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Avengers: Endgame - Analisi del trailer

Lo stavamo aspettando da diversi mesi, era stato annunciato e smentito nelle ultime settimane, e poi, in un sereno pomeriggio di venerdì, finalmente i Marvel Studios l'hanno fatto uscire.

Il primo trailer del quarto capitolo delle avventure degli Avengers è stato subito rimbalzato su ogni social possibile, raggiungendo e superando in poche ore le venticinque milioni di visualizzazioni solo sul canale ufficiale della Marvel Entertainment.

Dopo il primo momento di emozione e incredulità (ma è quello ufficiale? è un fan made?) e averlo visto le solite dieci volte, mi sono fermato e con calma e ho cercato di cogliere tutto il possibile: poco più di due minuti di cui parleremo fino al prossimo lancio.

Il primo trailer di un film di queste proporzioni non svela mai nulla di particolarmente interessante, serve a dare un'idea generale del tono del film e stuzzicare appena appena la curiosità degli spettatori. In questo senso, non siamo di fronte ad alcuna una particolare novità: i nostri eroi sono stati sconfitti da Thanos - o meglio, non sono riusciti a fermare in tempo il titano folle - e sui loro volti si legge tutto lo sconforto per il fallimento della loro missione più importante.

Partiamo quindi dall'inizio.

Il primo fotogramma è il casco ormai distrutto di Iron Man, maneggiato da Tony Stark: non certo un caso, se pensate che il primo Iron Man ha dato l'avvio alla prima fase del Marvel Cinematic Universe, durata ormai dieci anni. È uno Stark diverso da quello a cui siamo stati abituati, non più il solito guascone sicuro di sé e dalla battuta facile ma un Tony dustrutto, senza speranze, alla deriva nell'universo.

Il messaggio è chiaro: se nemmeno Stark, a bordo di una nave spaziale, riesce a trovare una soluzione tecnologica per tornare a casa, allora le risorse a disposizione degli Avengers & soci sono proprio terminate. Non c'è più niente da fare.

Stark consegna alla sua creatura il suo video testamento, i suoi ultimi pensieri. E sono, ovviamente, per Pepper Potts. Un momento dai toni vagamente shakespeariani con la maschera di Iron Man che ricorda il teschio del famoso monologo dell'Amleto.

Stacco. Arriva il logo dei Marvel Studios, che ci ricorda perché la situazione è così nera: sfumando in una cenere impalpabile ci riporta agli ultimi minuti di Avengers: Infinity War, quelli successivi allo schiocco di dita di Thanos, quelli in cui la metà degli esseri viventi furono spazzati via dall'universo.

Le immagini successive sono appunto per lui, il titano. Anzi per il suo meritato riposo sul pianeta natale, quello su cui è tornato alla fine dello scorso film. Una beffa, quasi: l'armatura appesa al chiodo come uno spaventapasseri, una passeggiata tra i fiori. Gli unici momenti di serenità di questo trailer sono tutti condensati intorno a Thanos e hanno il preciso scopo di rimarcare ancora di più la differenza con gli Avengers e gli altri eroi. Lì dove tutti si disperano per quanto accaduto, Thanos si gode lo scopo raggiunto.

Altro stacco. Stavolta torniamo sulla Terra, dove vediamo alcuni dei pochi sopravvissuti.

Captain America in lacrime, come se fosse annichilito dai ricordi. Vedova Nera sull'orlo del pianto, a sottolineare quanto accaduto. Bruce Banner in laboratorio, con le immagini di Ant-Man e Spider-Man, che lui crede scomparsi, E ancora, Thor, apparentemente rinchiuso da qualche parte e con lo sguardo perso nel vuoto. Infine, Nebula, in una solitaria astronave.

Fermiamoci qui, per ora. Siamo a metà del trailer e niente pare aver senso, per i nostri eroi. Perfino la base degli Avengers è vuota, senza la consueta operosità a cui gli altri film ci hanno abituato.

A questo punto la disperazione è al suo apice, non sembrano esserci vie d'uscita.

Poi, dopo gli sguardi spenti e le lacrime appare lui: Clint Barton. Di spalle, per pochi secondi, in quella che è apparentemente una nuova veste.

Le teorie a questo punto tendono a convergere su un punto: Clint Barton, il grande assente dello scorso film degli Avengers non è più Occhio di Falco. È diventato Ronin.
Chi è Ronin? È l'incarnazione di Barton che vive sotto copertura e può occuparsi di azioni al limite del legale. Quando gli Avengers non possono agire alla luce del sole, c'è chi chiama Ronin a fare il lavoro sporco.
E forse il lavoro sporco è quello che serve, a questo punto.

Barton/Occhio di Falco/Ronin non rimane di spalle, si gira. E il dolore nel suo sguardo è quello di un animale ferito, disposto a tutto pur di avere la sua rivincita (o la sua vendetta).

Qui avviene la svolta, questo è il momento del trailer in cui i registi hanno voluto dirci che qualcosa si può fare. Anche se gli eroi saranno costretti a usare ogni mezzo disponibile.

E la voce di Captain America sottolinea proprio questo momento, parlando di combattere per la sopravvivenza, dopo aver perso tutto.

Le scene successive servono solo alla seconda piccola rivelazione di questo trailer e infatti tornano su Captain America e Vedova Nera, intenti a discutere delle (pochissime) opzioni rimaste.

Un trailer della Marvel, però, per quanto disperato e strappalacrime, non può esimersi dal momento ironico e dal successivo alleggerimento della tensione.
Il compito è affidato a Scott Lang, alias Ant-Man, che incredibilmente rivediamo in carne e ossa (se non vi ricordate il perché del mio stupore, andatevi a rivedere l'ultima scena post-credits del secondo capitolo di Ant-Man). Il trailer si chiude su di lui che va a bussare alla porta del covo degli Avengers, probabilmente portando con sé uno degli strampalati piani che hanno caratterizzato le sue avventure finora.

Pochi minuti, quindi, che vedremo e rivedremo, di cui leggeremo altre analisi e su cui intavoleremo discussioni. E pensare che Doctor Strange aveva già suggerito il titolo fin da subito.

Nel frattempo, ci rimangono tante domande:
Come farà a tornare Tony Stark a casa? Vi ricordo che alcune foto dal set lo vedevano sul pianteta Terra. C'entrerà forse la protagonista del prossimo film della case delle idee, Captain Marvel?

Come avrà fatto Scott Lang a riprendersi dal suo malaugurato incidente?

Thanos, sul suo pianeta natale, sarà davvero sereno? O proverà rimorso per aver dovuto sacrificare la sua figlia prediletta?

Quali saranno le opzioni su cui stanno contando Captain America e Vedova Nera?

Vedremo finalmente Hulk in azione?

Quanto è badass Clint Barton nelle sue nuove vesti?

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