Brancalonia: L'Italia in cui ogni giocatore vorrebbe avventurarsi
Andiamo a conoscere il nuovo GDR della Acheron Books e Ignoranza Eroica: BRANCALONIA, un'Italia Fantasy in cui sognare, combattere e vivere avventure.
Chiamatela nostalgia, passione, o il divagare verso i bei tempi andati.
Chiamatela ostinazione contro la polvere che ammanta le glorie, o semplice vendetta contro i tempi moderni che tendono a dimenticare un bagaglio di emozioni, sentimenti, ricordi e sapori indimenticabili. Forse è la volontà di sognare e basta, e lo si fa riesumando quello che ha sempre caratterizzato l'Italia, nel bene e nel male.
Cavalieri dalle corazze arrugginite e sgangherate in sella a ronzini denutriti, armati di lance troppo corte e la voce grossa, monaci troppo attaccati al fiasco de vino o alle cosce ignude di donzelle di campagna e intenti a impartir la morale con il latinorum. Paladini furiosi sulla luna, popolani che si sgozzano per un secchio o un porcello, facinorosi pronti a spaccare musi nelle taverne o magici sacerdoti a bordo di un vascello tra le nebbiose correnti acquoree della pianura padana.
Questo e molto altro vi attende nel primo GDR fantasy tutto italiano di nome Brancalonia, che deve il suo nome al famigerato capolavoro cinematografico di Monicelli “L'Armata Brancaleone”.
Brancalonia ambisce a colmare una lacuna verso il più famoso gioco di ruolo di tutti i tempi, Dungeons & Dragons, e lo fa portando ai suoi giocatori un intero universo italico che può essere declinato quasi all'infinito. Dall'antichità greco-romana, alle teatralità di Bud Spencer e Terrence Hill, senza dimenticare le tinte Collodiane e le storie di Buzzati. Il fantastico italiano propaga un eco perpetuo tra le vallate della penisola, si arricchisce di tutto il patrimonio letterario, folklorico, iconografico e cinematografico nostrano e lo traduce in un setting mai visto prima. Brancalonia ospita dentro se stessa svariati universi di storytelling, tutti appianati in un'unica grande esperienza. Potete rivivere lu Cunto de li Cunti di Basile per assaggiare il mondo favolistico, o perché no, immedesimarvi nel cavaliere perfetto nei panni dell'Orlando cortese di Mattia Boiardo, o essere dei guerrieri erranti come l'epico Guerrin Meschino.
Questo è possibile grazie al sodalizio di Acheron Books e Ignoranza Eroica sotto il vigile coordinamento di Mauro Longo, un nome che non ha bisogno di nessuna presentazione per chi mastica libri game a colazione o ama i giochi da tavolo.
Se non conoscete Acheron Books allora il mio consiglio è di fiondarvi a recuperare “Zappa & Spada” che già nel nome promette un fantasy cialtronesco, goliardico, rustico e genuino; insomma all'italiana. Un vero spaghetti fantasy, tanto per rievocare il classicissimo spaghetti western. E poi anche il padrone di casa, Lorenzo Fantoni, ha contributo con un suo scritto a quella memorabile silloge di racconti fanta-italici. Una ragione in più per comprarlo!
“Zappa & Spada” ha gettato le fondamenta all'ambientazione di Brancalonia, promuovendo avventure, storie, personaggi, luoghi e leggende di un mondo perfettamente incanalate nella nostra cultura ma che si evolve grazie alla sua caratura fantasy. Insomma, chi non vuole sbandierare il gonfalone di Milano e schiacciare gli orchetti che assediano la cittade dei Visconti, o rubare dalle tasche di un imperatore germanico che va a visitare i possedimenti del nord Italia? Per non parlare di essere un assassino a Firenze... le possibilità sono infinite, colorate, e colpiscono subito l'immaginazione del giocatore più rodato o del neofita che può conoscere il GDR più classico di sempre nella sua veste più innovativa.
Una particolarità di Brancalonia è di ospitare la regione della Penumbria, una terra arida, aspra, colma di creature infernali (gli uomini) e bestie deformi che possono strappare gli arti dei giocatori con un morso infetto delle loro fauci.
Questa landa selvaggia nasce dalla mente corrotta dei padri affondatori di Ignoranza Eroica, entità che scrive libri attraverso Lethal Books e che diffonde il verbo del meNare tramite le sacre scritture. Andando nello specifico, Luca Mazza e Jack Sensolini hanno scritto a quattro mani Vilupera, uno dei primissimi grimdark fantasy italiani, rivestito da una patina pulp-tarantiniana. Un fantasy crudo, per gente bastarda e che non sa nemmeno cosa significhi “politically correct”; un colpo allo stomaco pagina dopo pagina e si finisce il romanzo con i lividi per tutto il corpo.
