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Guerra e sacrificio: alla scoperta dei Death Korps of Krieg in Warhammer 40.000

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Alla scoperta dei Death Korps of Krieg di Warhammer 40.000 e del nuovo codex dell’Astra Militarum: disciplina, sacrificio e guerra senza pietà!

Ci risiamo! A poco più di due anni dal suo rilancio in grande stile per la 9ª edizione, la gloriosa Guardia Imperiale torna nei negozi con un nuovo codex, modelli freschi di fabbrica e regole aggiornate. Si tratta di uno degli eserciti più iconici di Warhammer 40.000, amato e collezionato da generazioni di appassionati, nonché pilastro fondamentale dell’Imperium.

Dimenticate le tecnologie avanzate degli Astartes o la fede incrollabile delle Adepta Sororitas: l’Astra Militarum (il nome ufficiale della Guardia, che i puristi continuano a guardare con sospetto) basa il proprio potere sul numero, sulla resistenza e sul coraggio individuale di migliaia di uomini e donne. Questi soldati, membri di una miriade di reggimenti provenienti da ogni angolo della galassia, sono pronti a morire combattendo contro orrori inimmaginabili in nome dell'Imperatore, guidati dalla rigida disciplina inculcata dai loro comandanti.

Se nel 2022 era toccato alle forze cadiane godere di un rinnovo completo della propria gamma di miniature (ne avevamo parlato in questo articolo), per la 10ª edizione Games Workshop ha deciso di mettere sotto i riflettori un altro reggimento leggendario: i Death Korps of Krieg. Con il loro stile fortemente ispirato ai soldati della Prima Guerra Mondiale e il background narrativo carico di sacrificio e ostinazione, questi guerrieri leggendari incarnano l’essenza più cupa e tragica dell’Astra Militarum, pronti a lasciare il segno sul campo di battaglia e nei cuori di vecchi e nuovi giocatori.

Chi sono i Death Korps of Krieg?

I Death Korps of Krieg provengono dal pianeta Krieg, un mondo devastato da una guerra nucleare auto-inflitta che ha trasformato l’intera superficie in un deserto radioattivo. Questa tragedia è nata da una ribellione contro l’Imperium, un atto di sfida che ha portato alla distruzione del pianeta e a un lungo e sanguinoso conflitto di redenzione. Per riconquistare la grazia dell’Imperatore, gli abitanti di Krieg hanno abbracciato una mentalità di sacrificio totale, trasformandosi in un reggimento noto per il loro coraggio implacabile e la volontà di morire per la causa imperiale.

I soldati di Krieg sono cresciuti in ambienti sotterranei, addestrati fin dalla nascita a combattere, e sono geneticamente selezionati per essere i migliori combattenti possibili. C'è chi dice che molti di loro siano in realtà dei cloni, un dettaglio che alimenterebbe la loro visione fatalistica della vita. Per i Krieg, la morte è il destino naturale e accettabile di ogni soldato: ciò li rende ideali per le missioni suicide o le battaglie di logoramento dove altri reggimenti vacillerebbero.

Narrativamente, i Death Korps sono rappresentati come una sintesi tra la fanteria della Prima Guerra Mondiale e un culto della morte. La loro estetica evoca immagini di battaglie in trincea e scenari apocalittici: indossano maschere antigas e cappotti pesanti, combattono con armi d’epoca e hanno un'insana passione per le pale. Uno strumento che nell'Universo futuristico di Warhammer 40.000 appare quasi anacronistico, ma che nelle loro mani diventa il simbolo di un approccio alla guerra tanto intransigente quanto brutale.

