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Resident Evil 4: Andare al Bingo in Spagna non è mai stato così bello

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Non un articolo ma una vera lettera d'amore a Resident Evil 4, con tanto di classifica dei migliori boss.

Resident Evil 4 è un gioco importante.

Importante per i videogiochi, poiché riproponendo in quegli anni la telecamera ''dietro la spalla'' diede nuova linfa al genere e portò altri studi a seguire le sue orme. Titoli come Uncharted e Gears of War sono diventati la base da cui partire per costruire un TPS, e Resident Evil 4 ne è stato il padre. Seppur meno gradita dai più come aggiunta, l'avventura di Leon in Spagna ha anche riportato in auge i Quick-Time-Event nei videogiochi. Anche se oggi, guardandosi indietro, tutto sommato ne avremmo fatto a meno.

Ma, oltre agli aiuti che ha fornito per permettere al medium di avanzare, è un videogioco molto importante anche per me. Ci ho giocato la prima volta quando avevo 11 anni (mi spiace PEGI per non averti considerato) con l'imposizione che, se fossi riuscito a finirlo, da solo, nessun gioco mi avrebbe più fatto paura.

Essendo più piccolo, mi preparai a dovere per la mia avventura nella Valle del Lobo, documentandomi sul Resident Evil Wiki su chi fossero i mostri che avrei dovuto affrontare, quali erano i momenti più spaventosi e tante altre cose per rendere tutto meno ''emozionante''.

Ebbene il me di quegli anni vinse la sua sfida, in seguito a Resident Evil 4 non ho più provato alcun tipo di paura su un videogioco (escluso P.T. ma non ne parleremo) e per questo Leon, prendendo a calci interi villaggi, ha trovato spazio nel mio cuore. Mi ha fatto divertire, mi ha fatto spaventare, insomma ho adorato quel gioco alla follia.

Ed eccoci qui con il remake, non farò un lungo discorso se questo remake fosse necessario o meno, anche perché sono decisamente in ritardo per farlo, ma sono semplicemente io che parlo di Resident Evil 4.

Lo unico que temen eres tu

Subito poco aver cominciato a giocare si nota una grande presa di posizione: Resident Evil 4 è sempre stato un gioco d'azione, anche prima di essere un horror. Uccisioni furtive, deviazioni alla Sekiro, schivate lampo, corpo a corpo a profusione. Resident Evil 6 fu odiato per avere troppa azione, eppure eccoci qui in questo remake che trabocca di azione.

Resident Evil 4: Remake - PS5 e Xbox a confronto - NerdPool

Quindi mi è sorta la domanda, perché qui va bene e nel 6 non andava bene? La colpa non è di nessuno, se non del tempo. La maggior parte dei giochi horror ottiene il risultato fornendo al giocatore pochissime possibilità, in alcuni non si può correre, in altri non si può combattere contro i mostri, ecc. E questi, in un gioco moderno, non sono più caratteristiche, bensì sono limiti.

Se Leon dispone di un coltello che gli permetterebbe di mettere fuori gioco un nemico ignaro, perché non dovrebbe farlo? Per dare una sensazione di horror al gioco? I tempi cambiano, ed è giusto che per mettere a disagio il giocatore si trovino altre alternative oltre a privarlo di opzioni.

Detto ciò bravissima Capcom per aver compreso la natura dell'opera appieno e per aver seguito la giusta strada per rinnovare questo capolavoro.

Di conseguenza, il sistema di combattimento come risultato è qualcosa di divertentissimo, forse il più divertente che ricordi per uno sparatutto in terza persona.

