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Mini Escapes: le migliori escape room da tavolo?

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Mini Escapes è una serie di "unfolding escapes", escape room da tavolo estremamente portatili e molto narrative.

Sono uno di quei giocatori da tavolo molto semplici: se vedo una scatola che cattura la mia attenzione, è quasi certo che tornerò a casa costretto a giocare a Tetris nella mia Kallax. Per fortuna, però, quello di cui vi voglio parlare oggi ha delle dimensioni estremamente ridotte, così da poter essere inserito in qualunque punto della mia collezione.

 

È un’escape room da tavolo, è tutta italiana, ed è così interessante nel concept che me ne sono innamorato mentre chiedevo informazioni in merito in negozio.

 

Mini Escapes – Il mistero del culto perduto, è il primo (e per il momento) unico capitolo di una serie con protagonista Emily Mound, una ricercatrice che si è messa alla ricerca di informazioni su di un particolare culto dimenticato di cui vuole scoprire ogni cosa.

 

Partendo dalla tomba di Cristobal de Mendoza, un conquistadores che sembra essere invischiato in questo antico culto, viaggeremo attraverso tre templi nascosti (e quindi tre “escape room”) alla ricerca della verità dietro quello che sembra essere uno dei misteri più interessanti sul pianeta.

 

La scatola presenta al suo interno 4 escape room (una introduttiva e tre principali di difficoltà crescente) giocabili separatamente o una dietro l’altra per ricostruire l’intera avventura.

La particolarità di queste 4 “stanze” risiede nel loro concept: si tratta di enormi “poster” ripiegati su loro stessi che vanno ”spiegati” per accedere via via agli enigmi celati al loro interno.

 

Per proseguire e scoprire in che modo dispiegare il poster si prosegue con una web-app accessibile tramite un pratico QR Code sul retro che oltre a fornirci un po’ di contesto narrativo rappresenta il modo in cui inserire le varie soluzioni: di foglio in foglio infatti ci viene richiesto un input tramite il quale possiamo proseguire nell’avventura.

 

Parliamo quindi di escape room da tavolo estremamente piccole (non nella durata) che possono essere comodamente inserite in tasca e portate ovunque, il che le rende decisamente accattivanti.

 

Ma al di là di questa peculiarità (sono tante, infatti, le escape room da tavolo portatili), quello che contraddistingue l’avventura edita da Gates on Games risiede proprio nella composizione degli enigmi che, per quanto possibile, si è cercato di fonderli perfettamente con l’ambientazione.

Come la stessa app ci spiega, infatti, la soluzione ad ogni puzzle è sempre contenuta negli elementi della stanza ma questi devono avere un senso spaziale e temporale: per trovare una combinazione per una cassaforte, gli uccelli appollaiati fuori dalla finestra non possono rappresentare un indizio in quanto quegli uccelli non sarebbero sempre li e non in quella distribuzione.

 

Insomma, la promessa è di puzzle ambientali dalla forte connotazione narrativa con una difficoltà che non vuole mai essere artificiale e/o artificiosa.

 

Le aspettative, per la gran parte degli enigmi, vengono rispettate alla grande con qualcuno di questi veramente interessante e ben consegnato (abbiamo spalancato la bocca arrivando alla soluzione in più di un’occasione) mentre altri puzzle risultano essere un po’ più classici e meno ispirati.

 

Le 4 avventure presenti nella scatola presentano un livello di difficoltà crescente e non tutte riescono a mantenere lo stesso livello di design (la prima, ad esempio, è piuttosto anonima rispetto alle altre tre) anche se il contesto narrativo dell’intera scatola è notevole.

La durata complessiva dell’avventura si aggira attorno alle 5 ore, specie se si è avvezzi ai classici quesiti logico-matematici e ai puzzle tipici delle escape room, e la varietà di enigmi e narrazione riesce a far scorrere molto velocemente il tempo, specie se giocati con la compagnia giusta.

 

A far poi da collante a tutta l’avventura c’è una direzione artistica piuttosto ispirata, pertanto vi troverete per le mani dei disegni niente male che fanno la loro bellissima figura sul tavolo.

 

L’unico neo è forse l’applicazione con cui proseguire che non presenta alcun sistema di punteggio spingendo al brute-force per qualche combinazione numerica il cui puzzle è meno ispirato di altri (in sole due occasioni ci è capitato di provare numeri a caso per poi capire dal risultato quale doveva essere la giusta lettura dell’enigma).

 

Di certo però la serie di Mini Escapes (dico serie perché il finale, stupendo, lascia intendere che rivedremo Emily molto presto) è un prodotto unico che, complice il prezzo contenutissimo di appena dieci euro, rappresenta un must-have per tutti gli appassionati del genere e un modo piacevolissimo di passare una domenica pomeriggio in compagnia.

 

Una di quelle sorprese per cui sono grato alla mia propensione all’acquisto compulsivo senza la quale, probabilmente, avrei lasciato quella scatoletta li, nell’oblio.

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