STAI LEGGENDO : Sailor Moon ha 25 anni ed è proprio bella come la ricordavo

Sailor Moon ha 25 anni ed è proprio bella come la ricordavo

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Ho rivisto tutti i 200 episodi di Sailor Moon per vedere se è veramente bellissima o era solo uno scherzo della memoria. Buon 25° compleanno, guerriere.

Nel 1995 andava in onda per la prima volta in Italia un cartone animato giapponese chiamato Sailor Moon. Al tempo avevo sette anni e persi totalmente il cervello, insieme a buona parte delle mie coetanee. A cosa giocavamo durante l'intervallo a scuola prima del 1995? Non saprei proprio, ma so dire con certezza che a partire da quel magico anno in cortile non c'era altro che potere della luna e trasformazioni stellari, o almeno è tutto ciò che ricordo.

Mai prima di allora ero entrata in simbiosi emotiva con altri personaggi come successe con le guerriere Sailor. Ne ero letteralmente ossessionata, obbligai con ricatti morali di ogni genere quei poveri disgraziati dei miei genitori ad acquistare ogni pezzo di merchandising esistente a tema Sailor Moon per anni. C'erano scrigni, barbie, quadreni, astucci, zaini e i magnifici scettri, a cui mia madre toglieva le batterie e le nascondeva chissà dove perché facevo suonare i loro jingle sgraziati a ripetizione correndo per casa.

Miei, tutti miei

In venticinque anni ho conservato intatto l'entusiasmo per Sailor Moon come se si trattasse di una reliquia sacra della memoria. So ancora perfettamente le parole delle sigle classiche e le ho urlate a squarciagola ai concerti di Cristina D'Avena, che rivendico tutt'ora con orgoglio. Per il quarto di secolo della serie mi sono trovata a ripensare a quanto ancora le voglio bene, ma questo miracolo di animazione è veramente così bello come me lo ricordo? Sono caduta vittima della nostalgia cieca e dell'idealizzazione infantile, oppure tengo viva l'eredità di un prodotto audiovisivo pionieristico che ho scoperto proprio nel momento perfetto della mia esistenza?

Nel dubbio, ho riguardato tutti i 200 episodi di Sailor Moon, da cima a fondo, con mente aperta e cuore in mano. Non tutte le cinque stagioni della serie possono essere definite perfette e non tutti gli episodi sono incredibili, ma il mio cervello deve aver fatto un meraviglioso lavoro di selezione: tutto ciò che ricordavo di Sailor Moon come pazzesco e bellissimo è ancora effettivamente pazzesco e bellissimo! Ho cancellato i momenti morti, gli episodi interlocutori, gli elementi superflui e ho mantenuto solo gli aspetti migliori, i momenti potenti, i personaggi indelebili. In sostanza ne ho creato un bignami mnemonico di bellezza, e ho potuto farlo perché c'era davvero un materiale di partenza degno di essere tramandato ai posteri.

Sailor Moon - Stagione 1

La prima stagione è quella più vicina al punteggio pieno nell'intera serie, infatti ne ricordo più o meno tutti gli episodi. La protagonista è Bunny, una quattordicenne giapponese che dopo aver salvato una gatta parlante, Luna, scopre di essere Sailor Moon, la guerriera che veste alla marinara e difende il mondo dall'odio e dall'ingiustizia. Bunny non è propriamente il ritratto della paladina del Bene: è goffa, golosa, ha problemi con lo studio, ama guardare la tv, leggere fumetti, e fare un sacco di pisolini. Praticamente è una di noi. Contro di lei c'è il Regno delle Tenebre capitanato da Queen Beryl, che vuole sfruttare l'energia degli esseri umani per conquistare l'universo.