Tra cavalli, esplosivi e artiglieria pesante

Oltre che per il loro aspetto unico tra i reggimenti dell'Astra Militarum (anche sei i soldati della Steel Legion potrebbero avere qualcosa da obiettare), i Death Korps of Krieg sono celebri per le numerose unità caratteristiche che arricchiscono le loro fila. Tra queste, la punta di diamante e anche del non-sense militare sono i Death Riders, soldati che caricano a cavallo contro carri armati come se fosse la cosa più normale del mondo. Dei veri e propri kamikaze, che al galoppo dei loro destrieri geneticamente modificati si scagliano contro i nemici armati di lance esplosive.

Ci sono poi gli Ingegneri, esperti nella guerra di trincea e assoluti maestri nel uso di mine e dispositivi di demolizione, e i Granatieri, soldati d'assalto specializzati nell’uso di granate e armi pesanti (la versione brandizzata Krieg dei Kasrkin cadiani).

Se c'è una cosa che questo reggimento della Guardia Imperiale ama di più di suicidarsi in battaglia sono i veicoli corazzati e l'artiglieria pesante. Oltre a varianti personalizzate del celebre Leman Russ, come il robusto Mars Alpha Pattern, i Death Korps of Krieg non vedono l'ora di detronizzare i propri nemici a colpi di Bombarda Colossus (letteralmente un carro armato con montata sopra una bombarda) o con i loro iconici pezzi di artiglieria pesante Earth Shaker Cannon e Medusa Siege Gun. Per non parlare dei tre carri simbolo della forza Krieg: il Centaur, il Gorgon e il Macharius. Queste armi e veicoli sono il cuore del loro approccio brutale alla guerra, consentendogli di erodere lentamente la resistenza nemica prima che l'assalto finale della fanteria possa sigillare la vittoria.

La nuova gamma di miniature

Come abbiamo detto all'inizio di questo articolo, i Death Korps of Krieg sono i grandi protagonisti del nuovo rilancio dell'Astra Militarum per la 10° edizione di Warhammer 40.000. Un rilancio che, a differenza di quello cadiano di due anni fa, ha il sapore del grande evento. Questo perché, a differenza di tutti i principali reggimenti della Guardia Imperiale, la gamma di miniature dei Krieg, veicoli compresi, era finora interamente realizzata in resina Forge World. Niente metallo come i vecchi Mordiani o Vostroiani, niente plastica come i catachani: solo dettagliatissima, fragilissima e costosissima resina.

La “rivoluzione” che vede i Death Korps of Krieg ottenere una nuova gamma di miniature in plastica era stata anticipata ben tre anni fa dalla scatola di Kill Team: Octarius, in cui ai subdoli Orki Zabotatori è stata contrapposta una squadra di fanteria Krieg, chiamata genericamente “Guardia Veterana”. Oggi, ad essa si aggiungono ben sei nuovi kit tra eroi, fanteria e macchine da guerra, quattro dei quali sono contenuti nel nuovo box di lancio dell'Astra Militarum assieme al codex aggiornato e alla carte con tutti i profili delle varie unità.

Per chi vuole iniziare a collezionare, dipingere e giocare questo celebre reggimento della Guardia Imperiale, lo scatolone offre una summa di tutte le principali caratteristiche che hanno reso iconici i Death Korps of Krieg. Ci sono dentro dieci Death Riders, e dunque la parte veloce e letale di questa armata; c'è una squadra di Ingegneri, con tanto di mina-robot telecomandata al seguito; c'è un gigantesco – letteralmente, la basetta è 130 mm! - pezzo di artiglieria pesante, assemblabile in quattro diverse varianti; ed infine il Lord Marshal Dreir, un nuovissimo eroe con nome a cavallo dalla posa gloriosa.

In aggiunta a questi quattro kit, nelle prossime settimane saranno disponibili anche la scatola della squadra commando dei Krieg, con tanto di Lord Commisario (forse il modello più bello di questo range refresh) e la squadra armi pesanti a loro dedicata, che presenta l'opzione per assemblare tre super lanciafiamme, perfetti per abbrustolire i propri avversari.

Ecco cosa trovate nella scatola.

