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Girls5eva, quando una band femminile one-hit-wonder torna sui palchi a 40 anni

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La serie Girls5eva racconta di una band femminile anni novanta che torna sulla breccia sperando di restarci

Avete presente quelle band che fanno il botto con una o massimo due canzoni e poi non se le fila nessuno? Ne avete almeno un paio nel cuore, e vengono definite one-hit-wonder in inglese: meraviglia da un singolo colpo, traducendo rozzamente. Le Girls5eva sono state proprio questo, una band formata da cinque donne che negli anni '90 sono state sulla breccia dell'onda, ma l'onda si è infranta prestissimo sugli scogli del dimenticatoio. Poi nel 2020 un rapper/trapper usa per un suo pezzo un sample tratto proprio da uno dei pochi singoli di successo delle Girsl5eva e, come ci insegna TikTok, la cosa diventa virale facendo tornare il loro nome sulla bocca delle persone giuste. Ma anche meno giuste, tipo il loro vecchio produttore un filino squalo dei contratti. Solo che ora le Girl5eva, che sono rimaste in quattro, hanno quaranta e più anni, delle vite che con il business della musica non c'entrano nulla, in alcuni casi sposate, in altri professioniste con responsabilità. Devono decidere se rimettere in piedi la band per tentare di nuovo la via dello spettacolo.

 

 

Ideata da Meredith Scardino, che negli anni ha scritto per il Letterman Show, per il Colbert Report e per Unbreakable Kimmy Schmidt tra le altre cose, la serie è una comedy in cui, ovviamente, ci trovate un sacco di pezzi cantati. Una commistione che non sempre è amatissima da tutti ma che nel caso di Girls5eva è decisamente azzeccata data la sua premessa e il modo in cui le canzoni, sia nuove che vecchi, vengono sfruttate negli episodi.

Nel presente i tentativi della band di riformarsi e registrare un nuovo album sono perfetti non solo per creare eventuali conflitti tra le quattro protagoniste, ma anche per cavalcare le emozioni che ciascuna di loro prova nei confronti di questa nuova opportunità che arriva ad un'età che può spaventare: quarant'anni possono sembrare ormai troppi perché si possa sterzare la propria vita verso una direzione davvero diversa. Particolarmente per una donna, particolarmente nel mondo dello spettacolo, una combinazione che rende la "data di scadenza" di una persona, un detto-non-detto che pesa sulle proprie spalle. Infatti è uno dei temi affrontati dalla serie, con tutte le sue implicazioni, usando la contrapposizione tra i pezzi nuovi, che vorrebbero essere più maturi, profondi, sfumati e complessi rispetto ai pezzi che le hanno rese famose, video compresi: i classici pezzi anni '90 dal contenuto del tutto vuoto se non, in alcuni casi, più o meno involontariamente sessista.

 

Mantenendo sempre un tono comico che anche nei momenti più emotivi non lascia mai lo schermo, Girls5eva riesce a mostrare quindi le difficoltà di un gruppo di donne nel fare i conti con un passato in cui  non avevano il minimo controllo creativo e produttivo della propria arte, con tutto quello che ne consegue nell'avere ora una nuova consapevolezza su chi sono, cosa rappresentano e cosa possono rappresentare. Quindi non solo il sessismo subito da parte di fan, colleghi, manager, produttori e altri e inconsapevolmente promosso da loro stesse negli anni '90, ma anche la necessità di fare i conti con il razzismo, anche interiorizzato, la sessualità fluida che andava una volta nascosta, e in generale il modo in cui il sesso veniva cantato a fine millennio e può essere cantato oggi: da oggetto del desiderio di chi ascolta, a persona con i propri desideri che ora vuole cantare quello che vuole come vuole.

La serie ha trovato un cast molto molto affiatato che vede, secondo me, in Busy Philips il personaggio e l'interprete migliore: per certi versi una decostruzione consapevole dei ruoli che Philips ha dovuto interpretare da giovane, che le permette qua di giocare con molte sfumature il ruolo da "oca bionda" che vuole maturare cercando di slegarsi dalle pressioni e lacci della società che le ha ormai cucito addosso un ruolo ben definito che si aspetta da lei. Ma pure Renée Elise Goldsberry, nel ruolo di Wickie, si rivela un'attrice comica fantastica, con tempi micidiali e che viene supportata da alcune delle migliori gag e battute viste fino a oggi nella serie.

Per ora ci sono due stagioni di Girsl5eva, che è prodotta da Peacock, e non si ha notizia di un'eventuale terza. Personalmente ci spero fortissimo perché la serie è decisamente ancora in grado di raccontare e far ridere parecchio, tirando fuori inoltre canzoni decisamente orecchiabili. Per cui dita incrociate.

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