Il meccanismo ruota nuovamente attorno allo sparare alle gambe o alla testa, per poi effettuare calci volanti, rotanti o suplex, il cui feedback  regala un livello di soddisfazione incredibile. Vedere l'icona di un colpo corpo a corpo che compare sulla testa di un mid boss vuol dire solo che adesso tu, giocatore devi correre in quella direzione e premere quel tasto immediatamente e esultare del calcio che stai dando. (Sento che qua parla il grande amante di Yakuza ndLorenzo)

La grande quantità di munizioni e risorse che il gioco fornisce è un ulteriore indicazioni alla direzione più che action che questo Resident Evil ha preso. Resident Evil Village è molto più horror di questo remake, e infatti lì non sempre si trovano munizioni, e quando si è a secco la situazione diventa davvero difficili.Resident Evil 4 Remake se luce en un nuevo gameplay | Hobbyconsolas

In Resident Evil 4 Remake mi sono sentito il Doomslayer in determinati momenti. Fucile a pompa e bang! Salta una testa qui. Mid Boss? Nessun problema prenditi questo caricatore di revolver in faccia e visto che il tuo viso si è abituato al dolore eccoti anche un calcio. Munizioni finite? Nessun problema fammi sfoderare questo coltello che qui è una katana e buona fortuna perché l'unico sangue che vedrai non sarà il mio. Paura? L'unica cosa di cui avere paura qui sono proprio io.

Quando sentivo dei ''matalo'' in giro ero infervorato dalla voglia di affrontarli. E qui si potrebbe dire che, in un videogioco horror, l'idea di essere felice di affrontare dei nemici è quasi un chiasmo, ma a me non è importato molto, ero troppo concentrato a divertirmi.

E visto che i tempi cambiano e c'è più consapevolezza di come utilizzare le proprie meccaniche di gioco, Capcom comprende che utilizzare i QTE nello stesso modo non ha più senso. Di conseguenza, gli unici tasti che appaiono a schermo sono per evitare colpi di nemici, ma anche in questo caso rientra un po' di fattore skill, poiché alcuni QTE a schermo compaiono per una frazione di secondo, come vi spiegherò nel dettaglio più in basso.

El plagas pierde su pelaje

Resident Evil 4 può essere diviso in 3 fasi: il villaggio, il castello e l'isola, e come ogni Resident Evil che si rispetti, la prima parte è la migliore.

Il villaggio era e resta un'ambientazione incredibile. Grezza, semplice ma molto inquietante, e soprattutto poco sfruttata nel medium, specialmente nel genere horror. Anche se siamo una vera macchina da guerra, ogni volta che si entra in una casa si prova sempre un brivido, chissà chi si nasconde dietro quella porta. In questo modo l'atmosfera horror si mantiene molto bene, a prescindere dalla nostra potenza in-game.Resident Evil 4 lake monster boss strategy, how to beat Del Lago | Eurogamer.net

La sezione nel lago a bordo della barca con le varie location da esplorare, tesori da ottenere e soprattutto teste da far esplodere, è la più bella del gioco. Sto attraversando un periodo di odio verso il genere Open World (escluso Elden Ring, perdonate il mio estremo bias) eppure tendo ad amare particolarmente le sezioni aperte nei giochi lineari. Questo lago, il primo giorno di Ellie in The Last of Us Part II, il Lago dei Nove nel God of War del 2018 (non parlatemi di Ragnarok) sono tutte sezioni che amo.

Mappe aperte in giochi story-driven è ufficialmente uno dei miei gender preferiti.

Parliamo dunque dei boss (da sempre la mia componente preferita nei videogiochi).

Il Dr.Salvador è decisamente meno minaccioso in questo remake. Ormai spogliato perfino del suo nome, visto che si chiama ''uomo con motosega'', non è più un pericolo grazie alla parata con il coltello. Ciao ciao alle uccisioni immediate, e caro dottore non fai più paura a nessuno. E dire che è anche il nemico simbolo del gioco.

Il mostro del lago era pessimo e lo è ancora. Arpioni infiniti che escono dal nulla sparati a casa e si combatte senza strategia finché questo coso gigantesco non muore.

Il Gigante ora è un sacco più spassoso di prima. Molto più ''boss'' poiché non si viene pesantemente aiutati dai Quick Time Event. Molto divertente da affrontare, peccato per la camminata da jogging di Leon che rende difficile evitare la carica.