Nel corso degli episodi, i cattivi tentano di accumulare energia sfruttando le ossessioni umane: il capitalismo (quindi ha ragione Guerriere Sailor per il Comunismo), dieta ed esercizio compulsivo, la competitività, il romanticismo e l'iper-produttività, per poi passare a colpire singoli individui con le loro personali problematiche. Nel frattempo, a Sailor Moon si uniscono le altre guerriere, Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter e Sailor Venus. Ancora oggi ricordo la sequenza dei pianeti in rapporto alla Terra in base al loro ordine di comparsa nel cartone. Grazie.

Al fianco delle guerriere c'è Milord, il cavaliere misterioso che nella vita reale è Marzio. Verso il trentesimo episodio arriva la rivelazione. Bunny/Sailor Moon è anche la reincarnazione della Principessa Lunare, futura regina della Luna e della Terra, compagna di Endymion/Milord/Marzio, protetta dalle quattro principesse dei rispettivi pianeti. Il momento della scoperta è cruciale e mi ha causato pianto sconnesso anche a distanza di venticinque anni. Non solo la protagonista è una ragazza all'apparenza normale, con un sacco di difetti, spaventata e dubbiosa, ma è anche una principessa e allo stesso tempo una guerriera, qualcosa che vedremo di nuovo in tv soltanto nel 1998 con l'arrivo di Xena.

Giunti al finale di stagione, Bunny utilizzerà tutte le varie sfaccettature del suo personaggio per trionfare, comprese le proprie debolezze, ma il suo vero potere sarà sprigionato soltanto quando lo fonderà con quello delle sue compagne. Chi vince alla fine è la squadra, un gruppo di amiche che sono legate dal dovere ma anche dall'amore e dal rispetto reciproco, non senza sacrificio. Ho rivisto la leggendaria puntata quaranta ricordandola come un piccolo grande trauma, ma ho fatto l'errore di guardarla nella sua versione in inglese. Gli anglosassoni sono stati barbaramente truffati! Dopo aver recuperato la versione originale, ho scoperto che erano state censurate tutte le morti delle guerriere Sailor. Esatto, perché nell'ultimo episodio muoiono tutte malamente per permettere a Bunny di andare a salvare Marzio e l'intero universo.

Valle di lacrime

Il personaggio di Milord è utilizzato in maniera molto interessante per la sua rilevanza veramente marginale. Certo, salva le guerriere in varie occasioni, ma il suo ruolo è e rimarrà sempre quello dell'aiutante, dell'alleato. Anche quando riprenderà il suo status regale di Endymion, la sua missione sarà comunque quella di salvaguardare e supportare con umiltà la vera detentrice del potere, ovvero la Principessa Serenity, affiancata dalle sue temibili guardiane.

In sostanza, la prima stagione di Sailor Moon è bellissima e vorrei riguardarla da capo in quest'istante, piangendo immancabilmente come una disperata sul finale, dove la serie abbraccia la sua naturale tendenza al racconto epico. Senza dubbio il format non è adatto al binge watching, è datato e pensato per essere somministrato quotidianamente in microdosi. Se andate avanti veloce sulle ottocento trasformazioni potete comunque vederla con gioia, specialmente perché riporterà alla memoria scene che pensavate di aver dimenticato, e invece sono sempre lì ed è plausibile che piangiate numerose lacrime.

Sailor Moon - Stagione 2

Della seconda stagione ricordavo sensibilmente meno, perché in effetti sono più le parti dimenticabili di quelle sorprendenti. Al classico cambio di villain a metà stagione, fa la sua comparsa Chibiusa, futura figlia di Bunny e Marzio, inviata dal futuro per distruggere la gang della Luna Oscura che vuole impedire l'ascesa al trono della regina Serenity. L'unico momento di emozione forte è l'ingresso in scena di Sailor Pluto, guardiana del Tempo, che fa parte delle Sailor del sistema solare esterno. Insieme a lei ci sono Sailor Nettuno e Sailor Urano, che arrivano nella terza stagione e ne costituiscono uno dei principali punti forza.

