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Stranger Things 2 - la guida a citazioni, riferimenti e easter egg

Stranger Things 2 continua l'opera del capitolo precedente raccontando una storia che mescola i capisaldi dei film per adolescenti di trent'anni fa, infarcendo il tutto di citazioni e riferimenti a quel periodo. Ma se alcune strizzatine d'occhio sono plateali, cercate e quasi eccessive, altre sono leggermente più raffinate o almeno un po' meno sbattute in faccia allo spettatore.

Per orientarsi nella vostra collezione di citazioni, ecco a voi una piccola guida di riferimento, che probabilmente verrà più volte aggiornata con le vostre segnalazioni, di tutto ciò che ho scovato guardando la serie e cercando in rete. Buona caccia!

Alba Rossa

Il giornalista cospirazionista con la paranoia dei russi che fantastica sull’invasione da parte dell’Unione Sovietica di un paesino americano? Fondamentalmente è la trama di Alba Rossa, storico film di John Milius che guarda caso uscì proprio nel 1984.

Halloween

Non definire proprio una citazione vestirsi come i personaggi dell’epoca, ma la festa di Halloween di Hawkins è un vero e proprio assalto frontale. Oltre ai ragazzini vestiti da Ghostbuster abbiamo un membro del Cobra Kai, Rocky, Madonna in versione Like a Virgin, Siouxsie, Bluto, Flashdance e ovviamente Nancy e Steve vestiti come Rebecca De Mornay e Tom Cruise in Risky Business. Ah non dimentichiamo neppure Max vestita come Michael Myers e Eleven vestita come un fantasma, chiaro riferimento a E.T.

Dracula’s Things

Sempre Halloween offre una strizzatina d’occhio alla carriera di Winona Ryder, facendola nuovamente ballare con Dracula dopo Bram Stoker’s Dracula, solo che stavolta al posto di Gary Oldman c’è Sean Astin con la pancetta. Come passa il tempo eh?

Gizmo!

Il Demo-Cane che Dustin si porta a casa rientra non solo nel ciclo vitale degli Xenomorfi di Alien, ma sembra rimandare alle regole da seguire almeno due delle tre regole dei Gremlin: mai cibo dopo mezzanotte e vulnerabilità alla luce del sole. Non sappiamo però se può fare il bagno o meno.

Poltereleven

Quando Eleven cerca di sfruttare le sue abilità di connessione c’è un’inquadratura nella seconda puntata con lei di fronte al televisore che è un palese omaggio a Poltergeist.

La Casa (di Eleven)

Di riferimenti al film di Raimi ce ne sono tanti: i tentacoli che bloccano Hopper nei cunicoli ricordano i rami degli alberi che fanno la stessa cosa (e anche di più) nel classico dell’horror e poi c’è questa scena di Eleven che scopre il ripostiglio di Hopper. In particolare questa inquadratura dal basso, in cui manca soltanto un mostro che urla “Ti succhierò l’anima!”.

Il fuoco di Billy

Billy, il fratellastro bulletto di Max è probabilmente il personaggio più ’80 di tutti, che incarna nel suo fare pesi con la sigaretta lo spirito totale dell’epoca. Dove lo hanno pescato uno così? Da Il fuoco di Stant’Elmo, film del 1985 in cui Rob Lowe sfoggia la stessa combo di mullet+orecchino a pendente.

Will e gli incontri ravvicinati

Avete presente quando Will Byers ha una delle sue visioni e apre la porta per guardare il Mind Flyer che si avvicina? È una riproposizione quasi perfetta del rapimento del bambino in Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo. Perfino l’arancione della luce è molto simile.

Il cappello di Hopper

flix

Quando Hooper si avventura da solo nei cunicoli e rischia di rimanere ucciso dai tentacoli viene salvato in extremis da Bob e Joyce. Prima di scappare, Hopper raccoglie il cappello tra le gambe del soldato che gli intima di andare via, un gesto che ricorda Indiana Jones e il Tempio Maledetto.

Sean Astin e il tesoro

Sean Astin è una citazione ambulante dei Goonies, ma sentirlo parlare mappe dei pirati e di X che segnano il punto dove scavare è veramente troppo, ci manca solo si dia il cinque con Super Slot.

Max criticona

Quando Lucas racconta a Max tutta la storia della prima stagione la ragazzina lo prende in giro dicendo che è un racconto derivativo e poco originale, ma tutto sommato buono. Praticamente è la critica che si sente ripetere su Stranger Things da quando è uscita la prima puntata.