Le Bellas sono più facili, come tutte le motoseghe in generale.How to Beat Bitores Mendez in Resident Evil 4 Remake

Bitores Mendez è il boss finale di questa prima fase e proprio per questo è bellissimo. Tra gli scontri più dinamici di tutto il gioco, merita la medaglia di bronzo come terzo miglior boss, grazie alle due fasi e alla creatività che permette. Complimenti al capo villaggio anche se nella fase di inseguimento utilizza senza vergogna ne occultamento tutto il set di animazioni di Mister X di Resident Evil 2 Remake. Animazioni di cui Capcom deve essere proprio fiera poiché sono presenti anche in Resident Evil 3 Remake.

Castellano vuol dire castellano

La seconda parte, quella nel castello è un insieme di tante, tantissime cose. I nemici finalmente iniziano a diventare minacciosi, grazie ad armi vere (seppur provenienti dal 1600) come scudi di legno che parano colpi di fucili a pompa, balestre assolutamente non fastidiose e soprattutto le falci. Allora io ho finito il gioco e subito l'ho ricominciato, e posso assicurarvi che neanche una singola volta sono riuscito a premere in tempo il tasto per il Quick-Time-Event per schivare il colpo con la falce. Neanche una singola volta.

Il castello seppur pieno di fasi d'azione è quello con più momenti enigmatici, e gli enigmi nei vari Resident Evil non sono mai abbastanza. Sono divertenti, creativi e comunicano poco al giocatore così da spingerlo a pensare.

Qui c'è anche l'unica sezione dove si usa Ashley, personaggio che personalmente non ho mai trovato fastidioso, ma che qui lo è ancora meno, esclusa qualche frase fuoriluogo. Sei stata rapita da dei pazzi e vedi Leon farne fuori uno a uno, tutto ok, ma nel momento in cui vedi la stessa persona saltare su un lampadario ti stupisci. Insomma è vero che per impressionare qualcuno non devi seguire nessuno schema.

La sua parte è, per forza di cose, la più horror del gioco, poiché non si dispone di un reale modo di difendersi ma solo di ostacolare i nemici. Un'atmosfera che ho adorato, seppur ho reputato troppo semplice.

Uno dei picchi di Resident Evil 4, per me, è sempre stato lo scontro con il Verdugo.

Attendere che l'ascensore scenda mentre questo scorpione umanoide gigantesco quasi invincibile sbuca da ogni parete è un momento unico nel gioco. Tra le parti più difficili del gioco ma che divertimento. Per atmosfera, varietà e creatività la mia boss fight preferita, sia dell'originale che del remake. Medaglia d'oro per lo scorpione gigante.

 

Verdugo l'altro è sempre stato palese quanto il Verdugo sia ispirato allo Xenomorfo, eppure l'ho trovata come una chiusura di un cerchio quando tutto Alien Isolation mi dava costantemente le stesse sensazioni di questa boss fight. Spero di non essere l'unico ad aver fatto questo collegamento.

Il primo scontro con Jack Krauser è un'ulteriore manifestazione che i Quick Time Event ora vanno usati solo per movimenti esterni a quelli che il sistema di gioco non include a prescindere.

Una battaglia che era estremamente bella da vedere ma pessima da giocare, ora è un fantastico scontro tra coltelli, e per rendere tutto più spettacolare, i calci di Leon sono diversie adesso l'agente speciale sembra quasi un Kamen Rider. Medaglia d'argento per Jack.Resident Evil 4 Remake : Leon face à Krauser dans cette nouvelle vidéo de gamepl

Il resto del castello scorre bene, tra Troll delle miniere che lanciano massi e si combattono un cannone, insetti giganteschi infiniti e soprattutto sentire ''GLORIA A LAS PLAGAS'' in ogni stanza, per arrivare finalmente a Ramon Salazar, ora perfino più fastidioso di prima.

