N3rdcore Selection - Marzo 2020
Torna la N3rdcore Selection, questa volta incentrata su ciò che la redazione ha vissuto nel corso del mese di marzo 2020.
Altro mese, altro giro con la nostra rubrica redazionale N3rdcore Selection, nella quale noi di N3rdcore stiliamo una lista di best of tra videogiochi, fumetti, libri, serie tv e film che più ci hanno colpito nel corso degli ultimi tempi. E che momenti stiamo vivendo, duri a dir poco, ma è proprio nelle difficoltà che dobbiamo ricordarci del potenziale delle nostre passioni, capaci di scacciare via i pensieri negativi grazie a storie da scoprire, luoghi da esplorare e pagine da sfogliare.
A giudicare dalla varietà dei riscontri, è stato un marzo decisamente vario dove le grosse differenze tra i titoli nella Selection sottolineano benissimo sia la voglia di pazzia che quella di tranquillità, nonché il bisogno di farsi una risata di quando in quando. Ladri ruba cuori, isole paradisiache dove vivere e allevatori di tigri che ingaggiano sicari sono solo la punta dell'iceberg di una costellazione multimediale in costante evoluzione. Che fare se non assistere ai suoi mutamenti e leggere i resconti dei nostri redattori?
Animal Crossing New Horizons - Lorenzo Fantoni
Sarà pure un simulatore di colonialismo e meccanismi capitalisti, ma Animal Crossing: New Horizons è anche la dimostrazione che anche nei videogiochi un altro mondo è possibile, che puoi creare dell’intrattenimento svincolandoti da missioni specifiche, grandi narrazioni, nemesi, mosse speciali e così via.
È un’idea che venne in mente a Will Wright molti anni fa, quando lavorava a Sim City, quella dei “software toy”, dei giochi in cui non esiste uno scopo preciso e diventano ciò che ci mette l’utente, ma Animal Crossing fa un passo in più, il passo di chiederti una cosa fondamentale: rallenta, goditela, fai con calma, tanto dovrai comunque aspettare il fluire delle stagioni. Ti blocca col suo abbraccio e i suoi sorrisi finché il tuo respiro non si fa più regolare.
E quindi ognuno di noi può giocarci come vuole, farmando come un pazzo, usandolo per incontrare chi ama, per creare un momento genitore-figlio, per quella mezz’ora di relax prima di ripartire col lavoro. Animal Crossing è uno, nessuno, centomila, come le stelline che devi a Tom Nook. Io l’ho usato per ottenere finalmente il lavoro della mia vita: alzarmi la mattina e andare a caccia di fossili.
The Hunt - Davide Costa
Alcune persone si risvegliano in un parco sconosciuto, trovano delle armi e vengono prese di mira da cacciatori ignoti. Da lì in poi The Hunt è un action molto dritto, che mischia le carte in tavola del classico "persone cattive cacciano persone innocenti" perché qua di innocenti direi che non c'è nessuno. Forse nemmeno la protagonista, quella Betty Gilpin che interpreta Liberty Bell in Glow e che qui è una action-heroine senza fronzoli, il cui unico obiettivo è salvarsi la pelle ma che, grazie all'interpretazione della sorprendente Gilpin, colpisce: dietro i suoi occhi si intuisce un misto di dolore, rassegnazione e rabbia che la rendono un personaggio più profondo e sfumato del previsto.
Il film è sostenuto poi da una certa satira ad alzo zero che non fa sconti ne a destra ne a sinistra; non proprio finissima e approfondita ma diretta e focalizzata quel che basta a far venire voglia di dibattere sul diritto alle opinioni, alle battute e al volersi ergere a detentori della verità. Anzi, per quanto solo accennato, il concetto stesso di vero e post-verità vengono affrontati e sono centrali a questo action con venature horror. Ne parla in maniera più approfondita anche la nostra Eva qui.
Mighty Morphin Power Rangers #49 (Boom Studios!) - Lorenzo Di Giuseppe
È l'ultimo numero uscito della regolare serie dei Mighty Morphin Power Rangers, scritta da Ryan Parrott, disegnata da Daniele Di Nicuolo e colorata da Walter Baiamonte. Questo ultimo numero è solo l'apice del lavoro, che va avanti da più di un anno, che i due artisti italiani stanno compiendo sulla testata edita da Boom Studios!. Un lavoro che non mi stancherò mai di lodare e che purtroppo, qua in Italia, sembra passare inosservato. In questo numero il comparto grafico, complice una trama sempre più serrata e ricca di scontri, esplode in una serie di tavole entusiasmanti: Di Nicuolo mostra tutto il suo talento nel dinamismo estremo, nel senso del movimento e della posizione dei corpi nello spazio, nelle scene di lotta con tempi perfetti e in splash page eccezionali per composizione. Baiamonte utilizza una palette digitale molto variegata, fatta di colori accesi e tinte pop che si integrano alla perfezione con i disegni.
