STAI LEGGENDO : Perché l'Awesome Games Done Quick è un evento imperdibile

Perché l'Awesome Games Done Quick è un evento imperdibile

Condividi su:

L'Awesome Games Done Quick offre, come ogni anno, uno spettacolo unico che nessun giocatore dovrebbe mai perdere. Scopriamo perché.

Durante queste prime settimane dell’anno sul canale Twitch GamesDoneQuick (GDQ da ora in poi) è in corso l’annuale Awesome Games Done Quick (3 gennaio – 10 gennaio), una delle manifestazioni videoludiche più belle ed importanti per tutti i videogiocatori del mondo: tramite unna maratona, alla quale sono invitati a partecipare i più bravi fra gli “speedrunner” del mondo sui più svariati titoli, vengono raccolti fondi per beneficenza.

Nel dettaglio quest’anno il ricavato verrà completamente devoluto alla fondazione per la prevenzione del cancro e l’obbiettivo raggiunto nel momento della scrittura di questo pezzo è già piuttosto alto.

La community, fra giocatori e sviluppatori, è particolarmente affezionata alla causa e nel corso degli anni ha permesso a GDQ di divenire un pilastro nelle maratone di beneficenza a tema videoludico: la partecipazione è altissima e chiunque è ben felice di investire i propri soldi in una nobile, nobilissima, causa.

Il contributo è possibile in svariati modi, dagli abbonamenti al canale alle donazioni dirette fino alla più semplice (e gratuita) semplice visione dello stream che tramite inserzioni pubblicitarie e partnership rappresenta comunque un contribuito notevole per le ottime intenzioni.

Dal loro canto quello che GDQ offre è uno spettacolo unico che non ha eguali nel mondo videoludico, presentando alcune fra le migliori perfomance di sempre su qualsiasi titolo: dal più blasonato Sekiro: Shadows Die Twice al più sconosciuto Zelda: The Wand of Gamelon proponendo allo spettatore una reinterpretazione unica e personale del gamplay dei suddetti titoli.

Ma non ci si limita a questo, tramite donazione è possibile anche acquistare o partecipare a lotterie per la vincita di oggettistica legata ai videogiochi mostrati e messi in palio o dagli sviluppatori stessi o da altri appassionati che hanno creato un dipinto o simili.

Infine, per non farsi mancare niente, è possibile, al raggiungimento di una certa soglia, “sbloccare” alcune speedrun bonus in modo da ampliare dinamicamente il palinsesto dell’evento (qualora non si raggiungesse la soglia sarebbero comunque sostituiti da talk interessanti con gli speedrunner).

Insomma parliamo di un evento unico nel suo genere che riesce ad elevare il videogioco ad uno spettacolo a cui difficilmente si può rinunciare e a cui ci si appassiona tanto, troppo facilmente con un conseguente ingente numero di ore spese a guardare, con la bocca spalancata, le performance dei protagonisti.

Ebbene sì, al di la di tutti i valori etici e della missione umanitaria dell’evento c’è lo spettacolo delle speedrun: un modo completamente diverso di approcciarsi ad un titolo, ricco di momenti di una bellezza indescrivibile e di istanti di pura estasi virtuale. Ma prima di raccontare nel dettaglio qualche run e qualcuno di questi momenti proviamo a spiegare un po’ il mondo delle speedrun cercando di essere il più sintetici possibile.

Una speedrun è, come dice la parola stessa, una “corsa veloce” dall’inizio alla fine di un videogioco. Questa prevede numerosi approcci e numerose possibilità dalle quali derivano, come si può ben immaginare, numerose categorie.

Questi approcci possiamo dividerli banalmente in due macro categorie: le glitchless, ovvero quelle run in cui si gioca “pulito”, e quelle in cui si sfrutta ogni possibile mezzo per “rompere” il gioco e raggiungere il proprio obbiettivo il più rapidamente possibile. Inutile dire che sono le più divertenti e interessanti da osservare.

Una speedrun arriva generalmente ai titoli di coda e prevede obbiettivi e difficoltà variabili a seconda del titolo che si sta affrontando: ad esempio è possibile vedere speedrun di Crash Bandicoot in cui si arriva semplicemente al finale o quelle in cui si completa ogni singolo obbiettivo.

Ultimamente è persino apparsa una speedrun di Cyberpunk 2077 in cui l’obbiettivo era arrivare il più rapidamente possibile alla prima scopata, un esempio abbastanza calzante per specificare che i traguardi di queste sfide sono fra i più svariati.

Tanta varietà è racchiusa, comunque, in 6 piccole categorie: Any%, 100%, TAS, Low%, Randomizer e Glitchless. Mentre le ultime le abbiamo in qualche modo spiegate, proviamo a dare una definizione delle altre cinque.

Any% e 100% sono le più comuni e le più simili: sono ammassi exploit che vanno a “rompere” il gioco ma nella prima basta arrivare il più velocemente possibile al finale (qualsiasi percentuale) mentre nella seconda è richiesto di fare tutto, dove tutto è definito dal gioco in sé (in alcuni giochi il 100% lo si raggiunge anche senza il completamente di ogni attività ad esempio).

