Ahh… Advance Wars, quanto tempo è passato da quando ci abbiamo giocato l’ultima volta? Ve lo dico io: quindici anni. Abbiamo provato a colmare questa mancanza con giochi come Wargroove e iniziative autogestite come Advance Wars By Web, ma sembrava sempre mancare qualcosa. E non sono l’unica persona che la pensava così: ci sono persino dei content creator come Mangs che hanno costruito un impero sul creare contenuti di RPG tattici retrò, raggiungendo il suo apice proprio con Advance Wars. Era quindi nell’aria che servisse una riscoperta di questa serie.
Il desiderio di poter giocare un nuovo Advance Wars era, infatti, ormai diventata un’utopia, considerando la tendenza da parte di Nintendo a lasciarsi alle spalle IP di successo per ragioni non propriamente chiare (vedi Golden Sun o F-Zero).
Proprio per questa ragione, nessuno si aspettava l’annuncio improvviso di questo gioco durante l’E3 del 2021… ha colto davvero tutti di sorpresa!
Lo sviluppo sarebbe stato affidato a WayForward, famosa per aver lavorato su numerosi giochi della serie di Shantae e River City Girls per Nintendo Switch. Prima ancora che il Direct terminasse, io avevo già la mia copia in pre-ordine.
È doveroso iniziare la recensione di Advance Wars Re-Boot Camp parlando, ahimè, della sfortuna che sembra accompagnare questa serie. Il primo capitolo, uscito per Game Boy Advance nel lontano 2001, è stato infatti rilasciato negli Stati Uniti proprio il giorno antecedente agli attentati alle Torri Gemelle. Questo fatale tempismo non ha tuttavia impattato negativamente l’ottimo successo che ha riscontrato il gioco, al punto da spingere Nintendo a rilasciare tre nuovi capitoli in un intervallo di soli sette anni (Black Hole Rising per Game Boy Advance, Dual Strikes e Days Of Ruin per Nintendo DS).
La malasorte affligge anche questo capitolo: a fine Febbraio del 2022, quando Advance Wars Re-Boot Camp entra finalmente in fase Gold, le forze armate Russe danno il via ad un’offensiva sul territorio Ucraino, dando vita ad una delle più grandi crisi umanitarie del ventunesimo secolo. Nintendo, trovandosi in una difficile posizione viste le tematiche del gioco, decide inizialmente di rimandarlo ad Aprile e successivamente a data da destinarsi. Dopo un anno di assordante silenzio, il gioco viene ufficialmente rilasciato questo fine Aprile.
Advance Wars Re-Boot Camp ripropone esattamente le stesse meccaniche che hanno reso iconici i primi due giochi della serie, con qualche miglioria in più. Per chi non fosse pratico, stiamo parlando di un gioco di strategia a turni con un terreno diviso a caselle, simile ad una scacchiera. Si possono muovere le proprie “pedine” o unità ad un certo numero di caselle di distanza in base alla tipologia (fanteria, carro armato, ecc). Le regole sono molto semplici: si vince la partita se si conquista il quartier generale avversario, eliminando tutte le unità nemiche oppure raggiungendo alcuni specifici obiettivi di gioco.
Ogni turno verranno allocati dei fondi, che potranno essere spesi per assoldare nuove unità nelle fabbriche, nei porti o negli aeroporti, e saranno essenziali per definire la vostra strategia di gioco. Proprio come in una partita di scacchi, infatti, ogni unità sarà in grado di fare la differenza: la fanteria, ad esempio, è l’unico tipo di unità in grado di conquistare edifici, ma anche la più debole nel combattimento ed anche la più lenta a spostarsi, proprio come i pedoni. Il fascino di Advance Wars Re-Boot Camp è che non c’è una sola strategia prevaricante, ed ogni scenario si può affrontare in mille modi diversi.
Ad ogni missione ci verrà assegnato un ufficiale (UC), ognuno con delle caratteristiche peculiari, come dei bonus e dei malus per ogni tipologia di unità e delle mosse speciali chiamate virtù che in molti casi vi permetteranno di capovolgere l’esito delle vostre battaglie. Per fare un esempio: Andy, uno dei primi UC che potremo comandare, sarà in grado di rigenerare parte dei punti vita a tutte le sue unità sul campo.
Essendo un remake, la campagna di Advance Wars Re-Boot Camp include tutti i contenuti presenti nei primi due capitoli per Game Boy Advance con un doppiaggio parziale (anche in Italiano questa volta) per un totale di circa 40-50 di gioco. Come dicevo prima, sono presenti una manciata di migliorie o quality-of-life presenti in quasi tutti i remake moderni, come la possibilità di ri-giocare l’ultimo turno, la modalità fast-forward durante le battaglie e lo zoom in e out della telecamera, che ci consentirà di rimpicciolire la mappa fino a vederla per intero.
Lo stile grafico è un interessante mix di animazioni 2D in cel-shading dei personaggi presenti nei menù e nell’interfaccia di gioco, fuso ad un 3D cartoon presente sul terreno di gioco e nelle unità durante gli scontri. Intendiamoci, siamo molto lontani da quanto Nintendo è riuscita a rendere con la maestosa pixel art dei due giochi originali su Game Boy Advance, ma è comunque gradevole e le animazioni molto ben fatte. Va riconosciuto l’impegno e la cura di WayForward per la componente tecnica del gioco, in quanto è tra i pochi in grado di girare su Nintendo Switch a piena risoluzione (senza quindi richiedere downscale) sia in modalità docked che portable e senza alcun calo di frame-rate, anche sulle mappe più grandi.
Dovreste quindi comprare Advance Wars Re-Boot Camp? Se siete dei fan della serie l’acquisto è praticamente obbligato: tra le due campagne, la modalità online e l’editor di mappe ti aspetteranno ore ed ore di divertimento. Se siete degli appassionati di RPG tattici come Fire Emblem o Disgaea, troverete in Advance Wars Re-Boot Camp un titolo più “casual” ma non per questo più semplice: qui ci si dovrà concentrare esclusivamente sul positioning, mettendo da parte livelli, classi, magie, calcolo delle probabilità e sviluppo dei personaggi.
Quindi… ora che Nintendo ci ha finalmente spiegato in Italiano, citando una delle frasi più iconiche del gioco originale, “che cos’è un aeroporto?”, non vediamo l’ora che ci renda ancora più contenti annunciando un nuovo capitolo di questa serie!