Rilevatori di movimento

Tutta la sequenza nei cunicoli sembra presa di peso da Aliens, non fosse altro perché in entrambi i casi Paul Reiser e là a guardare da lontano mentre altri vengono massacrati da creature orribili. Ma come se non bastasse c’è pure un rilevatore di movimento che mostra l’inevitabile sorte dei poveri soldati. Se ci mettiamo anche che D’Artagnan, il demo-cane di Dustin, ha un ciclo vitale simile allo xenomorfo (e stavolta si mangia pure il gatto rosso) allora l’omaggio è completo.

Stand by Jaws

Nella sesta puntata, quando cercano di attirare il democane fuori dalla sua tana, Dustin e Steve percorrono i binari della ferrovia, tipica scena da Stand By Me, ma lanciando pezzi di carne da un secchio, un po’ come in Lo Squalo.

Il tira e molla

Tutta la parte del sesto episodio in cui Nancy e Jonathan si avvicinano, poi si separano, poi tornano a letto, poi ripensano a ciò che ha detto l’altro, poi si avvicinano di nuovo è chiaramente ispirata a Indiana Jones e il Tempio Maledetto

Posseduto

Will Byers è di fatto posseduto da un’entità malvagia che ne modifica il comportamento. Questo ovviamente porta la storia ad addentrarsi nei meandri de L’Esorcista. Nel corso delle puntate ci sono vari riferimenti: i medici che tranquillizzano Joyce, il bambino che dà di matto e prende per il collo la madre e così via. C’è anche l’ennesima strizzata d’occhio al Tempio Maledetto, visto che Nancy brucia il fianco di Will proprio come Short Round fa con Indiana Jones per farlo rinsavire, ottenendo lo stesso effetto.

La bandana del capo

Quando i ragazzini vanno nei tunnel per distrarre i democani, Steve indossa una bandana rossa e decide che, in quanto più grande, sarà lui a comandare. Qua la citazione è Josh Brolyn nei Goonies: stessa bandana, stessa scusa per ristabilire l’ordine in un gruppo di ragazzini.

Sei Furba…

Jurassic Park doveva ancora uscire ma quando Steve affronta un democane e viene sorpreso da una seconda creatura che arriva al suo fianco tutti i miei sensi hanno urlato Jurassic Park! Per fortuna il ragazzo non finisce con la faccia mangiata.

Gli interruttori?

L’altro riferimento a Jurassic Park, addirittura con una battuta identica, lo abbiamo quando il gruppo si trova intrappolato nel Dipartimento dell’Energia di Hawkins. Per uscire dall’edificio bisogna far ripartire il sistema, accendere la luce, capire quanti mostri ci sono in giro e sbloccare le chiusure automatiche, proprio come nel film di Spielberg, un compito per Bob, mago del Basic, che purtroppo ci rimette le penne.

X-Girl

Tutto il discusso settimo episodio è fondamentalmente una citazione della saga di Fenice Nera degli X-Men. Undici è una persona con poteri psichici, proprio come Fenice, che si allontana dal suo gruppo perché crede che la persona che ama stia con qualcun altro. Questo la porta a incontrare un gruppo che la metterà in contatto col suo lato peggiore. Nel caso di Fenice è Emma Frost, nel caso di Eleven è Kali. C’è anche un vaghissimo riferimento ai Morlock, altro supergruppo che gravita attorno agli X-Men. Questo ovviamente senza contare il feeling di alcune inquadrature con i Guerrieri della Notte.

L’incendiaria

Ormai Millie Bob Brown è cresciuta e sembra Brian Molko dei Placebo, ma vederla avvolta nelle fiamme mentre urla e usa i suoi poteri telecinetici ci riporta ai tempi in cui a farlo era Drew Barrymore, citata anche in uno dei poster promozionali. Anche qua comunque il riferimento con la Fenice Nera, viste anche le capacità di volo, sono evidenti. Vogliamo parlare anche di come la forma del Mind Flyer ricordi uno xenomorfo?

Dustin in rosa

Il ballo finale è già di per sé un classico dei teen movie dell’epoca, ma anche qua c’è una citazione: Dustin che si presenta con un’improbabile acconciatura e viene rimbalzato da tutte le ragazze della scuola, finché Nancy mossa a compassione non si mette a ballare con lui, facendo salire le sue quotazioni. La stessa scena la vediamo Bella in Rosa e ha come protagonista Duckie, che, guarda caso, sfoggia la stessa capigliatura. L’unica differenza è che nel film originale non c’è niente di platonico

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