Ma la vera forza di questi autori è la capacità di mettere sul palco un ibridismo linguistico che farebbe impazzire un po' tutti, l'unione dei localismi, dei dialetti a un linguaggio forbito e allo stesso tempo turpe e sporco rende questa lettura un'esperienza obbligatoria da affrontare. Un elemento tipico del grimdark è il puntare sui giochi di potere, le trame riccamente intricate e imbevute nel sangue, e nella psicologia dei personaggi; il risultato è un fantasy che vuole “meravigliare” con la storia e non con gli effetti speciali del caso, come incantesimi casuali, deus ex machina che piovono dal cielo o quant'altro.
Infatti le mostruose creature del Regno di Taglia non sono elementi sufficienti ad affascinare il lettore o il giocatore di Brancalonia. Vi invito molto più volentieri a entrare nel giro di scommesse dei profeti, che “profetizzano” una determinata sciagura e poi fanno la loro puntata; manco a dirlo se qualcuno doveva morire morirà per mano del santone di turno...
O perché no, farsi arruolare dal clero e diventare un peccatore di serie A. Ma questo scopritelo da soli leggendo Vilupera.
Ignoranza Eroica non è un praNzo di gala.
Non è un collettivo letterario, né un copiaiNcolla di coNcept.
Non è una rivista letteraria, né moNdana, né feNtasy.
Non si può fare con taNto preavviso, compromesso e moderazione.
IGNORANZA EROICA è un atto di meNare
L'ignoranza Eroica, non è semplice violenza fisica o mentale, non è qualcosa di cialtronesco o ironico, è più un approccio alla vita, una filosofia sbruffona che si può professare soltanto se si è capaci di sferrare Colpi Bassi e Metriche Alte.
Ignoranza Eroica con le sue antologie, dove ha radunato un collettivo di autori INDEGNI, ha codificato una sua Italia fantastica dove le vicende prendono piede, potete arraffare i libri come Riviera Napalm, N di Menare 1 e 2 o Penisolatomica per capacitarvi di quanto siano infetti e maledetti questi scrittori. Ma non ve ne pentirete assolutamente. Volete conoscere meglio il GDR? Beh ora potete sorbirvi 2 interviste e un'intervista doppia. Preparatevi ad entrare in una Brancalonia dietro le quinte.
Intervista a Luca Mazza e Jack Sensolini, scrittori, curatori e fondatori di Ignoranza Eroica.
Cristiano: Gli uNici autori che impoNgoNo l'uso della N maiuscola, Jack SeNsoliNi e Luca Mazza. Padri AffoNdatori di IgNoraNza Eroica e Lethal Books. Diteci un po' c'è qualche sorpresa che troveremo in BraNcaloNia? UNa Viluperina da che parte...
Luca Mazza & Jack Sensolini: Più che maiuscola, la N (dogmaticamente di meNare) è una N massonica, uno stigma diaboli che ormai segna un confine di schieramento e di adesione a un geNere, e una spada di Damocle proNta a calare su meiNstim, merdasy e derivati. Scherzi a parte, l’arruolamento dei padri ignobili di Ignoranza Eroica e cura-autori di Lethal Books nel crowfounding di “Brancalonia” comprova la distanza del progetto dalla visione standard e dagli stilemi abusati del Fantastico odierno proiettandosi su atmosfere più eclettiche e sanguigne, fortemente radicate alla tradizione patria, che da tre anni Lethal Books e Ignoranza Eroica propugnano. Lo scenario di Penumbria presentato nel romanzo “Vilupera”, un grimdark very dark articolato nel rinascimentale Regno di Taglia, tra la Pianura Pagana e un’Emilia-Romagna (anzi, Umilia-Romagma) lebbrosa, profetica e carnivora, costituirà la freccia avvelenata all’arco dell’ambientazione concepita in collaborazione con i creatori di Acheron Books. Come sempre: niente di epico, niente di etico.
C: Ok famo basta con le N.
Perché non ci parlate delle ispirazioni che hanno modellato la vostra ambienazione del romanzo Vilupera? io le conosco ma sti plebei che leggono l'intervista magari sono poco avvezzi ai vostri libri.
