Last Aurora, chi si ferma è perduto
Last Aurora è un gioco da tavolo post apocalittico per 1-4 giocatori, ambientato in una terra congelata e desolata di Pendragon Game Studio.
In quei mesi ci incontravamo in piccoli gruppi, unità clandestine di sopravvissuti slegate tra loro.
Ognuno pensava per sé e di solidarietà ce n’era poca, certo, ma sopravviveva anche l’idea di fare qualcosa tutti insieme, per muovere verso sud, una volta terminati i preparativi e trovate le risorse. O almeno, così pensavano i più realisti, consapevoli che solo in gruppo sarebbe stato possibile tentare qualcosa.
Da anni per le strade c’erano stati morti di ogni tipo. Di freddo soprattutto, nelle case dove non c’era più niente da bruciare. Di fame, tra quelli che erano troppo deboli per continuare a lottare per una patata o per una scatoletta ritrovata chissà dove. Gli ammazzati erano tantissimi, ci si uccideva per qualsiasi cosa, e le guerre tra unità, straccione e ridicole, erano all’ordine del giorno.
[Skeleton Crew - Artwork by Rudy Parfaite]
Eravamo in sette, c’era tra noi una sorta di tregua armata, consapevoli che chiunque avrebbe potuto tradire o ammazzare un altro per un giorno di sopravvivenza in più. Facevamo finta che non fosse così e si assaporava, in quelle ore, un po’ della libertà di un tempo. Si discuteva del mondo, del poco che ne sapevamo, e delle nostre piccole esistenze, della sfida di arrivare vivi al giorno successivo e del sogno di andare verso sud. L’inverno stava per arrivare e, anche se non ce lo dicevamo, sapevamo sarebbe stato l’ultimo per noi. Non avevamo più le forze, né le risorse, per sopravvivere un’altra volta a quel freddo immondo. I nostri incontri, per come li vivevo io, erano come un ultimo giro di giostra prima di abbandonare ogni speranza.
Non che non facessimo anche cose concrete, la nostra impresa più considerevole era stata far ripartire una vecchia macchina dopo mesi di lavori. Ognuno aveva lavorato a qualcosa, chi all’impianto idraulico schiantato dal ghiaccio, chi al motore che non girava da anni, chi si era ingegnato per trovare qualche stilla di benzina, tra i beni più rari e rischiosi da commerciare a quel tempo. Si era accesa, il vecchio motore aveva fatto sentire la sua voce per qualche secondo e poi l’avevamo spento per non consumare carburante. Era la nostra speranza, saremmo potuti andare a sud, verso temperature dove l’uomo può vivere. Non avevamo benzina e le strade non esistevano più, sommerse dai ghiacci. Era un progetto irrealizzabile, lo sapevamo, ma comunque una speranza a cui aggrapparsi e su cui fantasticare. Meglio di niente.
[Skeleton Crew - Artwork by Rudy Parfaite]
Quella volta uno di noi aveva portato una bottiglia di vodka. Non ne vedevamo da anni e chissà cosa si era venduto per averla. Ne bevevamo riempiendo il tappo, uno alla volta, per farla durare di più e dopo qualche giro eravamo già tutti ubriachi. I nostri corpi avevano dimenticato ogni tolleranza all’alcol. In quel momento, tra il sonno e la veglia, la radio, muta da giorni, gracchiò qualcosa. Stava arrivando una nave, alla ricerca di sopravvissuti. Credevamo fosse una leggenda. Ci guardammo in faccia, come a cercare conferma nel volto degli altri di aver sentito bene. Lo stupore reciproco ci diceva di aver inteso tutti la stessa, incredibile, notizia: la Aurora sarebbe arrivata di lì a poco. Una speranza di salvezza. Senza dire una parola stringemmo un patto, ci avremmo provato, avremmo provato a raggiungere la costa in tempo. Iniziò così.
Last Aurora è un gioco da tavolo per 2 – 4 giocatori ambientato in universo post-apocalittico. L’Ultima Guerra ha devastato il pianeta e intorno a noi è rimasto solo un enorme deserto di ghiaccio in cui si lotta per la sopravvivenza. Al nord non c’è speranza di resistere a un altro duro inverno e l’unica possibilità rimasta è raggiungere l’Aurora in tempo, l’ultima rompighiaccio ancora in navigazione del pianeta, in cerca di sopravvissuti lungo la costa.
I giocatori avranno a disposizione sei round per raggiungere la costa prima che l’Aurora se ne vada definitivamente. Finiti i 6 round l’unica chance di sopravvivenza sarà muovere verso sud in cerca di fortuna.
Per raggiungere l’Aurora dovrete attraversare una landa gelida e desolata ricca di pericoli ma anche di opportunità da cogliere per portare a termine il vostro viaggio.
Il cuore pulsante del gioco è la gestione del nostro mezzo e dei sopravvissuti. Ogni convoglio è formato da una motrice e dai suoi relativi rimorchi che possono ospitare un certo numero di risorse/sopravvissuti. I convogli possono essere migliorati permettendo ai giocatori di avere più spazio per le risorse, ospitare più sopravvissuti o equipaggiarsi di armi per fronteggiare eventuali minacce.
Ogni giocatore avrà disposizione quindi una plancia con il proprio convoglio, una zona attiva con i sopravvissuti che potremo mandare in esplorazione, una zona esausta/riposo dove far riposare chi è andato in missione. Nella fase successiva, quella di movimento, potremo spendere carburante per muovere il nostro convoglio decidendo quale sarà la strada da imboccare evitando le zone contaminate (nocive per il nostro equipaggio). In alcuni casi sarà possibile imbattersi in nemici che dovremo fronteggiare spendendo munizioni. Sconfiggere nemici permetterà al gruppo di guadagnare punti fama e carte bottino.
A fine turno di gioco l’Aurora procederà inesorabilmente lungo la costa. Chi riuscirà a raggiungerla guadagnerà un numero pari di punti fama pari al numero dei sopravvissuti salvati.
[Skeleton Crew - Artwork by Kassminir Mercier]
In Last Aurora Pendragon Game Studio e Mauro Chiabotto, autore del gioco, hanno fatto uno splendido lavoro per rendere l’esperienza il più immersiva possibile. Parliamo di fatto di un german vestito da american con una componente aleatoria ben mitigata e mai troppo invasiva. Una brutta pesca o uno scontro andato male con un nemico non andranno mai a inficiare l'intera partita.
Menzione speciale per le splendide illustrazioni curate da Skeleton Crew. In un batter d’occhio sarete trasportati in atmosfere stile Mad Max Fury Road e Fallout. Il pregio maggiore di Last Aurora è proprio questo: una identità molto chiara e definita. Si tratta di un gioco semplice ma con la giusta profondità, molto elegante e riconoscibile, caratteristiche che contraddistingono ormai tutti i giochi di Pendragon Game Studio.
[Bonus: Last Aurora ha anche una interessante modalità per giocare da soli. Un ottimo modo per arrivare preparati alla prima partita post-lockdown con gli amici]