero del vecchio rugoso può sembrare un colpo di scena forza e paraculo (lo è) ma non è poi così folle se andiamo ad analizzare i libri che hanno avuto il compito di ricucire i pezzi tra la vecchia e la nuovissima trilogia. Da Aftermath in poi Palpatine ha dimostrato di essere uno stratega raffinatissimo, di aver pianificato le mosse dopo la sua morte con l’Operazione Cinder, che doveva essere una vendetta sui principali pianeti imperiali nel caso della sua morte, e con la creazione di Sentinelle che parlavano seguendo i suoi ordini.

Allo stesso modo aveva pianificato una operazione di riorganizzazione dell’Impero per far nascere il Primo Ordine, potrebbe quindi aver comunque trovato il modo di continuare le sue macchinazioni anche come “fantasma nella Forza”, oppure, semplicemente la sua risata vuole ricordarci un male antico che ancora ci perseguita.

Infine, il titolo: Rise of Skywalker, con uno una scritta dai toni violacei, che potrebbe essere indice di male (viola = male, si sa) oppure la somma dei colori blu e rosso. Ma perché Skywalker, se il buon Luke è ormai tutt’uno con la Forza?

Forse rivivremo nei flashback la sua ascesa dopo la morte dell’Imperatore, più probabilmente il suo nome diventerà un titolo onorifico, una bandiera sotto cui riunire quelli che una volta erano i Jedi e che oggi non lo sono più. Il messaggio, forse, è che tutti possono essere uno Skywalker, just for one day.

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