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Necromunda: cosa è e cosa ti serve per giocare

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Gang brutali e pittoresche, ambientazioni cyberpunk disumanizzate, libertà creativa e un sacco di avventure folli, tutto questo è Necromunda.

Avete presente il film del 1979 I guerrieri della notte? Sì, proprio quello in cui variopinte gang di strada si ritrovano nel Bronx per celebrare una nottata di tregua che, ovviamente, finisce invece malissimo, tra omicidi, scazzottate e fughe disperate.

 

Ecco, prendete questo concept e traslatelo nell’universo di Warhammer 40.000. Immaginatevi un pianeta sporco, cupo, invaso da città formicaio in cui bande criminali della peggior specie sono costantemente in lotta per il dominio sui vari territori. È questo “l’allegro” contesto in cui sono ambientate le partite di Necromunda, gioco di miniature lanciato sul mercato dalla Game Workshop nel 1995 e resuscitato dopo un lungo periodo di pausa nel 2017.

 

Non un wargame tradizionale come Warhammer 40.000 ma uno skirmish game, cioè un gioco dove le miniature sul tavolo sono pochissime, ognuna con una precisa identità e un ruolo specifico.

Come si gioca a Necromunda

Per una normale partita di Necromunda, ogni giocatore schiera in media dai cinque ai dieci modelli, numero che varia in base al loro valore in punti. Questo vale ovviamente per le partite bilanciate, formato prediletto dagli appassionati di Warhammer 40.000, meno da quelli di questo gioco. Il perché è presto detto: Necromunda dà il meglio di sé in modalità Campagna.

 

Immaginatevi che ogni giocatore guidi un party di D&D che si evolve di partita in partita, acquisendo di volta in volta esperienza, armi, territori e nuove reclute. Per rendere ancora più lampante il binomio tra questi due giochi, vi basti sapere che oltre alle caratteristiche presenti in Warhammer 40.000 (Forza, Resistenza, Abilità Balistica, Abilità Combattimento, etc), ogni modello ne ha anche altre (intelligenza e forza di volontà, giusto per citarne due), più da gdr che da wargame.

 

Il gioco si svolge a turni. In ognuno di essi, il giocatore può fare due azioni con uno dei propri modelli, azioni come muoversi, caricare per andare in corpo a corpo, sparare e via dicendo. A differenza di Warhammer 40.000, Necromunda trova molta della sua forza nella realizzazione del campo di battaglia.

 

La faccio breve: per mettere in piedi un tavolo dedicato al gioco servono tanti, tanti scenari, possibilmente realizzati su più livelli di altezza. Questo perché l’ambientazione del sottoformicaio deve essere quanto più possibile fitta e opprimente, piena di nascondigli, intralci e zone di copertura. Giocando la Campagna, poi, si ha la possibilità di creare tante zone tematiche in cui scontrarsi e con cui interagire, una fra tutte il mercato nero.

 

Anche il modo in cui si vince una partita a Necromunda varia in base alla modalità di gioco o alla missione scelta. Può capitare di dover uccidere tutta la gang rivale come mantenere certi territori sotto il proprio controllo o sottrarre altri ai propri avversari.

 

Le bande

Come detto, al centro della narrazione di Necromunda troviamo le pittoresche bande che abitano i sobborghi della città formicaio di Hive Primus, capitale del pianeta e dimora del tirannico Lord Helmawr. Tra queste, le più potenti e numerose sono sei, tanto da venire considerate delle vere e proprie casate.

 

 

Goliath: sono bruti giganteschi, punk sotto steroidi a metà tra Bane della DC Comics e i cattivi di Ken il Guerriero. Probabilmente la gang più celebre di Necromunda, tanto da essere presente sia nello starter set del 1995 che in quello del 2017.

 

 

Escher: le amazzoni del sottoformicaio, signore della manipolazione farmaceutica e chimica. Sono una gang tutta al femminile popolata da spietate guerriere, perfetto contraltare dei muscolosi Goliath.

 

Van Saar: la più tecnologicamente sviluppata fra le casate di Hive Primus. I suoi membri sfoggiano armi e armature all’avanguardia che hanno però il “piccolo difetto” di inondare di radiazioni i loro corpi, uccidendoli lentamente dall'interno.

