Chi conosci davvero, una storia familiare
"Chi conosci davvero" il primo graphic novel firmato dalla band Perturbazione e disegnato ad acquerello da Davide Aurilia.
Per parlare di “Chi conosci davvero” devo fare per forza un passo indietro nel tempo e precisamente nel 2003.
All’epoca Mirandola era completamente fuori dai miei radar ma avevo un buon motivo per andarci quella sera: i Perturbazione. A dirla tutta quella non era la prima volta che assistevo ad un loro concerto ma è proprio a Mirandola che me ne sono innamorato.
Suonavano all’Acquaragia, un locale piccolo e accogliente. “In Circolo” era uscito da un po’ ma io, in colpevole ritardo, ero venuto a conoscenza di quel disco grazie al forum di rockit, ovviamente il primo di agosto. Quel disco entrò nella mia vita piano, in punta dei piedi e con lui tutti i Perturbazione.
[Il mese più freddo dell'anno, agosto]
Quella sera, a Mirandola, Tommaso scese dal palco per cantare in mezzo alla gente. Eravamo tutti lì, vicini, ammassati (bei tempi eh?). Si fermò poco distante da me e cantammo tutti insieme, abbracciati.
“Senti com'è tiepido il tramonto
Senti come l'aria ti accarezza
Se tutto questo cielo
Stesse in una cartolina
Vorrei spedirla a chi ho lasciato solo”
Mi innamorai dei Perturbazione in quel momento esatto. In fondo erano proprio quello di cui avevo bisogno, una band con delle storie da raccontare.
“Chi conosci davvero” è solo un’altra storia dei Perturbazione da ascoltare, in questo caso da leggere, disegnata dai pennelli ispirati di Davide Aurilia.
In questa graphic novel un gruppo di amici si trova ogni sera nello stesso pub di paese e decidono di fondare una band, con il sogno di sfondare e avere successo.
Il collante di tutta la storia è Luca. Un ragazzo irrequieto e sfrontato.
Qualcosa però si spezza, Luca abbandona gli amici, abbandona la band e scompare nel nulla lasciandosi alle spalle la vita di provincia. Ritorna dopo 10 anni per mettere ordine in alcuni affari di famiglia, scoprendo che tutto è rimasto immutato, tutti sono rimasti esattamente dove li aveva lasciati. Solo lui continua a sentirsi diverso.
“Chi conosci davvero” nasce in modo singolare: Tommaso e Rossano, cantante e batterista della band, ricevono un invito per una cena di classe delle superiori. In questo incontro scoprono inaspettatamente che le maschere che avevano applicato ai loro compagni di scuola erano spesso mistificatorie. L’idea di raccontare una storia di amicizia e crescita nasce proprio per raccontare quel momento.
“Chiunque abbia militato in un gruppo, musicale e non, può rispecchiarsi in tutti gli entusiasmi giovanili dei protagonisti di ‘Chi conosci davvero’, ma anche nelle loro delusioni, nei rancori, nei piccoli ricatti che accompagnano ogni slancio vitale” - raccontano i Perturbazione.
[No metallari]
“Chi conosci davvero” è un racconto per immagini che affronta temi universali attraverso un linguaggio nuovo per i Perturbazione.
“Abbiamo trovato una certa affinità nell’essenzialità dei testi della canzone e quelli del fumetto. Il ballon non ha molto spazio e quindi servono poche battute per raccontare una storia in modo efficace. Lavorare con i testi di un brano e quelli di una storia ci ha permesso di affrontare un tema a noi caro un media nuovo. L’idea del dialogo, ad esempio, è molto rara in una canzone. Ci siamo molto divertiti” – raccontano Tommaso e Rossano.
Ad impreziosire la storia c’è il tratto ad acquerello di Davide Aurilia che disegna una provincia italiana indefinita eppure così profondamente identitaria.
“Volevo sentirmi molto libero a livello grafico, nel colore e nelle atmosfere. Ho sentito i protagonisti della storia vicini alla mia età e questo mi ha spinto a raccontarli in modo più realistico, con un tratto meno ricercato e più di impatto emotivo. Sono nati in maniera molto naturale e ho cercato di identificarli da subito dal punto di vista grafico. L’acquarellato è la tecnica con cui ho sempre lavorato e mi sembrava particolarmente adatta per una storia di questo tipo” - racconta Davide Aurilia.
"Ma voi siete ancora tutti uguali?" chiede Luca ai suoi amici. In lui si legge una forma ambivalente di odio e di affetto, un rapporto conflittuale che sfocia nell’accettazione di alcune meccaniche della vita con cui puoi riuscire a scendere a patti. È proprio questa rete sociale, in fondo, che ti aiuta a difenderti dalle bastonate che ti dà la vita.
L’ultima volta che ho visto i Perturbazione dal vivo è stato il 5 luglio del 2014, allo Sherwood festival.
Tommaso scende dal palco per cantare “Agosto” in mezzo al pubblico. A pochi passi da lui c’è un uomo. Sulle spalle ha una bambina di 7 anni al suo primo concerto. Sono io con mia figlia.
[Giuro, non sto piangendo]
Scopro questo video solo oggi, mentre scrivo questa recensione.
Rivivo questo momento con mia moglie Sara, che chiamo urlando per l’emozione.
Lo rivediamo insieme, con gli occhi lucidi. Ci sembra tutto molto distante e non solo per via del tempo.
Lo faccio vedere a mia figlia, che ora di anni ne ha 13.
“Papà me lo ricordo! Il mio primo concerto”.
Penso che i Perturbazione e Chi conosci davvero siano proprio questo: stare in mezzo alle cose, immersi fino alla testa.
[Puoi acquistare" Chi conosci davvero" qui. Leggi, invece, qui la recensione di Gli scarabocchi di Maicol & Mirco - Crack]