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Il gadget del lun3rdì: la lampada Genkidama — il primo colpo social della storia

Il momento della sfera Genkidama è probabilmente uno dei più epici di tutta la saga di Dragon Ball, secondo solo forse alla trasformazione in Super Saiyan di Goku, causata dalla morte di Crilin.

Se anche tu all’epoca avresti volentieri alzato le mani per sconfiggere Freezer, Makin Bu o Vegeta, sappi che oggi puoi rivivere quel magico momento con una lampada fatta a mano, che impreziosirà il tuo comodino o la tua scrivania, segnalando a ogni eventuale ospite che non è il caso di farti arrabbiare se non vuole farti diventare biondo.

L’unico problema è che per accendere questa lampada ci vogliono almeno tre o quattro puntate e tutti gli inquilini devono alzare le mani verso il cielo. Tra l’altro lo stesso produttore ha nel catalogo una versione dedicata alla Kamehameha e la variante per femminucce con Sailor Moon.

Che poi questa lampada altro non è che la vile unione di una action figure, un bulbo e un support ad hoc, il suo vero pregio è che mi ha regalato un’intuizione sulla vera natura di questo epico colpo.

La vera figaggine della sfera Genkidama non sta tanto nel fatto di scagliare un’enorme palla di energia contro l’avversario, questo è più o meno il filo conduttore di tutto il fumetto/anime, insieme alla ricerca delle sfere, al fatto che c’è sempre un personaggio più forte e che alla fine Goku troverà comunque il modo di batterlo, comportandosi inizialmente come un coglione, per poi fare il serio alla fine, dopo la morte di qualcuno. Ol punto focale è che questo è il primo colpo di Dragon Ball ad anticipare le dinamiche dei social.

Prima di chiamare un dottore che mi prescriva degli antipsicotici pensateci bene: per funzionare la sfera ha bisogno di un personaggio forte che la crei, diciamo un influencer, ma per sviluppare il proprio potere necessita anche di molte persone che credano in lui e condividano la sua stessa filosofia.

Quando Goku chiede l’aiuto dei terrestri è come se dicesse “Se ti piace, condividi, massima diffusione!” e ogni terrestre che alza la mano per donargli la sua energia è come se mettere un like o pubblicasse il post sulla sua bacheca. Senza milione di persone che pensano veramente di poter aiutare un alieno coi capelli buffi alzando la mano la Genkidama sarebbe solo un peto luminoso.

Insomma, prima dei complottari, prima dei blogger, prima di Casaleggio e prima di Facchinetti c’era Goku. Solo che Goku salva il mondo, le bufale no.

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