Fondamentale è poi lo studio applicato in ogni vignetta alla gestione della luce, utile per convogliare verso il lettore tutte le sensazioni evocate dalle diverse scelte di tonalità della colorazione. In questo numero, inoltre, sono presenti alcuni rimandi visivi a due serie animate che hanno fatto la storia: Neon Genesis Evangelion e Dragon Ball, sapientemente elaborati in chiave Super Sentai (non è un caso che si facciano certi rimandi, visto che tutta la serie dei MMPR pesca a piene mani da un codice visuale e da un'estetica tipicamente nipponici, mescolandola a un linguaggio supereroistico americano).
Tiger King - Eva Cabras
La nuova docuserie Netflix dedicata al Re delle Tigri (auto-proclamato) è un viaggio dolorosissimo nel disagio. La pazzesca storia di Joe Exotic e del mondo a lui strettamente legato dei possessori di animali selvatici ci è raccontata attraverso una parata di personaggi assurdi, molti anche in netta difficoltà, coinvolti in un giro di criminalità e ossessione capace di inghiottirli senza pietà.
Dopo un avvio che privilegia gli aspetti più pittoreschi del Tiger King, lo show ci porta a sprofondare nella sua paranoia e nelle sue manie di controllo, che coinvolgono non solo i collaboratori e i diversi mariti, ma anche coloro che avrebbero dovuto essere i veri protagonisti dell'attività di Joe, gli animali in via di estinzione.
Alla fine del viaggio, ci pare di aver assistito a una messa in scena delirante tra persone con un disperato bisogno di attenzioni e conferme, il che rende la serie decisamente più drammatica di quanto possa apparire in superficie.
Persona 5 Royal - Alessandro Palladino
Inutile dire che ATLUS e P Studio ci hanno rubato di nuovo il cuore, migliorando lo stesso gioco di tanti anni fa attraverso una riedizione di tutto rispetto. Sapevo già sarebbe successo, come fu per Persona 4 Golden e Persona 3 FES (e Shin Megami Tensei IV Apocalypse), ma mai mi sarei aspettato di ritrovare così cambiato Persona 5. Le note di Meguro mi catturerebbero sempre il cuore, ma oltre le canzoni nuove come Take Over c'è un sacco di carne sul fuoco, come numerose novità per i combattimenti e una maggior libertà d'esplorazione nella vita reale. Il che è capitato al momento giusto considerando che l'affollata Tokyo dipinta da ATLUS ha fatto da ideale panacea per la quarantena forzata, la stessa che mi fa venire la nostalgia della Metro A di Roma.
Royal però vuole andare anche oltre, aggiungendo nuovi personaggi e un intero semestre inedito da esplorare, con la classica vera conclusione da sbloccare con alcuni requisiti pre-capitolo finale. Ma è il viaggio dei Ladri Fantasma che affascina anche dopo averlo vissuto quattro volte in New Game +, perché hanno uno stile irresistibile nato dall'unione di tutti i fattori che rendono la saga di Persona (e MegaTen) il miglior JRPG sulla piazza, con buona pace di biondini dalla spada enorme atta a compensare altre misure. Fatevi rapire anche voi, ne varrà la pena!
Notte d'ottobre e Marea Tossica - Cristiano Saccoccia
“Notte d'Ottobre” di Roger Zelazny è la prima traduzione italiana dell'ultimo romanzo del colosso del fantastico americano, autore conosciuto in Italia in primis per la sua saga fantasy “Cronache di Ambra” edita dalla Fanucci. In questo romanzo oscuro e originalissimo Zelazny ribalta il personaggio di Jack lo Squartatore e lo rende il protagonista di un'atipica storia dalle tinte “lovecraftiane” insieme al suo amico, il cane Snuff. Un mio plauso va all'editore Hypnos che ha reso disponibile il testamento letterario di un autore cardine, edizione curata dal punto di vista estetico da Ivo Torello e dai contributi critici della traduttrice Babra Bucci e di Andrea Vaccaro.
