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Rod Serling, dalla soglia di Twilight Zone al successo globale

Il primo aprile Jordan Peele debutterà il primo episodio della nuova versione (reimagining? nuova serie? aggiornamento?) di Twilight Zone, da noi Ai confini della realtà, storica serie antologica che andò in onda sulle tv americane dal 1959 al 1964, creata da  Rod Serling, ex-paracadutista reduce della Seconda Guerra Mondiale che a quanto pare si era un po' stufato dell'essere uno sceneggiatore a cottimo per tv e radio . Ma andiamo per ordine.

Secondo le testimonianze dei genitori, Rod, nato nel 1924, mostrò precocissimo la sua passione per le storie e per il desiderio di fare l'entertainer:  divorava fumetti, narrativa e programmi radiofonici pulp e poi si divertiva a recitare a memoria le storie e i dialoghi che più lo avevano appassionato . Gli piaceva così tanto mettere in scena piccoli spettacoli teatrali che suo padre gli costruì nel seminterrato un piccolo palco in cui si metteva a recitare per parenti e amichetti, e a volte ci si metteva da solo anche se non aveva un pubblico disponibile. Con queste premesse è ovvio che durante gli studi liceali si appassionasse al teatro, sia come studente che come performer, e si mettesse a scrivere per il giornale studentesco.

In questi anni matura un paio di suoi tratti caratteristici e decisioni fondamentali per la sua vita: mostra la sua insofferenza nei confronti della censura, il suo interesse per i problemi sociali e il desiderio di combattere i Nazisti. Nel 1943 subito dopo essersi diplomato decide di arruolarsi, diventa paracadutista e dal 1944 fino alla fine della guerra entra in una squadra di demolizione conosciuta come Death Squad: combatte sul campo prima in Nuova Guinea, poi nelle Filippine finendo la sua leva in Giappone.  L'esperienza bellica lo segna per sempre, mostrandogli non solo la brutalità dei combattimenti e dell'uomo, ma sbattendogli in faccia l'insensatezza e l'imprevedibilità della morte che può assumere un senso dell'umorismo tutto suo . Come la morte di uno dei suoi commilitoni, Mervin Levy. Mervin aveva mire da stand-up comedian ed era solito fare spettacoli comici per sollevare il morale dei suoi compagni. Proprio durante uno di questi show morì, non colpito da qualche cecchino nemico o durante un attacco improvviso, ma colpito alla testa da una cassa di provvigioni paracadutata dalle proprie truppe.

Rod durante l'addestramento militare

Tornato dalla guerra Serling si rimette in piedi, letteralmente e non. A causa di tre ferite riportate in combattimento ha bisogno di una lunga fisioterapia per rimettere in sesto un ginocchio ferito, ma soprattutto  ha bisogno di qualcosa che lo aiuti a liberarsi di tutta l'amarezza e rabbia accumulata in trincea che non lo fa dormire provocandogli incubi . "Penso che mi sia dato alla scrittura per riuscire a togliermi certi pesi dallo stomaco." ha dichiarato.

Decide così di iscriversi al college dedicandosi allo studio del teatro e della radio, iniziando da subito a scrivere testi sia per il primo che per la seconda, a volte come interprete, a volte come regista, a volte solo come autore a volte come tutt'e tre. In questi anni si sposa, diventa padre di due figlie e  sbarca il lunario facendo il crash test dummy per paracaduti e seggiolini a eiezione dei jet per l'esercito degli USA . Un lavoro che paga bene ma ad alto rischio: una volta viene pagato 1000 dollari per testare un seggiolino che aveva ucciso i tre tester precedenti. L'attività da scrittore è però quella a cui dedica più energie: invia a gettito continuo idee e storie alle radio e alle stazioni TV che accettano lavori per i freelance, ricevendo sonori rifiuti ma non mollando mai fino a quando la sua prima sceneggiatura viene acquistata per la serie Dr. Christian, uno dei radiodrammi più amati dell'epoca.  È il 1949 e solo l'anno successivo Serling comincia a collaborare regolarmente con la WLW Radio come autore continuativo , senza smettere però la carriera di freelance.

