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Tactics Ogre: Reborn - il ritorno del Re

Uno dei migliori JRPG strategici è tornato e forse, questa volta, finalmente riceverà il riconoscimento che merita. Tactics Ogre: Reborn è la versione definitiva di uno dei classici del genere: una delle numerose gemme che Square Enix ci ha regalato negli anni 90, quando ogni titolo rilasciato da parte dell’azienda era sinonimo di acquisto obbligato.

 

Sebbene Reborn non includa cambiamenti così drastici da definirlo una “rinascita” per la serie, esso mantiene tutto il fascino del gioco originale, che purtroppo soffre ancora di una mancata localizzazione in lingua Italiana.

Tactics Ogre porta la firma di Yasumi Matsuno e si vede: la trama è complessa, ben elaborata e lontana dai tipici cliché dei giochi di ruolo giapponesi. Un concentrato di guerra e politica, lievemente ispirato a conflitti realmente avvenuti in Europa e in Asia. Tactics Ogre è il secondo capitolo della saga (dopo Ogre Battle) ed è stato pubblicato originariamente su Super Nintendo, in seguito portato su Sega Saturn e Playstation.

 

Un decennio dopo è stato “rimasterizzato” e portato su PSP, con diversi miglioramenti in termini di grafica e gameplay. Reborn si basa su quest’ultima versione e porta con sé altre gradite aggiunte e novità.

 

La storia è ambientata nel regno di Valeria, una terra dove un tempo regnava la pace, ma che con la morte del monarca Dorgalua, senza un successore, si ritrova in una guerra civile tra le popolazioni etniche di Bakram, Galgastani e Walister. Denam, il protagonista del gioco, sua sorella Catiua e il suo amico d’infanzia Vyce sono membri della resistenza di Walister, e si troveranno a prendere delle decisioni difficili per difendere il loro popolo. Nel gioco ci verrà chiesto di compiere delle scelte morali attraverso i dialoghi che, nel bene e nel male, si ripercuotono in maniera significativa sulla storia e il suo finale.

A differenza degli RPG di stampo classico, in Tactics Ogre il terreno è rappresentato sotto forma di griglia, con diversi livelli di altezza ed ostacoli sulla strada. Man mano che avanzeremo nella mappa del mondo, alcune location attiveranno delle sequenze di dialogo o daranno vita ad un combattimento, dove si dovrà scendere in campo schierando le proprie unità, ognuna con una classe specifica come guerriero, ranger o chierico.

 

Il gameplay è quello dei classici JRPG strategici a turni, con l’aggiunta del Chariot System, che ci permetterà di tornare indietro di uno o più turni in qualsiasi momento e permetterci di cambiare strategia, qualora lo desiderassimo.

Ci sono diverse aggiunte particolarmente apprezzate dai fan della serie e tipiche dei remaster di Square Enix, come il salvataggio automatico e possibilità di accelerare le animazioni di gioco, permettendoci di risparmiare tempo prezioso quando le mappe sono enormi. Cosa non da poco, dal momento che per arrivare al boss finale ci vorranno almeno 50 ore, escludendo le quest secondarie.

 

Altri cambiamenti riguardano l’intelligenza artificiale, più consapevole della strategia del giocatore, ed un completo ripensamento del job system, dove i personaggi non dovranno più tornare al livello originario qualora volessero passare ad una classe diversa, rendendolo più simile alla serie di Final Fantasy Tactics e considerevolmente meno hardcore.

Alcuni menù di gioco hanno subito un restyling, ed ora mostrano più informazioni sulle unità nemiche nel gioco e le loro affinità elementali, con tanto di debolezze e resistenze come nei giochi di Pokémon. Inoltre, sarà finalmente possibile comparare le armi nei negozi e spostare liberamente la camera di gioco.

 

Infine, durante i combattimenti verranno posizionate casualmente delle carte da gioco, chiamate buff cards, che daranno un boost di una determinata statistica al personaggio che si posizionerà sulla loro casella. Queste potranno essere raccolte sia dai vostri personaggi che da quelli avversari, per cui potrebbe capitare di rivalutare la propria strategia per non lasciare che il nemico le raccolga al vostro posto, aggiungendo enorme varietà negli scontri sul campo.

Non sarebbe una remaster senza miglioramenti anche nel comparto grafico e sonoro, anche se, per via della natura retrò del gioco, non si nota un enorme salto di qualità rispetto alla versione PSP. Graficamente parlando, è stato applicato un filtro di upscaling su tutti gli sprite del gioco in modo simile a quanto è stato fatto nella versione PC e mobile di Chrono Trigger, e che purtroppo non si può disattivare.

 

Questa scelta ha fatto storcere il naso a molti (me compreso), ed anche se si nota appena durante i combattimenti, avrei preferito che Square Enix avesse rispettato gli artwork originali del character designer Tsubasa Masao, piuttosto che applicare un filtro di smussamento.

 

La colonna sonora, invece, è stata curata da Masaharu Iwata e Hitoshi Sakamoto, già autori delle musiche originali, che hanno eseguito un eccellente lavoro di riadattamento di tutti i brani in versione orchestrale. Inoltre è finalmente presente il doppiaggio sia in Inglese che in Giapponese.

Tactics Ogre: Reborn si classifica come uno, se non il miglior JRPG strategico mai fatto, e lo dico senza esagerare. Rispetto alla già ottima remastered su PSP, sono state aggiunte numerose e gradite novità, quasi tutte incentrate sul gameplay, ma anche sul comparto sonoro e visivo, rendendolo un must-play sia per i fan del genere che per i neofiti.

 

Beh? Che aspettate? Correte a comprarlo!

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