STAI LEGGENDO : Uno, nessuno e centomila hobbit - Parte 1

Uno, nessuno e centomila hobbit - Parte 1

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La prima parte della storia delle molte vite, opere e invenzioni di Andy Blake, manipolatore straordinario.

Questa storia inizia nel 1998, ai tempi dei fandom sui bulletin board e sui forum, in un internet ancora fatto in larga parte di anonimato e dove spacciarsi per qualcuno che non si era o lasciare poche tracce dietro di sé era apparentemente un gioco da ragazzi. È una storia che inizia online ma si sposta presto nella “vita reale”, ed è una storia di manipolazione, truffa, almeno due sette e ad un certo punto si intreccia con la cronaca nera.

Questa è la storia di Andy Blake, di Victoria Bitter, di Amy Player, Voyager Babe, Thanfiction, Jordan Wood, Padawan Sidious, Chris the Marine, che sono tutti la stessa persona.

Prima di cominciare, un doveroso avviso di content warning per questa storia, che parlerà di manipolazione mentale, abuso, suicidio, oltre raccontare di una persona che ha problemi di salute mentale. Se questi argomenti possono darvi fastidio, procedete con cautela.

La storia di Andy è una di quelle che hanno a che vedere in modo indissolubile con il fandom, la cultura dei fanwork, lo shipping, le fanfiction, le opere trasformative e che nasce e si nutre in questo mondo, ma somiglia per molti versi più a quelle storie di santoni, truffe e manipolazioni che si leggono sui giornali o su cui qualche canale finisce per fare poi un documentario. Questa è la prima parte ed è una versione veramente molto riassunta e vi invito a ascoltare la puntata del podcast per avere i dettagli che davvero aiutano molto a capire quanto a fondo nella tana del bianconiglio si sia andati questa volta.

Durante questa storia, sentirete citare diverse identità di Andy, alcune maschili e alcune femminili. Questa non è una storia che parla di genere, non è questo il fulcro dei fatti, anche se coinvolge una persona transgender. Mi riferirò sempre al maschille, quando parlo di Andy, anche quando i suoi pseudonimi erano femminili e la sua identità era ancora presentata al femminile.

PRIMI PASSI NEL FANDOM

Partiamo dall’inizio, come sempre, ovvero dal 1998, dicevamo, quando sul  gruppo Yahoo dedicato a Sharpe (la serie di romanzi storici d'avventura di Bernard Cornwell) compare per la prima volta Amy Player. Dice di avere 15 anni, di vivere nell’America rurale dove aspetta a volte mesi prima che la biblioteca itinerante porti i libri di Cornwell e scrive una prima fanfiction ambientata nel mondo di Sharpe.
Nello stesso periodo e a poca distanza, compariranno le identità di Strwriter nel fandom di Star Trek e in quello di Due South (una serie tv canadese che forse ricorderanno in pochi, ma che aveva un fandom piuttosto attivo), Voyagerbabe comincia a scrivere sempre nel fandom di Star Trek, dicendo die ssere coinquilina e collega di Strwriter e infine arriva Victoria Bitter nel fandom di Horatio Hornblower, (ancora una serie di romanzi storici d'avventura, questa volta di Cecil Scott Forester oltre che a varie serie tv e film).

Tutte queste persone sono, come avrete immaginato, la stessa.

Già dall’esordio della sua presenza nei fandom, Andy comincia a spacciarsi per altri, a creare alias su alias, a installare una fitta rete di identità che si supportano l’una con l’altra e che danno credibilità l’una all’altra. I suoi alias sono tutti personaggi incredibilmente dotati, precoci, carismatici, sempre impegnatissimi e con un passato difficile e traumatico alle spalle nonostante la giovane età, che varia dai 15 ai 20 anni.

ARRIVO NELLA TERRA MEZZO

Nel dicembre del 2001 Victoria Bitter entra nel fandom de Il Signore degli Anelli, e poco dopo fonda la mailing list “A Bit of Earth” dedicata a Samwise Gamgee e a Sean Astin. Siamo nel pieno del successo dei film di Peter Jackson e il fandom sta vivendo una popolarità e un afflusso di persone senza precedenti. La mailing list Bit of Earth (BoE) è un successo clamoroso e ne entrano a far parte moltissimi utenti, tra cui una ragazza di nome Abbey, che si firma Orangeblossom.

