El Eternauta prima della serie Netflix: fantascienza, politica e cultura
L'Eternauta diventerà una serie TV Netflix, un ottimo motivo per ricordare l'importanza di un fumetto che rappresenta uno connubio perfetto tra fantascienza e analisi politica
Durante la seconda metà del ventesimo secolo, l'America Latina fu scossa da una serie di colpi di Stato militari che destituirono i presidenti democratici e istituirono governi repressivi e che attuarono violente forme di repressione contro i movimenti che consideravano sovversivi.
Alfredo Stroessner in Paraguay tra il 1954 e il 1989; Augusto Pinochet in Cile, tra il 1973 e 1990; in Perù, tra il 1990 e il 2000, Alberto Fujimori; Juan Maria Bordaberry in Uruguay tra il 1972 e il 1976 e, fra altri, Gustavo Rojas Pinilla in Colombia. In Argentina ci furono diversi casi di colpi: la Revolución Libertadora, che rimase in vigore tra il 1955 e il 1958; la Revolución Argentina, tra il 1966 e il 1973 e il Processo di Riorganizzazione Nazionale tra il 1976 e il 1983, che, come gli altri, stabilì un piano sistematico per violare i Diritti Umani attraverso sparizioni, torture e omicidi.
Da questo materiale storico, sono state nate molte produzioni culturali e letterarie che hanno mostrato le azioni dell'esercito argentino. Alcuni esempi sono le canzoni "Mariel y el Capitán" e "Las increíbles aventuras del señor Tijeras" di Sui Generis; il primo libro giornalistico di non fiction Operación Masacre, di Rodolfo Walsh e il romanzo Purgatorio, di Tomás Eloy Martínez; I film La historia oficial di Luis Puenzo e La noche de los lápices, di Hector Olivera.
All'interno di tutte queste opere artistiche e letterarie (e quelle che non sono state menzionate), si trova il più importante fumetto di tutta l'Argentina, che può essere equivalente, in popolarità e spirito, a “Bella Ciao”: El Eternauta, scritto da Hector Germán Oesterheld e disegnato da Francisco Solano López. Fu pubblicato sulla rivista Hora Cero tra il 1957 e il 1959. Un fatto curioso: la giornata del fumetto in Argentina si celebra ogni 4 settembre, il giorno della prima pubblicazione di questa rivista.
A El Eternauta, lo stesso Oesterheld (sequestrato dalla dittatura nel 1977 e ucciso l'anno successivo) sta lavorando all'alba quando, improvvisamente, Juan Salvo si materializza di fronte a lui e gli racconta com’è riuscito a sopravvivere a un'invasione aliena. Questa invasione, diretta dagli Ellos (i “Loro"), esseri che non compaiono nel fumetto, ma che controllano i Manos per mezzo di una “ghiandola del terrore” e vogliono conquistare l'Universo, inizia con una nevicata tossica che causa la morte al semplice contatto.
In questo lavoro ci sono innumerevoli riferimenti argentini: il truco, un gioco di carte valenciano ampiamente diffuso in alcuni paesi del Sud America; la base delle operazioni della resistenza si trova all'interno dello stadio della squadra di calcio River Plate; appaiono Plaza Italia, Plaza del Congreso e alcuni viali come Avenida Cabildo e Avenida General Paz; il fatto raro di una nevicata a Buenos Aires (nel ventesimo secolo ha nevicato solo nel 1918 e, nel XXI, solo il 9 luglio 2009) e alcuni graffiti con la scritta "Vote Frondizi", riferita al Presidente Arturo Frondizi, destituito da un colpo di Stato nel 1962.
Tutto questo è fonte di grande orgoglio per il pubblico argentino: amiamo il fatto che il mondo sappia come viviamo, come interagiamo gli uni con gli altri e cosa c'è dentro il Paese celeste e bianco. Anche se queste cose accadono dentro una Buenos Aires totalmente caotica.
Tuttavia, ciò che rende questo lavoro caratteristico sono le interpretazioni che ne hanno fatto analisti e giornalisti. La lotta di classe, i responsabili dei colpi di stato rappresentati come invasori extraterrestri... e una verità: le tre versioni scritte da Oesterheld coincidono con i tre governi di fatto sopra riportati. Tant'è che oggi El Eternauta è un simbolo di movimenti di sinistra e di resistenza contro i poteri oppressivi. El Eternauta è una opere dalla fortissima carica politica, ma è anche un fumetto sci fi (vale la pena menzionare il costante pregiudizio "né letteratura molto reale né seria") nato con lo scopo di lanciare messaggi subliminali contro ciò che Oesterheld odia: l'imperialismo e colonialismo.
Non è ovviamente possibile lasciare da parte altre questioni e il contesto che hanno reso El Eternauta il capolavoro che è oggi. Non dobbiamo dimenticare che è stato concepito alla fine degli anni '50, quando il genere di fantascienza si stava consolidando e le discussione e soluzioni scientifiche erano meno accurate di quelle odierne (fermare una nevicata tossica con una muta da sub… WTF!) . Inoltre, il fumetto è stato pubblicato in un centinaio di consegne di poche pagine, è una narrazione episodica, quindi, per mantenere i lettori in sospeso, troveremo ripetutamente degli ovvi cliffhanger che letti oggi, in un volume completo, da una parte risultano strani ma ci permettono di divorare il fumetto in poche ore nonostante della sua densità.
Ma il fattore chiave più importante per il consolidamento di un'aura unica dell'opera, è il rapimento di Oesterheld e il suo successivo omicidio, che hanno aggiunto la tragicita, la magia e misticismo che circondano a El Eternauta.
El Eternauta è stato ristampato molte volte, si studia nelle scuole e nelle università e diverse pareti di Buenos Aires sono decorate con Juan Salvo all'interno dell'iconico abito per impedire il contatto con la neve. Registi come Fernando "Pino" Solanas (attuale senatore del Frente de Todos) o Adolfo Aristarain, avrebbero anche voluto farlo uscire sul grande schermo, pur senza successo a causa dei possibili costi eccessivi.
Ma ora si vede una luce alla fine del tunnel: Reed Hastings, CEO di Netflix, ha annunciato che, alla fine del 2021, come ringraziamento per il fatto che l'Argentina fa parte dei dieci paesi con più abbonati alla piattaforma (4,5 milioni), El Eternauta farà parte del suo catalogo. Da questo annuncio, i media argentini si sono precipitati a diffondere la notizia, chiedendo al pubblico chi sarà il più adatto al personaggio di Salvo. Le opzioni più votate sono Federico d'Elia e Rodrigo de la Serna, che impersona Palermo ne La casa di carta. La serie sarà diretta da Bruno Stagnaro, direttore di gemme della cultura pop argentina come Pizza, birra, faso e Okupas.
Non si sa che questo, al momento. Non sappiamo se sarà una serie che renderà onore a ciò che significa El Eternauta per la storia letteraria dell’Argentina.
Non sappiamo se sarà un fan service ne se sarà trattata con la serietà che merita.
Né sappiamo se Netflix abbasserà o aumenterà i suoi abbonati, come è successo con Nisman: el fiscal, la presidenta y el espia, il documentario sull'omicidio/suicidio del procuratore argentino Alberto Nisman.
Ma c'è una certezza, un avvertimento da fare, abitanti di Buenos Aires: preparate i vostri costumi ermetici. Sta arrivando una nuova nevicata.