Bonelli e DC Comics: sì, è proprio un episodio crossover.
Un'analisi sulle ipotesi di questo scontro fra due universi narrativi che ha scosso il mondo del fumetto italiano
Come noto, in questa ultima Lucca Comics 2018 la Bonelli ha effettuato un annuncio che, per una volta, non è eccessivo definire epocale, almeno potenzialmente: l’avvio di una collaborazione con la DC Comics, una delle due major del fumetto americano, tramite la concessionaria italiana RW Lion. A partire dal 2019 si dovrebbero vedere i primi crossover tra personaggi italiani e supereroi americani: per ora, è stato annunciato quello tra Flash e Zagor.
I ragionamenti che si possono fare, per ora, sono puramente ipotetici. Per intanto possiamo notare come si parta con un incontro tra due personaggi storici delle due case editrici, ma non i due di punta assoluta, ovvero l’incontro / scontro tra Superman e Tex su cui da sempre si è, con ironia, speculato nel fumetto italiano (vedi qui) e che ora diviene, almeno teoricamente, possibile. Inoltre, l’incontro è abbastanza eclettico: dato il freddo cane in quella palude, si sarebbe potuto pensare a un buon incontro con Swamp Thing, o magari anche con Acquaman.
Appare probabile si voglia tentare una sperimentazione più prudente, almeno per cominciare: inoltre, i due personaggi potrebbero beneficiare maggiormente di questo rilancio rispetto a testate più consolidate, che hanno meno bisogno di incuriosire i lettori fuori dalla fan base storica.
Per realizzare l’incontro si dovrà probabilmente superare una storica resistenza della casa italiana, sotto la direzione di Sergio Bonelli, rispetto all’uso del viaggio nel tempo, in quanto i due eroi si trovano su piani temporali differenti; a meno di non optare per una "collaborazione a distanza", come avvenuta per alcuni crossover "interni" della Bonelli, che però risulta inevitabilmente molto meno spettacolare. Basti pensare ai casi di Martin Mystere e Nathan Never, dei chiaverottiani Brendon e Morgan Lost, o in quelli tra Dylan Dog e vari altri eroi della testata, tra cui quello tra Dylan e Zagor in occasione del numero 666 della testata zagoriana. Meno problematico sarà far incontrare gli eroi che sviluppano le loro storie nel nostro presente, e che hanno già effettuato dei crossover reciproci. Il nucleo principale appare quello formato da Myster, Dylan e Dampyr (e, per ora mai coinvolta, Julia), già oggetto di crossover anche recenti (uno tra i primi due sta per essere rispolverato dopo oltre una ventina d’anni, coinvolgendo anche, a quanto pare, l’universo narrativo zagoriano), per tacere di altri eroi per ora non in edicola ma molto adatti all'interazione col supereroico, come Brad Barron (negli anni '50: potrebbe però incontrare i super classici, di quell'era), che si è già scontrato con degli eroi mascherati in uno speciale di Faraci, o le eroine di Luca Enoch, Lilith e ancor più Gea, che tra l'altro presenta già di suo, come centrale, il tema dei multiversi.
Bisogna infatti vedere se si sceglierà di sviluppare - è improbabile - i vari incontri considerando i vari eroi come parte dello stesso universo narrativo, o utilizzando il concetto di “universo parallelo” molto caro al mondo dei supereroi e non rifiutato nel fumetto Bonelli “moderno” (sia in Dylan Dog, sia in Mystere tale elemento è frequente). Soprattutto sarebbe difficile spiegare l’assenza di superuomini nelle storie apparse fino ad oggi: Mystere addirittura opera a New York, patria dei supereroi (apparsi in alcune If Stories, su Zona X e dintorni).
Invece, potrebbe essere molto interessante l’incontro diretto tra gli eroi bonelliani moderni e gli eroi DC Comics della linea Vertigo: entrambi condividono il tema sovrannaturale trattato in modo tutto sommato più assimilabile. Alcuni sono addirittura molto vicini, come Dylan Dog e John Costantine, il protagonista di Hellblazer: ma anche tutte le creature sovrannaturali come Death e Sandman potrebbero interagire ottimamente con Dylan Dog e soci.