Andy e Abbey hanno subito un rapporto molto intenso fatto di messaggi, chat e mail e non passa molto tempo prima che lui le riveli i suoi poteri di channeling, la capacità di entrare in contatto con lo spirito di altre persone, vive, morte, ma anche entità metafisiche e, vedremo tra poco, realtà parallele.

Andy dice a Abbey che vorrebbe mettersi in contatto con il cast dei film di Peter Jackson e in particolare con Orlando Bloom e Elijah Wood. E per contatto non stiamo parlando di scrivergli fan mail o andare a una convention per conoscerli, ma di entrare in comunicazione tramite channeling, naturalmente.

È in questo contesto di channeling, battaglie psichiche e ricordi di vite passate, che Andy descrive di aver ricevuto, in un unico colossale “pacchetto” l’intera coscienza di Merry, nel senso di Meriadoc Brandybuck, lo hobbit. Da qui in avanti, Andy racconterà la storia della vita di Merry, la sua vita, su un livejournal dedicato dove insegnerà anche il Westron, la lingua parlata nella Contea, alla sua nutrita schiera di lettori.

A Giugno dello stesso anno, il 2002, Andy vola in Oregon per conoscere di persona Abbey, e per una settimana non sarà altro che channeling e viaggi spirituali e Abbey lo ricorda come un’esperienza di cui ha memorie frammentate ma dice che averlo lì di persona e non più solo tramite parole su uno schermo era “sopraffacente, inebriante, affascinante.”

A Washington, durante una cerimonia in memoria dell’11 settembre, Andy contatta per la prima volta di persona Sean Astin, l’attore che interpreta Sam nei film di Peter Jackson, per parlargli di Project Elanor, idea che il gruppo Bit of Earth sta promuovendo, su sua ispirazione, ovvero un giardino con spazio lettura per bambini a Portland, in Oregon.

I BAG ENDERS: UNA VERA E PROPRIA SETTA

È un momento di svolta perché è qui che Andy inizia a creare la setta fatta e finita, quando si trasferisce a vivere con Abbey e altri quattro, il gruppo che verrà poi definito i “BagEnders” ovvero gli abitanti di Bag End, casa Baggins.

L’identità di Victoria Bitter che ha usato fino a quel momento “muore” e si ritira dallo spazio online del fandom, ma anche la sua coscienza all’interno di Andy si ritira definitivamente e da questo momento comincerà a riferirsi a se stesso come Jordan Wood, ovvero l’anima di Elijah Wood che si è separata dal corpo fisico dell’attore e ora vive in Andy.

La vita dei BagEnders è fatta di costanti rituali diretti da Jordan e da lui inventati prendendo spunto da varie pratiche esoteriche, spesso con lunghi periodi di meditazione, e di decostruzione che durano per ore e a volte interi giorni, in cui le guide “dall’altrove” dei vari abitanti della casa si mettono in contatto con loro, danno missioni, chiedono aiuto, concedono ricompense o infliggono punizioni.

Ci sono lunghe sessioni di cosiddetta terapia, in cui vengono creati falsi ricordi, facendo tornare alla mente cose mai successe che dimostrano come la famiglia, gli amici, tutte le figure di riferimento e gli affetti dei membri della setta siano in realtà delle persone orribili che hanno fatto loro cose tremende. Il gruppo è costantemente sotto il controllo totale di Jordan e della sua narrativa.

Per non farsi mancare nulla, intanto, Jordan e Abbey cominciano a dire in giro che Victoria Bitter è morta. Dicono che qualcuno si spaccia per lei online sotto un diverso nome e che è qualcosa di irrispettoso e increscioso, riguardo un’amica “che tristemente ci manca molto”.