Proprio durante il suo tempo come autore di redazione, Rod inizia a sentire sempre più strette e soffocanti le condizioni di un lavoro di gruppo che deve sottostare soprattutto a due ferree regole: le tempistiche di produzione e la pre-censura.

Le tempistiche di un radio dramma o una serie tv sono velocissime, soprattutto perché  Rod e i suoi colleghi non devono solo sceneggiare gli episodi delle serie ma anche scrivere tutta una serie di materiale redazionale e promozionale da utilizzare per tenere in piedi la macchina del marketing . Come dice in più interviste "La quantità di idee che si usano in quelle produzioni è incredibile. Idee dopo idee che vengono bruciate a ritmo forsennato, che potrebbero essere sviluppate per qualcosa di più grande e approfondito, vengono tirate fuori e tritate via di continuo."

Nonostante i ritmi assassini, Serling riesce a inanellare buone recensioni per gli episodi che scrive sulla serie radio Grand Central Station prima e per la serie televisiva Kraft Television Theatre, in particolare per l'episodio intitolato Patterns che gli fa ricevere un sacco di richieste per renderlo un film vero e proprio. Il botto di critica positiva arriva però con Requiem for a Heavyweight, episodio scritto per la serie Playhouse nel 1956 in cui Jack Palance interpreta un pugile sul viale del tramonto e che soffre di demenza da troppi traumi cranici. L'episodio venne poi riadattato per la tv Britannica, quella Olandese e quella Iugoslava per diventare poi un film cinematografico interpretato da Anthony Quinn nel 1962.

Rod disegnato da Al Williamson per il numero 51 del fumetto The Twilight Zone

La pre-censura è invece uno scoglio contro cui non ama scontrarsi per ragioni sia di idee personali sulla libertà di espressione sia per questioni più legate allo storytelling puro.  Per pre-censura Rod e i suoi colleghi si riferivano a tutti quei temi e parole che era ben risaputo da loro non poter essere affrontati o usate perché gli sponsor avrebbero avuto da ridire.  Ad esempio una volta dovettero cancellare la battuta "Hai un fiammifero?"per richiesta dello sponsor Ronson, produttore di accendini.

Per questo motivo erano costretti a scartare idee e soluzioni ancora prima di proporle ai produttori, un modo se non altro di saltare qualche lungaggine nella realizzazione delle storie.  Se da liberal e interessato ai temi sociali questa pre-censura lo infastidiva, a frustarlo sul serio era l'impossibilità di poter scrivere storie che lui reputava di qualità migliore della media , più mature, più stratificate e, in sostanza, migliori.

In Twilight Zone Serling mette tutto il suo amore per pulp, horror e fantascienza, ma con un gusto moderno

Tutto questo lo porta alla creazione della serie con cui è divenuto nel tempo sinonimo. Nel 1959 Serling, che all'epoca era sotto contratto triennale da 250.000 dollari con la Paramount da cui cercava di staccarsi per avere maggiore libertà creativa, si prende un bel rischio e decide di scrivere e produrre la prima stagione di The Twilight Zone per la CBS.  Dentro ci mette tutto il suo amore per pulp, horror e fantascienza, adattandolo al gusto moderno e infondendolo della sua personalissima visione della realtà . Inutile dire che la scommessa andò bene.

Dico bene e non un successo perché lo stesso Serling raccontò di come la cancellazione, dopo cinque stagioni un po' travagliate, arrivò perché la serie andava bene ma non ottimamente: piaceva molto al suo pubblico e ai critici, ma non aveva un pubblico così grande da garantirne un ritorno economico con una sesta. La ABC gli propose anche di portarla da loro ma di ritoccarne parte dei contenuti e cambiarne il titolo in Witches, Warlocks and Werewolves. A Serling l'idea di mutare Twilight Zone in una serie dedicata solo al sovrannaturale non andò giù e non accettò. Se nella run originale il successo non fu stratosferico, negli anni successivi trovò un ampio pubblico globale venendo trasmessa in tutto il mondo e iniziando la sua lunga e tutt'ora in corso camminata verso il rango di cult.

