STAI LEGGENDO : Marvel Champions è il miglior LCG per novizi

Marvel Champions è il miglior LCG per novizi

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Marvel Champions è uno dei tanti LCG presenti sul mercato ma è anche il migliore per iniziare complice la sua semplicità e l'universo usato

All’interno della branca dei giochi dedicarti al mondo delle carte è possibile eseguire una piccola quando grande macro-distinzione: i giochi di carte collezionabili (GCC o TGC) e gli LCG, un acronimo coniamo da Fantasy Flight Games che sta per “Living Card Game”, ovvero quei particolari giochi di carte in cui non è presente il fattore collezionistico e, di conseguenza, quello degli scambi fra giocatori.

Si fa riferimento a questo particolare genere, quindi, ogni volta che si parla di giochi, come Arkham Horror: il gioco di carte, in cui tutto ciò che è necessario per giocare (comporre un mazzo e compagnia) è contenuto all’interno di un’unica scatola senza bisogno di comprare bustine per arricchire la propria collezione o singole carte per formare il proprio mazzo.

Il termine viene spesso usato in via ufficiosa per i giochi Fantasy Flight che ha registrato questa definizione, ma viene accostato anche a quei titoli che non sono pubblicati dal medesimo editore, visto che ormai è entrato molto in profondità nell’immaginario collettivo, al punto da riferirsi a qualsiasi gioco di carte che non necessita di una “collezione” con il genere “LCG”.

Quello di cui vado a parlare oggi, in occasione della recente uscita delle ultime 4 espansioni, è un Living Card Game pubblicato da Fantasy Flight (Asmodee qui in Italia) basato sull’universo Marvel. Parliamo di Marvel Champions e dei motivi che lo rendono uno fra i più interessanti da giocare nonché, forse, uno fra i più adatti per i neofiti del genere che vogliono addentrarsi in questo mondo senza dover necessariamente spendere una fortuna (n.d.r iniziare oggi Arkham Horror, ad esempio, costa un capitale, a causa delle espansioni).

Proverò a dividere la disamina del gioco in quattro aree: una dedicata ad una panoramica generale sul gioco, una sui lati positivi, una sui lati negativi ed, infine, una dedicata a Tabletop Simulator e alla possibilità di poterci giocare virtualmente assieme ai propri compagni di gioco.

Panoramica di gioco

Una partita a Marvel’s Champion è composta da uno o più giocatori che impersonano un eroe Marvel (si va da Iron Man a Quicksilver e così via) che combattono contro un cattivo di turno. Non è presente, almeno per quanto riguarda una partita classica, una componente narrativa al netto del semplice “Rhino sta facendo casino e quindi dobbiamo fermarlo”.

L’eroe è identificato da una carta che ne indica l’identità segreta e da un mazzo di 40-50 carte, 15 delle quali obbligatorie e legate prettamente all’eroe in questione che ne definiscono un po’ il carattere, mentre il resto delle carte saranno da decidere in base all’identità che vogliamo dargli (rosso-blu-verde-giallo) e da carte base (grigie).

Ogni colore identifica un tratto particolare di gameplay: il rosso (Offensiva) propone un gameplay votato a “menare le mani”, il verde (Protezione) fornisce supporto agli altri eroi, il giallo (Giustizia) propone meccaniche legate a gestire le trame dei cattivi mentre il blu (Autorità) si basa sullo “swarm” di alleati in campo.

Le carte si dividono in 4 categorie: Eventi, Alleati, Supporto e Migliorie ognuna delle quali con il proprio effetto, la possibilità di essere permanente o meno sul campo e, nel caso degli alleati una propria forza e una costituzione.

Queste hanno un costo stampato in alto da pagare in “risorse” che vengono generate dalle carte stesse scartandole: ogni carta, nell’angolo in basso, presenta un icona risorsa che se scartata genera, appunto, una risorsa di un dato tipo per poter pagare le altre.

In un turno, quindi, è possibile utilizzare tutte le carte a disposizione purché si riesca a pagarne il costo o scartando carte o utilizzando permanenti che generano risorse sul campo. Si può, inoltre, cambiare la propria sembianza (eroe o alter-ego) in base alle proprie necessità: l’eroe picchia e fa l’eroe mentre l’alter-ego si cura le ferite (oltre a sfruttare gli effetti stampati sulle carte).

I cattivi presentano un mazzo tutto loro da formare con le carte che li caratterizzano, 7 carte standard e vari moduli aggiuntivi da poter inserie a piacimento che possono variarne il gameplay: il modulo Sotto Attacco, ad esempio, composto da 5 carte aggiunge nuovi eventi al cattivo e, di conseguenza, alla partita rendendo, di fatto, il titolo estremamente rigiocabile con la semplice composizione differente dei moduli del cattivo.

I nostri cattivoni di turno possono vincere o uccidendo tutti gli eroi oppure completando il loro piano malvagio: nel loro turno attaccano gli eroi in “forma eroe” e tramano contro quelli in “forma alter-ego” andando ad aggiungere segnalini al proprio piano malvagio che raggiunta una certa soglia è completato causando il game over.