TENTMOOT: INCONTRI DAL VIVO

Per l’uscita del secondo film, Le Due Torri, Bit of Earth organizza una festa, un incontro che verrà conosciuto come Tentmoot, con premi, concorsi, cosplay, karaoke,tutto con inizio a mezzanotte del giorno precedente, fino a terminare alle 23 della sera successiva, con la proiezione del film in anteprima. La festa è un successo assoluto e tutti non vedono l’ora di organizzarne una nuova.

Ricordate il progetto del giardino di lettura per bambini, Project Elanor? Se alla fine il giardino viene realizzato è praticamente un miracolo. Ci sono continue esplosioni organizzative e ogni volta è Jordan che cambia idea su qualcuno, accusa qualcun altro di aver semplicemente “deciso che non ci vuole più aiutare”, o millanta di avere ottenuto appoggi e fondi che in realtà non ci sono e scarica la colpa su qualcun altro quando è il momento di tirar fuori soldi e materiali.
Soldi che vengono raccolti per l’associazione Reading Is Fundamental vengono invece usati per coprire i grossi buchi del budget dell’associazione e andare avanti con la costruzione del giardino alla cui giornata di esordio è presente Sean Astin con tutta la sua famiglia.

L’attore si renderà conto che il progetto è stato messo in piedi in maniera sospetta da persone perlomeno inesperte e rimane perplesso e amareggiato, ma evidentemente, come vedremo, non abbastanza.

Nell'estate del 2003 Jordan e Bit of Earth annunciano tre eventi: l’ Hall of Fire music festival, il Lost Palantir film festival e il Rocky Horror Ringer Show, che saranno anche occasioni di raccolta fondi per la Tentmoot 2003. Apparizioni di Billy Boyd e di Elijah Wood vengono suggerite e poi esplicitamente millantate.

Il Rocky Horror Ringer show ha luogo come promesso ed è un successo, e viene organizzato esclusivamente da Abbey, mentre gli altri due eventi sono uno più disastroso dell’altro: mancano gli ospiti promessi, mancano i permessi per i luoghi, mancano i fondi per pagare e alla fine mancano anche le persone che partecipano.

Eventi che dovevano servire a raccogliere fondi per la Tentmoot, diventano in realtà un altro dispendio di soldi e la dimostrazione che Jordan è un pessimo organizzatore ma è bravissimo a scaricare le colpe dei fallimenti sugli altri, facendo poi la parte della vittima.

Intanto, ad aggiungere altro caos al tutto, Amy Player viene dichiarata scomparsa e la stanno cercando, perché poco tempo prima è arrivata una lettera di addio da parte di Amy (che è Andy, che è Jordan, nel caso abbiate perso il filo), nella quale annuncia il sui suicidio.
È una lettera straziante, nel suo essere completamente, totalmente costruita ad arte. È un capolavoro di manipolazione e, al tempo stesso, è un genuino addio terribile alla sua famiglia di origine. Con questa lettera, ogni colpa, ogni responsabilità diventa di Amy, Amy la falsa, cattiva, manipolatrice che si voleva spacciare per mille persone, che ha rubato, tradito e deluso tutti, è tutta colpa sua e lei, capro espiatorio, catarticamente, si toglie la vita ed esce di scena.

Solo che i genitori di Amy non ci stanno e aprono un caso di persona scomparsa e la polizia arriva a bussare alla porta dei BagEnders, ora trasferiti a vivere in California.

Jordan e Abbey negano che Jordan sia Amy, ma la polizia non si fa convincere. Alla fine Andy confessa, ma vengono lasciate cadere le accuse di furto di identità e alcune altre minori, perché le autorità ritengono che siano “ragazzate” di poco conto e che quello che Jordan sta facendo come organizzatore di eventi di beneficenza sia più importante e che sia l’occasione che gli si deve lasciare di riscattarsi.

Ancora una volta il potere di manipolazione di convincimento di Jordan è fenomenale.

IL DISASTRO TOTALE

La preparazione del Tentmoot, a cui dovrebbero partecipare vari membri del cast de Il Signore degli Anelli, sta andando alla deriva tutti vengono sballottati a destra e sinistra dagli scaricabarile e le accuse di Jordan, senza risparmiare nessuno.