Il "quasi successo" di Twilight diede a Serling la spinta giusta per continuare a creare e spingere il più possibile i limiti del racconto televisivo. Nel 1964 affronta la storia più raccontata di sempre: Il Canto di Natale di Dickensdandone una sua versione personale e apocalittica interpretata tra gli altri da Ben Gazzara e Peter Sellers intitolata A Carol for Another Christmas. Il film non riceve un accoglienza così eccezionale e Serling torna al formato televisivo ideando una nuova serie intitolata Night Gallery che andò avanti per tre anni, senza mai trovare il successo di Twilight Zone e dando filo da torcere a Serling nel giostrare i vari ruoli di sceneggiatore e produttore della serie.  Dopo un insuccesso pesante con la serie western The Loner, Serling saltella qua e là da una serie a un game show diventando anche protagonista di alcuni spot pubblicitari americani e stranieri. 

Fantasy Park, un concerto di 48 ore per cui i Beatles si riunirono appositamente... forse

Negli anni '70 Sterling torna alla radio. Nel 1973 conduce The Zero Hour, un dramma antologico settimanale di cui scrisse anche alcuni degli episodi. La struttura del dramma prevedeva 5 episodi seriali trasmessi uno al giorno a partire da lunedì fino alla conclusione della vicenda il venerdì, ma venne cambiata nel 1974 per trasmettere storie autoconclusive ogni giorno.  L'ultimo lavoro radiofonico di Serling è davvero peculiare e arriva nel 1975 . Si tratta di Fantasy Park, un concerto in diretta lungo 48 ore a cui parteciparono decine di band famosissime tra cui i Beatles che tornarono insieme apposta per l'evento.

Ovviamente non era vero: l'intero show radiofonico venne messo insieme utilizzando registrazioni audio di decine di concerti di band diverse, montando il tutto con registrazioni d'archivio di fan in visibilio e rumori di fondo. Nonostante ogni mezz'ora circa venisse trasmesso un disclaimer in cui lo stesso Serling annunciava che  "Ciao, sono Rod Serling e ben tornati a Fantasy Park! Il pubblico che si trova qui oggi è irreale." e "Questo è Fantasy Park: il più grande concerto live - che non si è mai tenuto!"  centinaia di persone chiamarono la radio per conoscere il luogo in cui il concerto si stava svolgendo.

Fantasy Park venne girato nei primi mesi del 1975 ma andò in onda postumo. Serling infatti muore nel giugno del 1975 sul tavolo operatorio durante un'operazione a cuore aperto.

Rod insegna scrittura creativa all'Antioch College negli anni '60

 Durante la sua vita Serling ha incarnato la figura di un autore televisivo, e non solo, in anticipo sui tempi : conscio del potenziale del mezzo televisivo sia per lo storytelling che per la penetrazione nelle case degli spettatori, consapevole della necessità di diventare produttori e creatori di propri show (oggi lo chiameremmo uno showrunner), cercando sempre di innovare i modi per raccontare e una vera e propria macchina macina idea.

Uno sceneggiatore professionista e professionale con una visione precisa del suo ruolo di narratore e di uomo del suo tempo capace di raccontare temi difficili, apprezzato dalla critica e dai suoi colleghi del momento, influente su diverse generazioni di autori di TV, cinema, narrativa, fumetto e musica. Mentre aspettiamo di vedere in che modo Jordan Peele abbia manipolato Twilight Zone per renderlo nuovo, c'è da chiedersi in che modo una mente così veloce e curiosa avrebbe sfruttato il periodo di Peak Television in cui troviamo, tra gli esperimenti narrativi di Netflix e la libertà narrativa che case come Amazon e HBO stanno dando ai loro autori.

 

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