Il nuovo codex dell'Astra Militarum

Come detto, assieme alla nuova ondata di miniature arriva nei negozi anche il nuovissimo codex dell'Astra Militarum, aggiornato per la 10° edizione. Un codex che non stravolge ciò che è stato fino ad adesso ma che comunque presenta un grosso cambiamento - c'è chi direbbe "appiattimento" - rispetto al passato.

Spariscono infatti la squadra di fanteria generica e la squadra plotone, due unità che permettevano di includere un'arma pesante al posto di due soldati. Una scelta che sicuramente scontenterà moltissimi amanti di questo esercito, sia da un punto di vista competitivo, in quanto rendeva le due squadre più resistenti e performanti, sia da un punto di vista di lore.

Benché sia ancora possibile crearsi da zero il proprio reggimento di Guardia Imperiale, da ora in poi questo andrà giocato scegliendo fra tre grandi sottogruppi, ognuno con proprie regole e unità caratteristiche: Cadiani, Krieg e Catachani. Che poi sarebbero i tre reggimenti al momento supportarti da Games Workshop in termini di miniature acquistabili.

Parlando invece di regole, ma senza entrare troppo nel dettaglio, il nuovo codex offre cinque distaccamenti, che si aggiungono a quello dedicato ai Tempestus Scions pubblicato su Warhammer Community durante le feste natalizie. Ognuno di essi è pensato per un diverso tipo gioco (c'è quello per gli amanti dei carri armati, quello per chi adora le orde di fanteria, quello per chi invece preferisce gli assalti frontali a sorpresa), garantendo una buona dose di flessibilità nella creazione della propria armata.

Tra le unità must have di questa edizione c'è sicuramente il carro armato Rogal Dorn, da ora in avanti giocabile anche come Comandante, un profilo finora esclusivo dei sempre ottimi carri armati Leman Russ. Il poterne schierare cinque o sei sul campo di battaglia è una possibilità troppo ghiotta - e potenzialmente devastante - per non essere presa in considerazione. Anche i nuovissimi Ingegneri Krieg sembrano avere un grosso potenziale, anche se il loro repentino aumento di punti (raddopianti ancor prima di arrivare sul mercato) ha un po' smorzato gli entusiasmi.

Restano poi scelte altamente consigliate sia i Kasrkin, la squadra di fanteria d'elite cadiana, sempre molto performante, che i Rough Riders attiliani, unità veloce che, se giocata in numeri importanti, può risultare molto pericolosa per il proprio avversario. Non stupisce quindi che la nuova combat patrol della Guardia Imperiale verta proprio su questi due elementi, a cui si aggiunge una sempre ottima squadra commando cadiana.

Quindi, se avete appena iniziato a collezionare Astra Militarum e volete espandere il vostro esercito, ora sapete su cosa puntare.

Il futuro

Nonostante la Guardia abbia appena fatto capolino nella 10ª edizione di Warhammer 40.000, noi pensiamo già al futuro di questo esercito. Se con la nuova impostazione del codex è dato per certo un futuro range refresch anche per gli ormai vetusti Guerrieri Catachani (che nel frattempo hanno perso due eroi su tre, ciao Straken e Harker), più avanti i Krieg potrebbero veder comparire in plastica anche il loro Maresciallo, grande assente di questa edizione, magari in doppia versione a piedi e a cavallo.

Non ci dispiacerebbe nemmeno vedere un upgrade kit per i Krieg, similmente a quello uscito due anni fa per i cadiani. Mancano infatti opzioni per poter dare maggiore personalità a questo - diciamocelo - reggimento fin troppo monotono nel suo insieme. Pensiamo a teste e buste alternative per i carristi, qualche opzione per personalizzare i propri eroi, una o due pose alternative per la fanteria.

Quello che è certo è che, in attesa di queste future uscite, avremo sicuramente abbastanza miniature da dipingere per tenere occupati i pennelli!

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