LM-JS: La narrativa di Lethal Books, a partire dalle tre antologie “di meNare” e al romanzo hardmony “Riviera Napalm”, non accetta compromessi. Nemmeno di fronte all’Apocalisse. Ibridazione tra generi, citazionismo, senso della frase, colpi bassi e metriche alte. In “Vilupera” i capisaldi sono stati rispettati, l’action cerca il fantasy per strizzargli i maroni, le scene di lotta onorano il pulp e i feudatari citano Vasco, le atmosfere strizzano l’occhio a campioni di stile come Andrea G. Pinketts e l’Alan D. Altieri dell’infernale trilogia di Magdeburg, o al collettivo Wu Ming, in particolare all’Armata dei Sonnambuli che alterna magistralmente respiro epico e regionalismi. Il cristianesimo ribaltato di Santi irrituali e di Eminenze che peccano per redimere i devoti descritto in “Vilupera” è il portato dei climi eretici e opprimenti dell’opera di Eymerich l’Inquisitore, del premio Urania Valerio Evangelisti, e inconsciamente dell’Eco de Il Nome della Rosa. Mission e modus operandi di Lethal Books, in “Vilupera” come in tutti gli altri libri finora pubblicati, sono riempire le nicchie lasciate vuote nel sacrario della letteratura di genere, modellare a sua immagine e Truculenza qualcosa che prima mancava o era in embrione: Nani che rispettano ma non si prosternano alle tradizioni dei Giganti che li hanno preceduti. “Se sei sensibile, vomiterai. Se sei cazzuto, avrai un’erezione, ma non ti lascerà mai indifferente”. Talvolta il giudizio di un lettore sa essere più eloquente di mille paradigmi.
C: Potete dirci se alcune classi/razze discendono direttamente dal Regno di Taglia? Insomma delle esclusive legate visceralmente alla vostra ambientazione. E visto che ce state ditemi che personaggi potranno affrontare o conoscere i giocatori.
LM- JS: Il Regno di Taglia del GDR “Brancalonia” non è il Regno di Taglia “ufficiale” del romanzo “Vilupera”, ma una versione riveduta e adattata all'occasione. In Brancalonia la Penumbria viene intesa come una regione aspra e letale al confine della Pianura Pagana e separata dai feudi circostanti dai fiordi di una nebbia sulfurea e ravenloftiana. Politica, bestiario e geografia penumbre rimangano pressoché inalterate rispetto al romanzo originale, anche se le vicende si svolgono nell’era antecedente la storyline di “Vilupera”, ossia un mondo medievale di tiranni e capitani di ventura, di mostri e di araldiche, di conflitti campali e regolamenti di conti nei Soborbi di Orbino, Pertugia e Crimini. Non ci saranno razze penumbre codificate, a meno che i maragli barbarici della Pagana esulino dagli standard dell’umano e forse è così, bensì quattro personaggi giocabili: il Dragone, mercenario vietato ai minori di diciotto armi; il Mattatore, cacciatore e domatore di bestie; il Birro, sinistro braccio destro delle Cupole dei bassifondi; e il Bravo, raddrizzatorti per tutte le tasche e le Taglie. Ruoli, rigorosamente, di meNare.
C: La domanda TOP, scegliete due bevande da portare assolutamente in Brancaloaia o meglio in Penumbria, e sono vietati i bibitoni con le proteine...
LM-JS: Se per Goldoni la grandezza di un uomo si giudicava sulla quantità di mona che gli ruota attorno, in Penumbria la stima di un maraglio si basa su quanto riesce a tracannare. Le mescite del feudo propongono un quartino di Sanmortese dei colli di Feretro come aperitivo, un vino che è facile sappia di merda. Roba dura per gente che non vuol durare. A ruota non si negano a nessuno due dita di Vecchia Romagma, etichetta penumbra, distillato con le acque sulfuree della Riviera. A San Sepolto, fortezza religiosa del Regno di Taglia, va forte l’Amaro del Capro, spettacolare incendiato. E i crociati che navigano le polveri della via Cappia, arteria del Regno, tra un “Padre Mostro” e un “Prega e Depreda” dissetano i loro cuori pellegrini con robuste razioni di Infernet, preludio alcoolico al vero inferno che li attende alla fine del viaggio.
Intervista a Mauro Longo, scrittore, creatore di giochi e altre meraviglie.
Cristiano: Caro Mauro, partiamo con le domande semplici. Cosa diavolo è “Brancalonia”? E come vi è venuta in mente questa idea?