Agli antipodi di Zelazny consiglio “Marea Tossica” di Chen Qiufan, giovane promessa della narrativa di “speculative fiction” e una delle voci più affascinati del panorama asiatico. Il romanzo di Qiufan è una potente narrazione che tocca tanti temi della letteratura fantascientifica, dalle questioni socio-ecologiche alle distopie tecnocratiche; in un mondo sull'orlo del totale collasso si vedono le profonde ferite inflitte dal capitalismo e dalla società consumistica che strangola l'umanità. Un romanzo avvincente che fa riflettere sul nostro mondo e su quello che diventerà. Una promettente uscita targata Oscar Vault Mondadori
Il Dottor No - Francesco Tanzillo
Se c’è una cosa che mi ha colpito prima di ogni altra e fatto iniziare a presagire il peggio dal Covid-19 è che hanno spostato le date di uscita dei film. Le hanno spostate di tanto. Il primo è stato No Time to Die, l’attesissima ultima avventura del James Bond di Daniel Craig. Negli ultimi anni ho imparato a moderare le mie aspettative, a sedare l’entusiasmo e uccidere l’hype per qualsiasi grossa uscita cinematografica, ma James Bond mi emoziona sempre. Per sopperire a questo vuoto incolmabile almeno fino al mese di Novembre mi è tornato utile una sorta di rito che da quando sono entrato in possesso di tutta la serie dei romanzi di Fleming compio almeno una volta l’anno: leggere una delle avventure cartacee di 007. È vera confort letterature. Quest’anno avevo intenzione di giocarmi la carta Bond in concomitanza della nuova uscita cinematografica per entrare nel mood.
Purtroppo le cose sono andate diversamente e l’aperitivo è diventato compensazione. Questo mese ho letto Il Dottor No, il sesto romanzo della serie e perfetto punto di partenza per chi non ha mai letto niente di Fleming per diversi motivi. Primo tra tutti perché la sterilizzazione è molto blanda, le maglie della continuity sono molto larghe in questo momento della saga, talmente tanto da essere il primo romanzo ad essere canonicamente adattato per il cinema, in Italia arrivato con il titolo indimenticabile di 007 - Licenza di Uccidere. Il secondo motivo è che arrivato al sesto romanzo Fleming ha ben chiari quali sono i punti di forza della sua creatura e inizia a metterli in atto scrupolosamente: l’esotismo, le belle donne, i villain carismatici. In questo romanzo le velleità spionistiche sono ridotte al minimo e l’azione è molto più vicina a quelle di un romanzo di avventura.
Se Bond è un uomo eccezionale lo deve alla caratterizzazione dei suoi avversari. Più grande è la minaccia più Bond accresce la sua aura sconfiggendola. Così viene canonizzato il supervillain bondiano: uomini di sconfinata crudeltà, sottile intelligenza e astuzia, con una origin story ben definita che lo caratterizza. Così il Dottor No, anche se Fleming per la sua caratterizzazione attinge ad una certa tradizione letteraria di “minaccia gialla”, il diabolico Dottor Fu Manchu. Nella mia ideale classifica di romanzi di Bond questo si piazza ad un ideale terzo posto allargato, sotto a Dalla Russia con Amore e Casino Royale (rispettivamente al primo e al secondo posto). Non il migliore ma sicuramente un buon romanzo d’avventura come se ne facevano una volta.
Il Cacciatore - Stefano Cappuccelli
A seguito del Maxiprocesso di Palermo, Cosa Nostra dichiarò ufficialmente guerra allo stato, gettando la Sicilia in un conflitto senza quartiere. Liberamente tratto da Il Cacciatore di Mafiosi, autobiografia del magistrato Alfonso Sabella, la serie racconta gli sforzi di un pool antimafia nel periodo successivo alle “Bombe del 1992 – 1993”. Ciò che va perentoriamente sottolineato, è la totale estraneità della serie con la triste pletora di fiction che la televisione nostrana ci ha massicciamente somministrato fino a ieri.
La prima stagione de Il Cacciatore fu l’ennesimo miracolo dei nostri palinsesti; un successo di qualità replicato anche con la seconda stagione conclusasi l’11 marzo scorso. Fra i drammi di una vita sotto scorta e di un lavoro non-stop fatto di intercettazioni, blitz e nazionali senza filtro, Il Cacciatore si conferma una delle serie dal respiro più ampio e dalle potenzialità maggiori. Un grande cast, su cui svettano per bravura Francesco Montanari ed Edoardo Pesce, confeziona un crime storico al cardiopalma firmato RAI, Cross Productions e Beta Film GmbH.