Interessante è il fatto che è necessario sconfiggere il cattivone in due stadi differenti con differenti livelli di vita: una volta sconfitto la prima volta questo torna più forte e arrabbiato e deciso a porre fine al proprio piano criminoso.

Al netto di una spiegazione panoramica piuttosto semplicistica, che potrebbe far sembrare il titolo eccessivamente complesso, il gioco scorre molto bene e velocemente. Sono necessari una manciata di minuti per poter esporre le regole ai neofiti nonostante il classico Glossario infinito tipico dei titoli Fantasy Flight.

Perché funziona?

Gli aspetti estremamente positivi di Marvel Champions risiedono proprio nella sua semplicità di fruizione: una partita si intavola molto velocemente anche con chi il gioco non lo ha mai visto e i mazzi si compongono con estrema facilità e versatilità.
Poiché circa la metà delle carte da inserire è obbligata, le scelte da effettuare non sono eccessive e riescono a sposarsi molto bene con chi non ha mai tenuto in mano una carta in vita sua offrendo allo stesso tempo una costruzione del mazzo più mirata e una profondità strategica non indifferente verso chi mastica di più il genere.

Non solo, è interessante osservare come più o meno tutti i mazzi riescano in qualche modo a dire qualcosa e nonostante combinazioni poco ponderate possano risultare poco utili in certi scontri con alcuni cattivi, il titolo riesce comunque a divertire e a dare l’idea di “fare qualcosa” in partita, anche se si sbatte contro una sonora sconfitta. Questo non può che essere interessante per i neofiti che non avranno a che fare con l’impossibilità di poter reagire e riusciranno sempre a combinare qualcosa di utile.

Marvel Champions, inoltre, offre una possibilità più unica che rara all’interno degli LCG: al netto delle espansioni, di cui recentemente sono stati aggiunti 4 nuovi eroi (Quicksilver, Ant-Man, Wasp e Scarlet Witch), con la sola scatola base è possibile giocare in due senza ulteriori spese. Generalmente sono necessarie almeno due scatole base per poter costruire mazzi giocabili all’interno del genere e Marvel Champions costituisce una gradevolissima eccezione.

Infine, ma non meno importante, le tematiche affrontate, complice il successo del Marvel’s Cinematic Universe, rendono il titolo appetibile pressoché a chiunque soprattutto in virtù degli eroi scelti nella scatola base (She-Hulk, Iron-Man, Spider-Man, Black Panther e Mrs Marvel) che, a scola esclusione di Susan Walters, sono piuttosto conosciuti fra tutti colori che conoscono i personaggi della casa delle idee semplicemente dai film in sala.

Anche se...

Non è oro tutto quel che luccica e in effetti fra gli LCG presenti sul mercato Marvel Champions è probabilmente il meno ispirato: nonostante la scatola base presenti una sorta di continuity narrativa fra i cattivi presenti (Rhino, Klaw e Ultron) la prima campagna vera e propria l’abbiamo con la scatola L’Ascesa del Teschio Rosso e, a breve, con I più Ricercati della Galassia, che però zoppicano nel tenere alto il livello dell’ambientazione.

 

A differenza di altri titoli sul mercato, quindi, Marvel Champions si presta maggiormente per partite singole e auto-conclusive e ben adatte a tutti piuttosto che a scenari complessi da reiterare con gli stessi giocatori nel tempo.

Certo, può sicuramente far piacere una struttura del genere e un’ambientazione ben poco ispirata al netto di una gameplay veloce, divertente e semplice, ma è innegabile il fascino di altri esponenti del genere come il già citato Arkham Horror o La Leggenda dei Cinque Anelli.

Anche virtuale non è male

Visto il periodo che stiamo vivendo e, quindi, l’impossibilità di potersi ritrovare attorno ad un tavolo per mazzuolare i vari mariuoli Marvel è bene segnalare che su Tabletop Simulator è possibile godere dell’esperienza integrale di gioco con un paio di moduli ben consegnati.

È presente un collegamento diretto a MarvelCDB (il database di tutti i deck del gioco) da cui poter importare i propri mazzi e sono presenti anche numerose espansioni fanmade (alcune riuscite e altre meno riuscite) che possono incrementare moltissimo la rigiocabilità nonché mettervi nei panni del vostro eroe preferito senza che questo sia stato effettivamente stampato da Fantasy Flight.

Certo, come ogni titolo offerto su Tabletop Simulator ogni azione diventa leggermente più ostica ma basta prenderci la mano per poter fruire decentemente dell’esperienza di gioco (magari anche solo per farlo provare all’amico restio ad investire qualche soldo nella scatola base senza averlo provato) e, purtroppo, non è presente una versione scriptata degna di nota per cui è necessario conoscere bene le regole per giocarci senza intoppi.

Concludendo, Marvel Champions rappresenta, secondo l’opinione di chi scrive, un ottimo punto di inizio per esplorare il genere: divertente, equilibrato e con un entry-level economico decisamente molto basso.

Una prova è quasi obbligatoria anche e soprattutto se siete fanatici dei super-eroi Marvel e avete voglia di scendere in campo in prima linea.

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