Mauro Longo: Il mondo di Zappa e Spada nasce come "shared universe" già fin dalla prima nostra antologia, uscita tre anni fa: un mondo fantastico condiviso che rassomigliasse alla nostra Italia medievale e potesse fungere da ambientazione per tante storie diverse, di tanti autori differenti, che condividessero con noi il progetto: una vera Armata Brancalonica di scrittori per una nuova versione fantastica dell'Italia. All'inizio abbiamo lasciato totale libertà creativa agli autori, con un minimo di coordinamento nostro per quanto riguardava dettagli secondari come monete, religione e geografia. Poi, a partire dai primi racconti, abbiamo man mano definito un canone che tutti gli scrittori successivi stanno andando a definire, arricchendo sempre di più il Regno.
Siamo partiti dalla narrativa, ovviamente, che è il settore primo e più importante di Acheron, ma già tre anni fa abbiamo iniziato a progettare un gioco di ruolo che veicolasse quei temi e quelle storie sul tavolo di gioco. Per vari motivi, quella volta ci siamo fermati alla fase iniziale, ma adesso i tempi sono maturi per presentare ai giocatori il frutto delle nostre fantasie narrative. Nasce così "Brancalonia", nome della linea del gioco di ruolo che afferisce al grande universo "Zappa e Spada", il nostro marchio Spaghetti Fantasy, che comprende ad oggi anche due librogame. Non va inoltre dimenticato l'apporto di tanti autori e concept esterni a quelli di Acheron Books, che stiamo citando o tirando dentro man mano: la Bucinella / Borgo Stricchiano di Federico Guerri, la Penumbria di Ignoranza Eroica, il Ducato di Acquaviva di Giovanni De Feo e tanti altri "minimondi fantastici" che stiamo inglobando nel Regno. Insomma aspiriamo a trasformare la nostra ambientazione condivisa il "canone" del Fantasy all'Italiana!
C: Immagino che i giocatori veterani si divertiranno a usare le regole o le impostazioni di GDR come d&d etc, nei panni dei personaggi di Brancalonia, ma la mia domanda è... ci sono delle meccaniche inedite o un gameplay totalmente “autoctono”? In parole semplici, che ce stà de novo?
ML: Il nostro primo obiettivo è rendere tutto "semplice": Brancalonia ha il suo setting, le sue regole di ambientazione, le sue nuove razze, classi e background, ma il nostro scopo è rendere quanto più facile possibile per i giocatori la transizione dalle loro normali partite a D&D a quelle ce si svolgono nel Regno. Per questo motivo, i cambiamenti sono tutti minori e di colore... le nostre classi, ad esempio, sono tutte sottoclassi di quelle più comuni già presenti nel Manuale del Giocatore, perlomeno a livello regolistico. Naturalmente, ci sono tante trovate e meccaniche caratteristiche che abbiamo inserito: la gestione della Banda, le Taglie, le Profezie, le regole per le Risse e i Bagordi e tanti altri dettagli... e tuttavia, la struttura e lo stile del gioco rimangono fortemente quelli di D&D.
C: L'ambientazione sembra una figata, ma puoi scendere nel dettaglio e descriverci qualche scenario particolare? Poi una cosa che mi chiedo da un po' ce stanno i sardi?
ML: Come dice Clemente Pomponio, Cancelliere di Altomagna, “Il Regno di Taglia è solo un'espressione geografica”: quello che alcuni chiamano “Regno di Taglia” non è altro che un possedimento secondario dell'Impero, ceduto come beneficio vassallatico alla Regina Menalda di Catozza cento anni fa e mai più recuperato, anche dopo che la linea dinastica di Menalda si fu sfaldata tra intrighi, complotti e una dozzina di pretendenti.
Attualmente spersa la Corona di Ferro di Menalda e indecisa l'araldica sulla successione, il Regno è suddiviso in oltre una dozzina di regioni indipendenti, a loro volta frammentate in potentati locali, feudi, contee, borghi, marche, ducati, baronie, alleanze, cavalierati, campanili e leghe commerciali, il tutto senza considerare gli indistinti confini tra i domini e le terre di nessuno tutt'intorno...
E naturalmente esiste anche la nostra "sardegna al rovescio", l'isola di Tasinnanta, ricca di caverne, rovine ciclopiche, banditi e avventurieri...
C: Ora la domanda che aspettavamo tutti, perché non ci presenti un tuo personaggio con cui inizierai una sessione di gioco? Almeno prendiamo qualche spunto!
ML: Una delle mie preferite è la nostra "Donna di Spade" per eccellenza: Jolanda di Avoja, una indomita duellante e spadaccina con il sogno di diventare un giorno condottiera di una sua compagnia di ventura. Jolanda è uno dei nostri personaggi iconici e apparirà anche nel Quickstart Set. Membro della nobile famiglia degli Avoja di Falcamonte, dapprima ha studiato per anni tattica e arti della scherma, poi, cacciata via per insofferenza alle etichette, è entrata in una cricca di furfanti variopinta ma dignitosa, con la quale ha preso a fare scorribande di ogni tipo.