La partecipazione di un certo numero di membri del cast dei film di Peter Jackson viene assicurata sostenendo che altri attori abbiano dato la loro disponibilità, in pratica con la tecnica del "Tizio ha detto che viene, che fai, tu non ci sei?”. Nessuno dei “big” del cast è  assicurato, ma diversi altri attori Neozelandesi invece accettano l’invito.

Quando però bisogna pagare i biglietti aerei per far arrivare fisicamente gli attori dalla Nuova Zelanda, Jordan, dopo mesi di promesse e rassicurazioni vaghe, convince Turimel (una dei membri più attivi di Bit of Earth) a dare la sua carta di credito per coprire i 18000 dollari di biglietti aerei. Jordan le dice che non dovrà pagare lei, che le vendite dei biglietti della convention andranno a coprire la spesa per i viaggi aerei degli attori, e lei non dovrà metter fuori un soldo. Tutto andrà bene.
Solo che quando Turimel scopre che nulla va affatto bene, che Jordan aveva detto balle riguardo ai biglietti dal principio, che la cifra non verrà affatto coperta dai biglietti si altera un attimino e corre ai ripari, chiamando immediatamente l’agenzia di viaggi e dice di cancellare i biglietti. L’agenzia le risponde che ok, è tutto cancellato.

Anche la Tentmoot stessa viene cancellata a quel punto, con un annuncio scarno e molto secco sul sito. Crolla tutto in un secondo.

Quando succede tutto questo? Una settimana prima? No, il giorno stesso della partenza!
Talmente a ridosso della partenza che gli attori sono già in aeroporto, dove nessuno dice loro che i loro biglietti sono stati cancellati, non si fa in tempo. Jed Brophy, Brian Sergent e Paul Randall riescono a partire e volano verso LA, mentre quando Lawrence Makoare arriva, poco dopo, non riesce a effettuare il check in e comprensibilmente arrabbiato se ne resta in Nuova Zelanda.

A quel punto, per sottrarsi alle sue responsabilità e scaricare il controllo danni addosso agli altri, Jordan ingoia una manciata di pillole, tenta il suicidio.
È una finta, le pillole non sono letali nemmeno in quantità e soprattutto sono state vomitate fuori immediatamente, ma funziona perfettamente per lo scopo voluto.
In questo momento Jordan coglierà l’occasione di fare un cambio di “core”, di personalità, e avendo ucciso Jordan Wood, assumerà un'identità, questa volta quella di Orlando Bloom. Perché ovviamente è Orlando Bloom il nuovo Altro ad abitare Andy, mancava solo lui.

Intanto però ci sono Abbey, Diamond, e Turimel da sole a gestire il casino della convention cancellata, ma anche a fare i conti tre attori arrivati a LA e in attesa di qualcuno che dica loro cosa cavolo sta succedendo.

Tocca ad Abbey presentarsi in aeroporto e spiegare ai tre la situazione, tutta quanta.

Brian Sergent ha famiglia in zona e per fortuna trova da chi farsi ospitare, ma per i due poveri Randall e Brophy non ci sono alternative, a quanto pare, se non dormire ospitati sul pavimento della casa dei BagEnders, prima di tornare a imbarcarsi per la Nuova Zelanda, la sera successiva.

LA RESA DEI CONTI

Nonostante tutto, sembra quasi che Jordan ne sia uscito ancora una volta illeso, ma le cose stanno cambiando. I genitori di Little Sue, la ragazza minorrenne che viveva, inspiegabilmente, insieme al gruppo dei BagEnders, arrivano e la riportano finalmente a casa.

Poco dopo la partenza degli attori Neozelandesi, il 15 dicembre, Jordan è a Portland e viene arrestato per furto di identità e viene interrogato dalla polizia che però finisce per rilasciarlo senza proseguire con le accuse. Sia a Jordan che ad Abbey viene fatta una multa e viene loro proibito di raccogliere soldi per beneficenza nello stato dell’ Oregon.

Quello che succede dopo succede perlopiù offline, ma è notevole.