La sua boss fight è quella che è cambiata di più, hanno fascini diversi, e mi viene un po' da preferire quella dell'originale, che da un feeling quasi da boss finale. Tuttavia gli scambi di battute tra Leon e Salazar nel Remake sono fantastici, specialmente perché il boss ha un'assurda quantità di linee di dialogo, anzi credo di non averlo mai sentito stare zitto.

La Isla (e non si va in vacanza)

Tuttavia battuto Salazar si arriva all'Isola, la parte più odiata del gioco, poiché forse un po' troppo d'azione per il gioco originale, e anche un po' troppo anche per questo.

Ma Capcom, molto intelligentemente, riconosce quale fosse la creatura più spaventosa di tutto il gioco, e ha quindi pensato di assegnarle una sezione perfino più raccapricciante di quella finale. Sto chiaramente parlando del Regenerador, l'incubo di me da bambino.

Se l'incontro originale è telefonato ma inquietante, qui è devastante. Luogo buio, senza corrente, con quell'orribile verso in sottofondo si vede un enorme creatura correre per il corridoio. Nell'originale, sta lui bello sdraiato, entri in una stanza, e lui si alza, spaventoso ma semplice.

Qui Capcom spariglia le carte con una lunghissima parte dove devi correre ovunque e azionare la corrente per trovare delle chiavi mentre non uno, Ma due Regenerador ti inseguono e non hai neanche ancora trovato l'unico oggetto necessario per ucciderli.

Come se non fosse abbastanza, la loro versione potenziata, l'Iron Maiden (perché si chiami così in un videogioco dove i nemici hanno tutti nomi spagnoli non l'ho mai capito) era un nemico a parte più resistente, e qui invece, no.

Ah quindi sei riuscito a uccidere un Regenerador, bene adesso si trasforma, uccidilo di nuovo.

Mi è dispiaciuto che abbiano escusò U-3 da questo remake, uno scontro valorizzato da quanto fosse orripilante il nemico e dalla claustrofobia dell'arena. Curioso specialmente perché il concept di questo boss è lo stesso che viene poi visto con Marguerite Baker in Resident Evil 7. Spero di rivederlo in ''Separate Ways'' quando uscirà.

Si arriva infine a Osmund Saddler, il boss finale che qui si vede e parla meno che nel gioco originale. La battaglia contro di lui non mi piaceva e non mi piace neanche ora, è troppo lineare, troppo semplice, insomma mi è sempre sembrato più Salazar o Krauser il boss finale.

Ma ogni Resident Evil che si rispetti non finisce con la campagna ma con la modalità Mercenari, che per mia fortuna è uscita proprio il giorno dopo che ho finito il gioco. Non ho neanche considerato Leon e Luis, se non per arrivare a sbloccare Krauser, e mio dio che goduria.

Un personaggio a parte, combatte per davvero con il coltello, con animazioni diverse, combo e trasformazioni. Un personaggio sprecato solo per questa modalità, e anzi sono sicuro avrà un suo DLC, visto quanto sta venendo apprezzato in questo remake.How To Beat Osmund Saddler In Resident Evil 4 Remake

Resident Evil 4 Remake è stato di gran lunga il gioco che più ha divertito e intrattenuto dopo Elden Ring (che resta ancora imbattuto), ma la bellezza sta proprio per quanto sia a modo suo anche diverso dalla versione originale. Il Remake è ovviamente meglio, ma ha senso anche giocare la versione con cui tutto è cominciato.

Non un approccio adatto a tutte le riedizioni, ma che funziona bene in questo caso.

Dopo questa esperienza in Spagna, amo ancora di più Capcom che fra Monster Hunter, i nuovi Resident Evil che sono tutti validissimi (Re Verse non esiste), Devil May Cry che è la mia personalità e Street Fighter 6 ormai ho il cuore solo giallo e blu.

E soprattuto ricordatevi che se entrate, senza autorizzazione, in casa di qualcuno, e parla spagnolo, allora siete moralmente nel giusto di vederlo come una minaccia.

Gloria a Las Plagas!

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