Orlock: i signori del ferro e dell’acciaio, padroni delle miniere di Necromunda e delle preziose linee di collegamento tra di esse. Sono impavidi combattenti duri e sfoggiano un look che è un misto tra biker borchiato e pirata spaziale.

 

Cawdor: ferventi religiosi che vivono nelle più luride discariche di Hive Primus e si armano con ciò che trovano. Sono guidati dai Redemptionist, un tempo banda a sé di Necromunda, sorta di preti inquisitori con l’unico scopo di epurare il peccato tramite fuoco, sangue e fede.

 

Delaque: vere e proprie ombre, maestri dello spionaggio e del doppiogioco, nel loro aspetto ricordano da vicino gli Stranieri di Dark City, il film di Alex Proyas del 1998.

 

Oltre a queste, Hive Primus è popolata da tantissime bande minori formate da sanguinari cannibali (Corpse Grinder Cult), schiavi-gladiatori metà uomo e metà macchina (Pit Slaves), scapestrati giovani nobili in cerca di guai (Brats) o letali cacciatori di taglie (Venators). Senza dimenticarci degli Enforcers, tutori della legge sulla falsariga dei Giudici di Judge Dredd.

 

 

Con l’arrivo della nuovissima espansione Necromunda: Ash Wastes, che porta per la prima volta la spietata guerra tra bande nelle terre selvagge (con tanto di Mad Max e Dune vibes), ogni gang riceverà dei propri veicoli e nuove fazioni entreranno nella partita. La prima di esse? Gli Ash Wastes del titolo, nomadi del deserto metà uomo e metà cyborg.

Modellisticamente parlando

Uno dei pregi assoluti di Necromunda è il suo essere libero da qualsiasi schema modellistico prefissato, tanto che tra i suoi giocatori vige il detto every miniature is a necromunda miniature, ovvero “qualsiasi miniatura è una miniatura di Necromunda”. Tutto è infatti concesso nello sporco sottoformicaio di Hive Primus.

Vuoi farti una banda di rambo spaziali utilizzando i catachani della Guardia Imperiale? Puoi farlo.

 

Vuoi creare una gang di nobili mischiando armi del 40K, pezzi del vecchio Warhammer Fantasy e i Bögenhafen Barons di Blood Bowl? Accomodati.

 

 

Vuoi mettere in piedi una sporca dozzina formata da membri delle varie casate principali? Scegli i Venators e passa la paura.

 

Inoltre, essendo un gioco di nicchia rispetto ai più famosi Warhammer 40.000 e Age Of Sigmar, i negozi non fanno troppi problemi se i giocatori utilizzano per le loro bande modelli di altre case produttrici.

 

Tutto questo rende Necromunda un gigantesco parco giochi per gli amanti del modellismo più spinto, quello che non si limita ad assemblare i modelli così come sono venduti ma adora dare libero sfogo alla propria immaginazione con modifiche e conversioni.

Cosa ti serve per giocare a Necromunda

Bene, ora che hai un’infarinatura generale sul mondo di Necromunda è venuto il momento di rispondere alla domanda delle domande: cosa mi serve per iniziare a giocare?

Le vie che puoi seguire sono principalmente due:

 

Acquistare Hive War, ovvero la scatola base di Necromunda, così da avere tutto quello di cui hai bisogno per iniziare a giocare: due gang (Escher e Delaque), un tappetino plancia, segnalini, carte, dadi e qualche barricata. E, ovviamente, il libro delle regole base (solo in inglese).

 

Se invece hai già in mente la gang con cui vuoi iniziare, puoi invece acquistare una delle loro scatole da 10 modelli più regolamento completo, dadi e libro della casata di riferimento. Se vuoi iniziare i Goliath, acquista la loro scatola base più il manuale House of Chains

 

Per realizzare il campo di battaglia, invece, le soluzioni sono molteplici e dipendono molto da quanti soldi sei disposto a investirci. Ad esempio lo scatolone Settore Sottoformicaio è sicuramente la soluzione esteticamente più bella da vedere ma anche quella economicamente più dispendiosa (soprattutto se ci abbini le mattonelle Zone Mortalis).

Il mio consiglio è di mischiare terreni originali Game Workshop con altri realizzati in MDF o artigianalmente da te, abbinandoli con il bellissimo battlemat The Underhive di PWORK Wargames che vedi nelle foto di questo articolo (io l’ho preso in neoprene e in misura 3’x3’).

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