P.S. Mauro m'ha fatto fare una figuraccia, io ero un debosciato che faceva domande da frequentatore di bettole e lui m'ha risposto serissimo, oh.
Intervista a Masa Facchini, scrittore, coordinatore editoriale, correttore di bozze, editor e boh, salvatore della patria.
Cristiano: Ciao Masa, spero di trovarti in salute nonostante i millesettordici manoscritti da editare e suturare e le curatele che ti rubano tempo e parte della tua anima. Dicci un po', Brancalonia quanto è Zappa e Spada?
Masa Facchini: Ciao Cristiano, sappi che per rispondere a queste domande ho dovuto lasciare un romanzo a cuore aperto... Detto questo: in Brancalonia c'è molta ZAPPA e molta SPADA. Ma non solo. Zappa e Spada è di certo un punto di partenza, ma non è l'unica ispirazione di Brancalonia. Abbiamo alta letteratura, letteratura ignorante, elementi presi dall'immaginario cinematografico italiano, addirittura cammei di spot televisivi. Insomma, Brancalonia è l'apoteosi dello Spaghetti Fantasy, e speriamo che voi tutti vogliate assecondarci in questa nostra follia cialtronesca.
C: Ci saranno dei “collegamenti” interni o esterni tra i racconti delle vostre antologie e il GDR? Insomma dei citazionismi che possono divertire il lettore che si trasforma in questa occasione “giocatore”? E soprattutto anche altri testi come gli Eternal Wars di Livio Gambarini saranno anche presenti per vie traverse?
MF: Beh, i collegamenti già si possono notare nella mappa. Il Regno di Brancalonia è lo stesso Regno delle antologie di Zappa e Spada, solo riveduto e corretto per renderlo ovviamente ancora più coerente. Quindi, tutto quello letto in Zappa e Spada è canonico in Brancalonia e sì, potranno esserci rimandi, citazioni e quant'altro. Se solo pensate ai nostri due libri game di Stregoneria Rusticana!, beh, lì ci sono addirittura due classi che si potranno impersonare nel gioco! Per quanto riguarda altre citazioni prese dalle altre nostre pubblicazioni, chi può dirlo. Gli spiriti Ancestrarci sono ispirati dalla mitologia romana, e Brancalonia trae ispirazione da tutto il folklore del nostro paese, quindi, lascio a voi intendere la risposta...
C: Quando è nata Zappa e Spada avevate mai immaginato di creare intorno ad essa un universo “italiano” in cui far confluire non solo i vostri testi ma anche tutto il bagaglio sentimentale-folclorico che caratterizza la nostra cultura? Insomma la risposta sembra già essere nel titolo del GDR “Brancalonia”, ma penso che puoi dirci qualcosa di più!
MF: Chiaramente l'intento è sempre stato quello. Creare un universo fantastico italiano che potesse distinguersi dalle altre cose presenti sul mercato. Il progetto GDR nasce esattamente con l'ideazione dello Spaghetti Fantasy e del primo Zappa e Spada, quindi posso francamente affermare che le idee non dico che fossero chiare, ma un po' di linee guida erano già state tracciate.
C: A chi consigli di giocare a questa nuova e fresca proposta all'interno del mondo editoriale e ludico? Quali fruitori tenete d'occhio e soprattutto pensate che sia un gioco adatto a tutti anche ai neofiti dei GDR?
MF: Chiaramente lo consiglio a tutti! Non abbiamo una preferenza sul chi debba giocare a Brancalonia, l'importante è farlo e divertirsi. Il nostro Regno è infatti strutturato per poter ospitare qualsiasi campagna o avventura, dalle più cialtronesche, a quelle più crude e violente. Insomma, ce n'è davvero per tutti i gusti.
C: Bene passiamo alla domanda più importante, se dovessi scegliere di essere un piatto tipico della nostra Italia, o di Brancalonia, quale saresti?
MF: Questa domanda è davvero complicata e lancerò una provocazione. Potrei essere qualsiasi cosa Marco Cardone decida di far cucinare a Nero. (E se non sapete di cosa sto parlando, recuperate immediatamente i due Italian Way of Cooking, il divertimento e piatti succulenti sono garantiti.)
Vi lascio in coda parte del comunicato stampa della Acheron Books per quanto concerne la programmazione delle uscite che riguardano Brancalonia.