

Benvenuti a Scarfolk, dove sono sempre gli anni '70, la stregoneria esiste e lo Stato registra i tuoi sogni
Scarfokol Council è una citta bloccata negli anni '70 dove lo stato registra i tuoi sogni e la stregoneria esiste sul serio.
Scarfolk è una città del Nord Ovest dell'Inghilterra che non è ancora uscita dagli anni '70, e non in senso metaforico. A ogni fine del 1979 il tempo si riavvolge ed è di nuovo il 1970. La stregoneria e la scienza vanno a braccetto e l'ossessione per il passato che infesta il presente viene studiata a scuola con fervore. Gli stranieri non sono ben accetti e il pericolo di un'epidemia di rabbia è sempre alle porte.
Scarfolk è la creazione di Richard Littler, sceneggiatore, script doctor e designer inglese che ha cominciato a raccontare la vita quotidiana di questa città nel 2013 con un blog chiamato Scarfolk Council. Il blog funge da organo ufficiale di comunicazione del governo e raccoglie gli annunci e comunicazioni fatte ai cittadini, simulando nella scrittura e nel design il tono e l'iconografia tipici delle comunicazioni governative inglesi degli anni '70. Una scelta ottima per far passare la mentalità totalitaria del governo, interessata a mantere a ogni costo uno status-quo restio a ogni cambiamento e al passare del tempo. Utilizzando qualsiasi mezzo propagandistico.
Come sostiene il sindaco di Scarfolk in un'intervista "Storia, tradizioni e abitudini sono, come i fatti, proni a frequenti e improvvisi cambiamenti. Questo succede perché Scarfolk Council decide cosa è vero e cosa no con frequenza quasi giornaliera. Cosa diventa un fatto acclamato, e per quanto a lungo, è determinato da un sistema molto complesso inventato dal concilio stesso che chiamiamo "capriccio civile". La verità dipende del tutto dal mostro umore e dal fatto che i dati supportino o meno i nuovi concetti municipali che desideriamo introdurre. Questo può prevedere la distruzione di documenti ufficiali, libri o anche persone."

A sinistra la realtà, a destra Scarfolk
Guardando i poster creati da Littler balza subito agli occhi l'ossessione di Scarfolk Council per il controllo dei suoi cittadini, la sicurezza dei confini e l'assoluta mancanza di fiducia per chiunque arrivi da fuori città. Il tutto abilmente ibridato in maniera del tutto naturale con la presenza quotidiana e mondana della stregoneria e del folklore britannici, creando una combinazione piuttosto inusuale ed estremamente efficace nel sottendere a tutta la comunicazione di Scarfolk un'aura parecchio inquientate. Che si tratti di registrare i sogni dei cittadini, di obbligare gli stranieri a indossare un simbolo identificativo o l'uso di punizioni corporali i poster mantengono sempre una coerenza estetica di fondo che aiuta a creare un'ambientazione molto stratificata.

Questo non è preso da Scarfolk
Il momento in cui il gioco di Littler diventa davvero divertente è quando ci si rende conto che il design e l'iconografia di Scarfolk sono, per quanto spinti verso il weird e l'assurdo, del tutto coerenti con il design e l'iconografia delle vere comunicazione del servizio pubblico e politico inglese. Andando a pescare dall'immaginario delle "pubblicità progresso" ( chiamate in Inghilterra Public Service Information) degli anni '70 in cui è nato e cresciuto, Littler opera un'abile operazione di satira delle ossessioni della vera Inghilterra: controllo del cittadino, paura del diverso, instillazione di uno stato di costante pericolo e paranoia nei confronti del pericolo. Tutti temi che negli ultimi anni sono tornati in auge in diverse nazioni e utilizzati da partiti politici in cerca di consensi facili, rendendo il confine tra assurdità di Scarfolk e la realtà inglese (e internazionale) più sottili di quanto sarebbe auspicabile.

Non tutti i poster sono veri.
Un esempio perfetto di questa confusione è accaduto pochi mesi fa, quando Scarfolk è apparsa per errore sul Civil Service Quaterly, una pubblicazione a uso interno per i dipendenti pubblici utilizzata per informare e sensibilizzare sulle nuove campagne comunicative del governo. In una delle pagine della pubblicazione (guardate l'immagine qua sopra) appaiono diversi veri poster dedicati a temi come gravidanze inattese, la sicurezza sul lavoro o in casa. Tra questi però ne appare uno che consiglia ai genitori che sospettino i propri figli di essere infettati dalla rabbia di sparargli. Non è dato sapere se la presenza del poster sia stata causata da un errore in buona fede, da uno scherzo di qualche buontempone o dalla presenza di un infiltrato di Scarfolk nella redazione di Civil Service Quaterly, fatto sta che una volta che l'errore è divenuto pubblico è stato corretto. Scarfolk ha ovviamente sfruttato l'occasione per l'ennesimo sfottò.
Negli anni Scarfolk si è conquistato un discreto seguito di fan che hanno dato modo a Littler di pubblicare Discovering Scarfolk, una "guida turistica" che è in realtà il diario di un uomo che è arrivato in vacanza a Scarfolk ma ha perso moglie e figlio rimanendo imbrigliato tra il governo totalitario e la stregoneria della città. Inoltre sono in preparazione un secondo libro intitolato The Scarfolk Annual e una serie animata Dick And Stewart di cui potete vedere il teaser:
Dopo 5 anni di pubblicazioni più o meno continuative Scarfolk pare non accennare a uscire dagli '70, anche se a guardarsi intorno pare che Scarfolk stia trapelando con sempre maggior forza nella nostra realtà. Leggere e guardare con attenzione questa satira potrebbe risultare molto utile nel decodificare meglio la comunicazione politica dei giorni nostri. Per maggiori informazioni, rileggete l'articolo.