Low% è l’esatto opposto: completare il titolo il più velocemente possibile e facendo meno cose possibili. Un esempio è una particolare “sottocategoria” nata con Super Mario Odyssey che si costruisce attorno al minor numero di catture effettuate con il cappello.

Le TAS (Tool-Assisted Speedrun) sono run particolari in cui sono ammessi software esterni che danno al giocatore informazioni interne nascoste e inaccessibili altrimenti (ad esempio le stringhe di RNG attorno a cui ruotano certi eventi) in modo tale da facilitarne il compimento (generalmente il tempo è estremamente ridotto in questo genere di performance).

Infine ci sono le randomizer divenute famose con The Legend of Zelda: A Link to the Past e Super Metroid in cui non solo si cerca di arrivare in fondo in poco tempo, ma il gioco viene anche randomizzato da un software esterno in modo tale che oggetti, boss e quant’altro siano differenti fra una run e l’altra.

Si tratta di una delle categoria più divertenti in cui è consigliato cimentarsi almeno una volta nella vita per provare un’esperienza del tutto nuova sul proprio gioco preferito.

Capito quindi di cosa stiamo parlando proviamo a capire perché è così dannatamente bello guardarle e, soprattutto, cimentarsi in queste particolarissime sfide.

Il secondo punto è in realtà una diretta conseguenza del primo: dopo aver visto decine e decine di speedrun su un determinato gioco, magari che conoscete benissimo, avrete voglia di provare voi stessi ad interpretare in modo del tutto nuovo il gameplay regalandovi un’esperienza del tutto nuova e decisamente appagante.

Sul primo punto invece possiamo provare a spendere qualche parola in più, al di là di “sono spettacolari”.

Ci si può ragionare proprio su alcuni degli eventi di questi giorni mentre di GDQ: Braid, Ratchet & Clank: Going Commando e Super Mario World 2: Yoshi's Island. Sono state tre run tutte particolarissime, addirittura la seconda in cui c’erano due giocatori a “sfidarsi” ognuno dei quali ci ha messo del suo nella sfida.

Guardare questi “mostri” del pad è un’esperienza difficilmente descrivibile a parole e possiamo paragonarla alla visione di un concerto della propria band preferita: quello che accade sullo schermo è pura magia.

Durante la visione di Braid, completato da parte di KanBan85 è possibile godere di strategie, input e combinazioni che difficilmente avrete utilizzato nel gioco. Si può apprendere così del “corner boost” e di tutta una serie di espedienti utili per saltare interi pezzi di livello. La cosa incredibile è la pulizia e la precisione con cui ogni cosa avviene su schermo mentre il giocatore spiega a noi poveri “babbani” cosa diamine sta succedendo e come possono accadere tutte quelle combinazioni di movimenti così eleganti da ipnotizzare.

Allo stesso modo Calco2 con il suo Super Mario World 2 ha proposto una run decisamente perfetta. Questa era senza l’utilizzo di particolari exploit e prevedeva il 100% del completamento che per il gioco in questione si traduce in tutte le monete rosse (che in Mario World 2 si mimetizzano con quelle gialle), tutte le margherite e tutti i punti vita in ogni livello. Calco2 saltava, schivava e correva con una naturalezza invidiabile offrendo uno spettacolo fuori scala che ha bloccato l’intera chat di Twitch sullo spam di un applauso virtuale (purtroppo si tratta di un’edizione virtuale) per le sue performace su schermo. Strabiliante.

Ratchet & Clank ha offerto invece uno spettacolo differente: l’obbiettivo erano i titoli di coda ma con tutti i Bolt di platino raccolti. Questo si è tradotto in un utilizzo smodato di exploit che ha mostrato il gioco sotto un’altra prospettiva.

Interi pianeti skippati, salti nel vuoto in un mondo di gioco che non riusciva a caricarsi nel tempi dei giocatori (in più di un’occasione ci si è lanciati nel nulla per poi vedere apparire una rotaia sotto i piedi di Ratchet) e compenetrazioni con edifici che permettevano salti più lunghi nei mondi di gioco.

Insomma, il mondo delle speedrun ha un fascino decisamente difficile da comunicare a parole. È necessario vedere con i propri occhi quanto bello, profondo ed interessante è approcciare il gameplay di un titolo reinterpretandolo secondo la propria sensibilità e abilità.

A tal proposito IGN propone saltuariamente una serie di video sul proprio canale in cui gli sviluppatori stessi reagiscono a queste performance, un altro piccolo gioiello videoludico che è consigliabile visionare ogni tanto per farsi due risate e godere della sorpresa degli stesso sviluppatori di fronte a certe azioni.

Da qui a provare da sé una di queste sfide il passo è breve. Chi vi scrive ha passato un annetto abbondante dietro alle randomize di The Legend of Zelda: A Link to the Past e in prove più o meno riuscite sui due capitoli della saga su Game Boy Color (Oracle of Season e Oracle of Ages).

L’esperienza è affascinante e potete scoprire sicuramente un lato del vostro videogiocare differente dal solito che vi permetterà di affezionarvi maggiormente ad un videogioco. Ma prima di allora godetevi l’Awesome Games Done Quick perché ne vale davvero tanto la pena.

related posts

Come to the dark side, we have cookies. Li usiamo per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi