Morbius, un supereroe a metà
Sony gioca la carta Sinistri Sei per costruire un nuovo pantheon di blockbuster. Morbius è il personaggio giusto per iniziare?
Quando nel 2008 per la prima volta vedemmo al cinema Robert Downey Jr. nei panni di Tony Stark, non sapevamo ancora che quel film avrebbe cambiato il mondo della celluloide: era un film su un personaggio minore della folta schiera di eroi della Marvel, era un esperimento frutto di un tentativo disperato di mungere una serie di albi a fumetti che fino a quel punto non avevano avuto grande successo tradotti sul grande schermo. L'unica eccezione significativa era stato Spider Man, prodotto da Sony e girato da Sam Raimi: in un certo senso, Morbius che esce oggi nelle sale italiane prova a riprendere il discorso iniziato proprio allora, costruendo per Sony l'equivalente di quanto oggi è il Marvel Cinematic Universe per Disney. Ma non è esattamente l'inizio che ci saremmo aspettati.
Morbius, il dottore del sangue
Michael Morbius, il dottor Michael Morbius nel film diretto da Daniel Espinosa, non è un personaggio di primo piano nel lungo elenco di eroi e anti-eroi Marvel: è stato sin dalla sua nascita uno degli antagonisti di Peter Parker e di Eric Brooks, ovvero di Spider Man e Blade, ma non stiamo parlando di un nome capace da solo di portarvi a cinema con il desiderio di sapere che cosa farà il vostro idolo. Forse anche per questo, Columbia Pictures ha selezionato un attore che aggiungesse carisma al personaggio: sarà Jared Leto a impersonare il vampiro vivente al cinema, dopo aver già interpretato il ruolo di Joker nell'altro pantheon marchiato DC.
È davvero curioso il legame tra Leto e la concorrenza Marvel: dopo aver vestito i panni del nemico numero uno di Batman, ecco che il cantante dei Thirty Second to Mars prestato al cinema va ad interpretare un personaggio con uno strettissimo legame coi pipistrelli. A voler essere maliziosi, c'è anche più di un rimando a certe scene di Christian Bale alle prese coi pipistrelli nel corso di questo film (ma quella era produzione Nolan: un'altra epoca), ma si tratta di una coincidenza più o meno fortuita legata al fatto che proprio come il Cavaliere Oscuro anche Morbius vanta un legame piuttosto stretto con i mammiferi placentati volanti.
La storia di Morbius non è complessa da raccontare: come si evince dal trailer di lancio siamo davanti a un racconto di vampiri, con una parabola piuttosto classica dell'esperimento estremo di uno scienziato brillante in cui qualcosa andrà storto e di un eroe-antieroe che dovrà fare i conti con una nuova condizione e con il mutamento della realtà che lo circonda. Il limite di questa storia è purtroppo legato alla storia stessa: troppo vaga in alcuni passaggi, con le motivazioni dei diversi personaggi non sempre chiarissime e comprensibili - se non addirittura contraddittorie in certi frangenti.
Personaggi troppo 2D
Il problema di questo film, che getta le basi di quello che dovrebbe essere un secondo universo cinematografico Marvel da affiancare al MCU Disney, è che nel cercare di preparare il terreno a tutto ciò che seguirà non c'è il tempo in 104 minuti di approfondire almeno un po' il carattere e le caratteristiche dei personaggi presenti. Gli agenti dell'FBI, interpretati da Al Madrigal e da Tyrese Gibson, sono l'equivalente dello SHIELD comparso nel MCU: ma per il momento sono poco più di uno stereotipo del poliziotto ripreso da un libro noir, segugi a caccia ma sempre un passo indietro alla trama. Lo stesso tipo di eccessiva aderenza allo schema lo vediamo nella dottoressa Martine Bancroft (Adria Arjona), che è inevitabilmente bellissima e attratta dal lato oscuro del protagonista.
Il guizzo di questa pellicola non arriva da Jared Leto, bensì da Matt Smith: l'attore inglese riesce a infondere un po' di brio nel suo personaggio - il più vecchio amico di Morbius, Milo - sebbene non sia supportato pienamente dalla sceneggiatura. Ci mette del suo per dare spessore a una figura che altrimenti sarebbe quanto di più classico non si potrebbe nel viaggio dell'eroe: il suo problema è scontrarsi con un personaggio scritto in un modo che sarebbe perfetto per una origin-story di un albo a fumetti degli anni '70, ma che oggi è stato ampiamente superato da 15 anni di film Marvel al cinema e da tutto quello che c'è stato nel frattempo in edicola.
Leto dovrebbe conferire al personaggio di Morbius quell'aura di mistero e ambiguità che in altri film è riuscito pienamente a portare sullo schermo: non è questo il caso, forse anche per via di alcune scelte in fase di scrittura (e, viene il sospetto, anche di montaggio) che lasciano scoperte alcuni momenti di maturazione del suo personaggio. Magari ci sarà tempo per scoprire altro su Morbius, non è un mistero che Sony spera di poter costruire un franchise ampio e complesso a partire da quanto è stato fatto qui, ma a oggi non riusciamo a intravedere dove andrà a parare questa storia.
Ci rivediamo al cinema?
Morbius punta a essere una pellicola seminale per una nuova saga di film che dovrebbe affiancare lo Spider-Man che si divide tra Sony e Disney, che condivide lo stesso impianto narrativo di Venom e Carnage (con i quali purtroppo condividere una certa confusione nelle scene di azione) e che dovrebbe finire per incrociarsi anche con le storie che saranno raccontate in Dottor Strange e tutto quanto seguirà nel MCU. Dopo averlo visto capirete perfettamente che cosa hanno in testa gli sceneggiatori e come la collaborazione tra Columia Pictures e Marvel punti a realizzare prodotti complementari.
Il problema in questo caso è comprendere quanto ci vorrà per far emergere lo schema complessivo della storia, o quanto l'universo cinematografico Sony sarà ancillare e dipendente da quello Disney per andare avanti. Nel caso di Morbius non stiamo parlando di una mega-produzione, 75 milioni di dollari compresa la distribuzione non sono soldoni per gli standard attuali di Hollywood, ma per ora si stenta a comprendere che cosa Sony voglia fare con i personaggi di cui dispone. Morbius non potrà avere lo stesso impatto che ebbe Iron Man all'epoca, e Jared Leto non sembra in grado di rivaleggiare con RDJ per carisma e presenza scenica.
È chiaro che costruire una squadra di cattivi, o di anti-eroi come è Morbius, possa costituire una mossa interessante per Sony: che si deve arrangiare con quello che ha, e dunque potrebbe puntare a costruire un suo racconto decisamente più oscuro rispetto a quanto abbiamo visto nel MCU. Finendo così per attirare al cinema un pubblico leggermente differente da coloro i quali seguono le avventure degli Avengers, con in più anche il possibile vantaggio di fare a meno di uno strettissimo legame con i fumetti e gli archi narrativi passati, potendosi concedere maggiore libertà di movimento. Vedremo se questo percorso pagherà nel tempo.
Morbius esce oggi, 31 marzo, nei cinema italiani.