Leonardo, ingegnere per un'età oscura.
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Leonardo da VinciKleiner Flug realizza un divertito omaggio a Leonardo, in occasione del cinquecentenario, che mette in luce aspetti e incontri meno noti del grande genio toscano.
Tra gli altri anniversari, il 2019 ha visto anche il cinquecentenario della morte di Leonardo Da Vinci, il simbolo stesso dell’uomo rinascimentale. Anche Kleiner Flug, casa editrice fiorentina di fumetto che si è sempre contraddistinta per fumetti di qualità, soprattutto legati all’ambito toscano, ha voluto celebrarlo a suo modo con il fumetto “Leonardo – un genio tra le guerre”, nella collana “Prodigi fra le nuvole”, per la sceneggiatura di Giulio Bogani e i disegni di Edoardo Natalini, che firma anche la copertina. I colori sono invece di Alessio Bernini e Giulia Botteghi.
L’elemento meritorio di questo adattamento in particolare è il rifiuto di una visione puramente encomiastica e celebrativa. Non solo di Leonardo, ma dell’epoca rinascimentale in cui si è trovato a vivere, divenendole l’icona. Un’epoca, chiaramente, di grandissima rinascita culturale, come dice il nome stesso: l’epoca che porta alla nascita dell’età moderna sotto ogni punto di vista, dall’arte alla letteratura, dalla politica all’arte militare. E Leonardo si trova a suo modo al centro di tutti questi processi.
Il Rinascimento– come, del resto, tutte le grandi età di cambiamento turbinoso ed esaltante – ha un suo lato oscuro, che spesso si sottace (specie in opere, come questa, che hanno anche una potenziale valenza didattica). Il rischio è quello di una “cartolina del Rinascimento” (come a lungo si è avuta, nel fumetto ma non solo, una “cartolina del Risorgimento” presentato un tempo, acriticamente, come una grande ed entusiastica impresa concorde). Leonardo (nonché le sue opere: si veda la Monna Lisa) corre più di tutti il rischio di essere ridotto da archetipo a stereotipo, a “monetina da un euro” nazionale. Invece qui – come denota già il titolo, ovviamente – abbiamo un giusto equilibrio chiaroscurale tra luci e ombre di un’era comunque grandiosa, e del suo protagonista iconico.
L’introduzione del tema è sapientemente graduale: nelle prime tavole ci avviciniamo con un messo a Leonardo in un Rinascimento colorato e gioioso, ma già l’incontro con il grande – nell’atto della dissezione dei cadaveri – è presentato con un accenno di lugubre e inquietante, sia pure nella versione cartoonistica del disegnatore Natalini, che smussa così i potenziali eccessi di macabro in un gusto del grottesco non privo di ironia (supportato ovviamente dalla scrittura di Bogani, che non fa mancare pennellate di dark humour, come l’occhio consegnato al messo orripilato). I colori di Bernini-Botteghi sostengono bene i contrasti tra situazioni serene e altre più cupe, spesso associate anche al contrasto esterni luminosi / interni tenebrosi, in modo anche realistico per il periodo (dicotomia che ovviamente non sempre vale: ad esempio, nelle scene di battaglia).
L’impostazione di tavola segue una griglia prevalentemente su quattro strip, molto variata e libera ma con un prevalere di tagli orizzontali che evocano a loro modo la cinematograficità del grande schermo, specie nelle scene di combattimento rese dinamiche da un bel gioco della “telecamera virtuale” del fumetto. L’arrivo di Cesare Borgia segna l’apice della discesa nelle tenebre, anche visuale, coerentemente al personaggio. L’opera, che esplora questo aspetto anche ambiguo di Leonardo architetto e ingegnere militare – anche forzatamente, ma non senza problematicità – offre così anche il modo di far leggere, tramite la vita dell’autore, anche le complesse vicende del periodo storico (almeno in parte). Oltre a Leonardo, compaiono i Borgia, Machiavelli, Michelangelo, e molte altre figure di primo e secondo piano di quell’epoca gloriosa e terribile.
Anche il Leonardo artista è tratteggiato modernamente: non nello stereotipo preminente dell’imperturbabile, perfetto homo faber rinascimentale, nell’equilibrio perfetto suggerito dal suo uomo vitruviano, ma scavato dalle sue ossessioni di grandezza anche sotto il profilo artistico. Viene in mente, sotto questo aspetto, la lettura romantica del grande artista presente ne “Il tormento e l’estasi” di Irving Stone, che affronta – dal punto di vista di Michelangelo – anche l’eterno scontro tra i due Maestri dei Rinascimento fiorentino (alcuni episodi ritornano anche in questo fumetto). Il Leonardo scienziato, con le sue contraddizioni, può far pensare a un debito con il "Galileo" di Bertold Brecht, che nell’era dello sviluppo della scienza e delle armi atomiche rimise in discussione – tramite diverse stesure dell’opera - il mito acritico del padre della scienza moderna.
Moderno e meritorio è anche lasciar intravedere (specie in un’opera per ragazzi) la complessità del rapporto con l’allievo – e forse amante – Salaì. E proprio un momento di serenità con Salaì porta a un finale aperto, che stimola il lettore a riflette sulla grandezza della figura leonardesca senza fornirgli, in fondo, troppe risposte preconfezionate. Un fumetto godibile, insomma, che può diventare – assieme ad altri stimoli – un modo di ragionare su una delle più importanti figure del canone italiano. Spingendoci a guardare in profondità, oltre l’immagine oleografica dell’artista.
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Leonardo Da Vinci – Un genio tra le guerre
72 pag., brossurato, colori
formato 21×28,5 cm
prezzo: 17. 00 €