Diamond lascia BagEnd e si separa, costretta da Andy ad andarsene, dalla setta che ormai conta solo due membri e intanto anche i personaggi che popolano l’intricato mondo degli “Altri” cominciano a cambiare e non sono più elfi e hobbit, ma dapprima personaggi delle Cronache di Narnia e poi un nutrito, numerosissimo “cast” di bambini, bambine, ragazzi e ragazze impegnati a combattere segretamente durante la seconda guerra mondiale. Le battaglie e le minacce che vivono i bambini nel 1944, però non sono confinate al passato: una organizzazione di misteriosi e potenti agenti segreti li osserva nel presente e l’ampia guerra psichica si combatte anche nell’oggi dove Andy e Abbey, sono tenuti d’occhio e costantemente minacciati.

Mentre vivono questa vita parallela, i due lavorano sempre come personaggi in costume lungo Hollywood Boulevard, ma non riescono più a guadagnare bene come facevano prima e le cose cominciano a mettersi male dal punto di vista economico.

Andy cambia legalmente il suo nome e diventa ufficialmente Andrew Michael Blake e nel frattempo Turimel pubblica il suo libro “When a fan hits the shit - rise and fall of a phony charity” dove racconta dettagliatamente tutta l'epopea di Bit of Earth e della Tentmoot.

La situazione è in un equilibrio estremamente precario e infatti, poco dopo, le cose collassano.

BLAME CANADA

Andy decide che debbono a ogni costo trasferirsi in Canada, scappando di nascosto a Toronto, dove potranno essere liberi e la loro vita sarà migliore e così i due spendono tutto quel che rimane nelle loro tasche per volare da Los Angeles a Buffalo e da lì tentano di attraversare a piedi il confine col Canada.
La fuga è un disastro totale: vengono ovviamente fermati dagli ufficiali canadesi che non li fanno passare. Quando Andy salta su con la sua storia per cui debbono scappare dagli Stati Uniti perché sono in fuga da malvagi agenti governativi e che no, non hanno un piano né una meta, per la prima volta il suo charme non funziona.

Abbey crolla. L’assurdità della situazione le si presenta davanti quando gli agenti di confine le chiedono spiegazioni e se sa dare una motivazione migliore, lei semplicemente li guarda e non risponde.

Andy ha una crisi in piena regola, si mette ad urlare, a piangere e a battere i piedi, completamente abbandonato alla frustrazione e quando si calma, gli agenti concedono ai due ragazzi di passare la notte per terra nell’ufficio, che almeno è caldo e riparato dalla neve e la mattina dopo li rispediscono indietro verso gli Stati Uniti.

Una volta rientrati in America, Abbey chiama sua madre, per la prima volta dopo anni. Andy la lascia fare, perché a quel punto hanno bisogno di aiuto ed è convinto di avere ancora la situazione saldamente in pugno.

Non lo sa, ma la madre di Abbey, che non è affatto stata assente e crudele come lui ha fatto credere a Abbey per anni, ha seguito la vita della figlia molto attentamente, online e di persona, di nascosto, aspettando solo l’occasione giusta per intervenire ed è pronta, tanto che un’ora dopo è su un aereo per Buffalo.

Andy torna dalla sua famiglia e Abbey rimane con la madre per un mese: un mese di distacco e di terapia che sono fondamentali per iniziare a “deprogrammarla”. ed Abbey si risveglia dal torpore in cui ha vissuto negli ultimi anni.

Abbey lascia Andy, lascia gli Altri, esce finalmente dalle maglie delle mille storie in cui era avvolta e se ne va, lasciando Amy, Victoria, Jordan, Andy nel salotto di casa dei suoi genitori, a strillare, piangere, gridare, pestare ancora una volta i piedi come un bambino disperato. La vita di Abbey prende una strada, quella di Andy un’altra.

Ma Andy non è finito, per niente, e se a marzo del 2007 è un bambino disperato e arrabbiato, che pubblica scuse e ammette di essere stato sia Starwriter che Voyagerbabe, ma intanto manda lettere su lettere a Abbey nelle quali cercherà per un anno di farla sentire in colpa e di tornare a dargli una possibilità, basterà qualche tempo perché trovi altre persone a cui attaccarsi e alle quali fare molto, molto male.

to be continued…

 

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