Ancor più facili potrebbero essere i crossover con i personaggi futuribili, come Nathan Never e Morgan Lost, dove il genere fantascientifico si presta meglio ancora a paradossi spaziotemporali di vario tipo. Batman, tra l’altro, ha visto ai suoi tempi una versione futuribile del personaggio in “Batman Beyond” (animazione e fumetto), e la sua cupa Gotham futuribile si sovrappone abbastanza bene, come scenario, alle cupe metropoli di Never e Lost. Un Batman Never, quindi, anticipato da una nota illustrazione scherzosa di Giardo (vedi qui, su Lo Spazio Bianco), diviene possibile: tanto più che l’ultima miniserie neveriana messa in campo, di cui avevamo parlato, aveva esplorato tutti i possibili volti della fantascienza, allargando molto le possibilità espressive del personaggio (in vista di un’ulteriore espansione?). Morgan Lost, invece, è ancora più vicino al mondo dei supereroi: addirittura si è sostenuta una sua effettiva somiglianza fisica a Nightwing, altro eroe mascherato della scuderia DC. Per quanto conclusa nel suo arco temporale, apparirebbe poi perfetta per un’intersezione coi fumetti USA una serie fantascientifica come “Orfani”, la prima a colori, la prima con un linguaggio fumettistico profondamente rinnovato: sarebbe lo scenario dove l’interazione risulterebbe probabilmente meno forzata e, forse, quella col pubblico italiano più ricettivo.
E se fin qui abbiamo parlato di alcuni incontri perlomeno plausibili, nulla esclude che collegamenti molto interessanti potrebbero svilupparsi con testate apparentemente al margine di questo discorso, con incontri più o meno imprevedibili (come, del resto, quello per ora annunciato): Mercurio Loi di Bilotta è ad esempio la testata più autoriale della Bonelli odierna, ma ricalca da vicino certi schemi dei supereroi e di Batman in particolare, in modo dichiarato, con tanto di assistente problematico e "mercuriomobile" in forma di calesse. Invece, Julia è un giallo classico, con forti nuances di noir, ma sarebbe molto interessante vedere qualche super sul lettino (metaforico) della criminologa. Batman è ovviamente il nome più inflazionato che viene alla mente anche per questo crossover, ma pensiamo anche a Wonder Woman, che è stata creata da uno psicologo come William M. Moulton (durante le sue avventure, Julia ha mostrato il suo scarso apprezzamento verso la macchina della verità, un’altra sua creatura). O magari Mystere potrebbe scoprire affinità professionali con Adam Strange...
Insomma, le possibilità d’incontro che si aprono sono potenzialmente sterminate: naturalmente, la curiosità è più forte da questa parte dell’oceano, ma la Bonelli realizza numeri assolutamente rispettabili anche dal punto di vista americano, e quindi – almeno potenzialmente – il vantaggio può essere reciproco: al di là del singolo evento, albo o saga che sia, sollecitare l’attenzione del pubblico verso i reciproci prodotti.
Complicando ancora più lo scenario, potremmo osservare come, da tempo, la DC Comics è un marchio di grande potenza non solo sotto il profilo fumettistico, ma anche filmico, telefilmico, videoludico. E la Bonelli ha iniziato un percorso con cui portare i propri personaggi nell’intrattenimento cinematografico e televisivo: di questo percorso è stato annunciato, sempre a Lucca, il film di Dampyr, che tra l’altro è forse il più assimilabile a un supereroe tra i Bonelliani di ambientazione contemporanea.
Naturalmente, in quest’ambito probabilmente eventuali connessioni sono ancora al di là da venire: per intanto, non ci resta che attendere con grande interesse il primo incontro tra questi due mondi del fumetto.