Core 'e nerd: problemi d'amore nerd - Insert coit here
Che cos’è amore? Ce lo chiediamo da quando esistiamo, più o meno, ci rispondono i mille meme su Facebook, ma l’amore è come il verso del coccodrillo, non c’è nessuno che lo sa. A parte Wikihow.
Che cos’è l’amore? Ce lo chiediamo da quando esistiamo, più o meno. Ce lo cantava Vinicio Capossela, ci rispondono i mille meme su Facebook, alternando risposte che vanno dal sushi alla pizza passando per l’ormai super amato Netflix. Ma l’amore è come il verso del coccodrillo, non c’è nessuno che lo sa. A parte Wikihow, lui ha sempre ragione. Lo si può descrivere attraverso similitudini, volendo. È quella cosa meravigliosa che ci fa battere il cuore, vibrare il cellulare, fare swipe a destra e pensare a febbraio come il mese degli innamorati, ché in fondo San Valentino non lo vuole festeggiare nessuno ma ci pensano tutti, finché poi passa e ciao.
Ora che San Valentino è passato possiamo riprendere a parlare dell’amore senza cioccolatini, rose e compagnia bella, giusto? Anna, ma chi si ricorda più di San Valentino,che ormai è passata Pasqua?
Hai ragione, voce della mia coscienza.
Dicevo. Ah, l’amore, che cosa meravigliosa. Ad un certo punto della nostra vita ci ritroviamo innamorati, a scegliere il completino giusto per il primo appuntamento, a contare i giorni che ci separano dal prossimo incontro o a sospirare ad ogni “mi piace” da lui/lei ricevuto. Ma prima ancora di ritrovarci in questa fase di rincoglionimento globale, i nostri pollici scorrono su e giù, a destra e a sinistra, allargano foto, evitano il cuore su Instagram con il savoir faire di un essere superumano ibrido nato dalla fusione tra un ninja ed un agente della CIA e sperano di divertirsi, anche solo per una notte.
Ciao. Volevo chiederti, ma perché Tinder è considerata un’app per ricercare la vagina/ il pene a domicilio? - justeat85
Carissimo o carissima amico o amica.
Effettivamente è una cosa che mi chiedo da un po’ anche io. Voglio dire, se lo scopo (<- ah! Piaciuta?) di Tinder fosse proprio questo, non credi anche tu che al posto dei km di distanza ci sarebbero i cm di lunghezza/circonferenza? Che al posto della biografia ci ritroveremmo le recensioni e il bollino “usato garantito” tipo Ebay? E invece no, c’è anche l’integrazione con Spotify, voglio dire, se dobbiamo solo giocare a Portal 2 con i nostri genitali la musica che si ascolta in generale nella vita non è proprio un’informazione di fondamentale importanza. Se Tinder fosse davvero fatta per le one night stand, al posto del riquadro con le canzoni preferite avrebbero messo il dash button della Durex, sicuramente più fruttuoso in termini di marketing. E invece no, no e ancora no. L’applicazione è per “fare nuovi incontri”, almeno così dice la descrizione della stessa, non per inciampare sulle parti intime della gente. Credo che però la risposta che cerchi sia nel funzionamento dell’app stessa: la gesture dello swipe, diventato un simbolo generazionale, altro non è che l’evoluzione dello sfogliare il catalogo Postal Market per scoprire le gioie dell’auto erotismo. Col solo fatto che l’app è interattiva e di solito si finisce in due. Insomma, cara amica o amico, probabilmente potrebbe essere questa la risposta. Personalmente, mi oppongo fermamente al concetto di Tinder unicamente come il marketplace di peni e vagine da incastrare. Che tipo, se volevo fare un puzzle chiamavo il signor Ravensburger, no?
Gli uomini mi vedono solo come un hard disk di foto del loro pene. Cosa posso fare? - wurstellina91
Ciao amica. Posso capirti. Più che un consiglio, vorrei parlare con te di questo fenomeno di cui non credo si discuta abbastanza.
Cosa c’è di sbagliato nell’inviare foto del pene? Giuro, non vorrei fare questo discorso a mò di memoriediunavagina e altri siti sugli stereotipi uomo-donna. Però ecco, vi racconto questa. Un tipo totalmente sconosciuto mi manda foto del pene, ma così, in amicizia. A quanto pare il mio non-amico ha bisogno di un rapporto che includa il suo pendolo nell’equazione. Io mi fermo e rifletto: e se fosse un problema mio? In fondo è un pezzo di carne, no? Una parte del corpo da depotenziare, potrebbe essere un ginocchio, una caviglia. È sicuramente un mio limite.
Poi però penso se qualcuno mi mandasse foto del ginocchio ogni giorno. Certo non sarebbe considerato “sporco”, ma sicuramente non avrebbe senso. Idem con le foto del pene.
Poi ci ho ripensato: oh, ma un pene è un pene. Ha il significato che ha, la potenza grafica e metaforica che ha. Soprattutto per il mio interlocutore, ché se fosse una foto come un’altra la alternerebbe a quella del suo cane o di un tramonto. E invece non lo fa, anche se il suo cane è un sacco carino. Quindi, cara amica, più che spiegarti il perché lo fanno, che in fondo lo sai perfettamente anche tu, vorrei sfruttare questo momento per dire a tutti che ci sono un sacco di modi in cui potete far sentire la vostra possenza ad una donna, ma purtroppo non passa attraverso la foto del vostro pene in erezione, nel caso lo stesse mandando a donne sconosciute. Davvero, no. Non risparmiate nemmeno tempo!
Immagino che per l’uomo debba essere fonte primaria d’orgoglio. Non so, forse pensate che appena posiamo lo sguardo sulla vostra virilità ci viene la voglia di essere flagellate dal vostro membro. Il punto è che non è così. Ci piace perché è parte di voi, lo amiamo se amiamo anche voi. Ma ripeto, a meno che non siate un pornodivo con estrema cura delle vostre parti intime o la persona che amiamo, il vostro pene non è la prima cosa che immaginiamo quando iniziamo a parlarvi.
E più in generale, concludendo con una metafora, non è importante la macchina con cui ci portate in vacanza, se è una Punto o una Tipo, a meno che non sia una Tesla – per quanto mi riguarda. Insomma, l’importante è arrivare a destinazione.
Ma se continuate ad inviare foto del cazzo a cazzo, la vostra meta è il cestino o il pub(bl)bico ludibrio con le amiche.
Hai problemi di core e ti serve una pozione curativa? Sottoponici i tuoi dubbi e le tue spremute di cuore nerd a corenerd@n3rdcore.it o in forma pubblica sul gruppo Nerdcore Pop Club o a me direttamente in privato, ché ormai siamo intimi, no?