Sailor Moon - Stagione 3

La stagione tre di Sailor Moon riprende un po' del suo splendore, tutto grazie all'inserimento delle nuove guerriere, inzialmente diffidenti e poi alleate fedeli del quintetto base. Nettuno e Urano sono palesemente anime gemelle e una delle prime coppie queer mai viste in tv, almeno da me. Sebbene non sia mai stato confermato con ufficialità, le due erano romaticamente legate e sono solo! Nettuno era femminile anche nella sua versione in borghese, ma Urano è ciò che oggi definiremmo gender fluid, vestita sempre in abiti maschili e infatti scambiata da tutti per un maschio. Ogni singola Sailor se ne invaghisce e continuano a flirtarci anche dopo aver saputo che si tratta di una donna, senza alcun problema. Nella malvagia serie in inglese le due sono presentate come cugine.

Sul finale di stagione viene svelata anche la Sailor più dimenticata e sottovalutata del gruppo, Sailor Saturn, che in realtà costituisce uno dei personaggi più affascinanti e suggestivi di tutti. Saturn nella vita normale è una ragazza fragile sempre vestita di nero, ma il suo alter ego guerriero è l'emblema di principio e fine, rinascita e distruzione. È potentissima e molto pericolosa, in queste puntate anche perché è stata risvegliata per fungere da reincarnazione di Despota 9, il villain del momento. Grazie al sacrificio suo e di Sailor Moon, Saturn verrà fatta rinascere e ricominciare da capo nella speranza di offrirle una vita più serena.

Sailor Moon - Stagione 4

Bizzarro

La quarta stagione è stata un po' una scoperta, perché ne ricordavo veramente poco, se non la trasformazione di Sailor Moon che qui avviene in coppia con Sailor Chibiusa. Ovviamente ero comunque in possesso di ogni scettro aggiornato presente. Mi è parso che con queste nuove puntate si sia cercato di avvicinare un pubblico più giovane, dando spazio a Chibiusa e a diversi suoi amici bambini. Ho trovato particolarmente bizzarra la linea romance tra la bimba e il cavallo Pegasus.

Sailor Moon - Stagione 5

La villain della quarta stagione, la Regina Nehellenia, torna all'inizio della quinta per un ultimo tentativo di rivalsa. Le prime puntate del capitolo finale sono quindi molto dark e molto frenetiche, tutto battaglia e sacrificio, zero sollievo comico. Soltanto ora si inizia ad approfondire la psicologia dei cattivi, solitamente rappresentati come vuoti anti-eroi con molta brama e poche motivazioni. Nehellenia viene neutralizzata in fretta e arriva, puntuale come un orologio, la nuova minaccia, colei che aveva risvegliato Nehellenia dal suo esilio.

Galaxia è una cattiva interessante, ma lo scopriamo solo a ridosso della fine. Nel suo passato c'è il ruolo di leggendaria guerriera Sailor, nel quale è però contenuto il potere oscuro di Caos. Al fianco di Sailor Moon stavolta ci sono le Sailor Starlights, combattenti provenienti da una diversa galassia di cui avevo totalmente cancellato ogni ricordo. Guerriere alla luce delle stelle, cantanti nella vita quotidiana, ma cantanti maschi. La loro versione in borghese prevede infatti un gender swap, comunque molto meno interessante della fluidità di Sailor Urano. Alla fine di tutto, Sailor Moon si trova di nuovo a dover combattere usando ciò che la rende speciale: la sua empatia, il suo amore e il suo rispetto verso ogni forma di vita, tant'è che riporterà Galaxia al bene da sola, senza armi e nuda, nella sua incarnazione più spoglia ed essenziale.

Concludendo la serie, si ha comunque la sensazione di aver ripercorso qualcosa di bello e importante, per me una parte fondamentale della mia crescita, oltre che un'ossessione pop infantile. Lo testimonia quanto l'influenza di Sailor Moon, spesso nascosta sotto un ironico coltrone nostalgico, mi abbia accompagnato per tutti questi anni rimanendo solida e vitale, come ogni classico culturale che aveva qualcosa da dire e l'ha detto con le parole giuste.

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