Di solito non lo faccio, perché prendere in giro chi parla male dei videogiochi senza conoscerli è un po’ come ridere di un aborigeno che ha paura di farsi rubare l’anima con una foto o di una persona anziana che scambia telefono e telecomando.
Ma oggi mi girà così, quindi discuteremo un po’ di un bellissimo articolo comparso in queste ore su quel monumento all’atteggiamento passivo/aggressivo “senonoraquando” che è La 27esima Ora. Un articolo che mi ha fatto invidiare le persone che non sanno leggere.
Ve lo linkerei, ma perché regalare un link quando posso incollarlo qua?
“Ogni giorno quando guardo mio figlio provo una gioia immensa, perché lui è la mia vita, ma contemporaneamente provo una sensazione di apprensione subliminare, che persiste e persiste e persiste e persiste… È come se mi aspettassi che da un momento all’altro questo suo essere felice, sereno, pieno di vita possa trasformarsi in qualcosa di brutto, possa essere sconvolto da qualcosa che nonostante i miei sforzi per proteggerlo possa sfuggire al mio controllo e possa in qualche modo danneggiarlo per sempre e togliergli la serenità.”
Ma dai Paola, ma come parli, subliminare? Tutto ciò che stai comunicando è “Ho paura che mio figlio cresca, si stacchi da me e scopra che il bozzolo in cui l’ho protetto fino ad oggi gli ha fatto più male che bene. Non penso ad altro, non mi sono neppure accorta che gli amici gli ridono dietro quando gli metto a posto i capelli prima di farlo entrare a scuola”. A meno che la sua scuola non sia frequentata da bulli e pedofili, l’unica cosa che può danneggiarlo per sempre è un genitore apprensivo.
“Mi sento impotente come mamma, perché da un lato vorrei controllarlo sempre ma dall’altro mi rendo conto che deve fare le sue esperienze per crescere e diventare un adulto responsabile, ma allora come si fa? Fino a dove posso interferire nella sua vita, quali sono le insidie più grandi per un adolescente, come mi devo comportare, come faccio ad essere informata sul suo mondo e intervenire prima che possa farsi del male? Come faccio ad impedirgli di venire a contatto con queste insidie?”
Non ho ancora capito se vuoi proteggerlo o vuoi che faccia le sue esperienze. Ma poi di cosa parliamo quando parliamo di insidie? La droga o una delusione amorosa? Sulla prima ci puoi lavorare, sulla seconda ho paura che saresti il tipo di madre che pretende di scegliere la ragazza del figlio.
“Una cosa credo di averla capita: non si può impedire il contatto ma si deve rendere capaci i ragazzi di gestire le insidie, e questo mi è stato confermato da chi si occupa proprio di questi argomenti, e questa è la storia che vi voglio raccontare.
Ottimo, dicci tutto!
“Mio figlio Francesco ha 11 anni e come tutti i suoi coetanei ama giocare ai videogiochi. Qualche tempo fa mi ha chiesto di comprargli un nuovo gioco per la Play Station: «mamma ti prego, è un gioco bellissimo, ce l’hanno tutti, adesso è appena uscita la nuova versione, mamma ti prego, si chiama GTA V, ti prego mamma me lo compri?».
GTA sta per Grand Theft Auto, ovvero come viene chiamato il furto di auto negli Stati Uniti, avrai capito anche tu che non era il caso no? Sulla copertina ci sono persone con delle pistole. Ti sarà venuto il dubbio, ti sarai di sicuro informata. Oppure l’apprensione subliminare era a rifarsi il trucco?
Ho chiesto che tipo di gioco fosse e lui mi ha risposto: «È un gioco di corse di macchine e di inseguimenti, è bellissimo, mamma ti prego». Dato il suo buon rendimento scolastico ho deciso di esaudire la sua richiesta.
Ah ok, non ti sei minimamente informata, e dire che bastava cercarlo in rete. Va beh avrai chiesto consiglio a qualcuno che conosci no? Mica avrai dato retta a tuo figlio a scatola chiusa?
Per quanto ci si possa fidare dei figli, lo siamo stati anche noi. A 11 faresti qualunque cosa per avere un gioco proibito di cui tutti parlano. Saresti capace di mentire spudoratamente per convalidare un gol al campetto, figuriamoci per GTA.
Cioè, basta guardare la copertina per capire che non è un gioco per bambini, quel “18” in basso non sono i centimetri di cazzo che ti vengono se lo compri
Ma il gioco era esaurito e quindi abbiamo fatto una prenotazione a mia nome (serve un adulto per fare una prenotazione), abbiamo dato una caparra di 5 euro, e ci hanno detto che avrebbero mandato un sms quando fosse arrivato. A novembre è arrivato un sms «gentile cliente la informiamo che il suo videogioco GTA V è arrivato, può venirlo a ritirare presso il nostro negozio». Non so perché ma non ho detto niente a Francesco e non sono andata a prenderlo perché non avevo tempo.
Oddio ti prego non attaccarti al tuo istinto materno, diciamo che hai avuto fortuna, e probabilmente del gioco te ne sei fregata perché avevi altro da fare, dai.
Negli stessi giorni è arrivata una comunicazione dalla scuola , il 14 novembre ci sarebbe stata una conferenza a Padova per la divulgazione dei dati sul Progetto Pinocchio e la presentazione del nuovo libro del Prof. Galimberti che si occupa dei problemi delle dipendenze nei giovani e che è stato il promotore di questo progetto. Dato che mio figlio, come moltissimi altri ragazzi delle scuole padovane, ha partecipato a questo progetto (questionario somministrato ai ragazzi a scuola con lo scopo di capire quanto siano informati o abbiano effettivamente già avuto esperienza di droghe, alcool, gioco d’azzardo, scommesse, fumo….) ho deciso di andare alla conferenza perché ero curiosa di conoscere le risposte.
Te la potevo dare io la risposta, senza congresso e senza indagine. I ragazzi ne sanno sempre un po’più di te. Era così quando non c’era internet, figurati adesso che esiste un mondo in cui loro sanno andare, mentre tu non esci da Facebook, il sito di Repubblica (Corriere, ops!) e Whatsapp..
Per fortuna! I risultati che emergono da questo lavoro sono inquietanti, quelli che noi consideriamo ancora i nostri bambini, troppo piccoli per poter neanche pensare che conoscano questi argomenti, sono in realtà molto più scaltri di noi e sanno un sacco di cose e hanno già fatto tante esperienze a nostra insaputa. È incredibile!
Incredibile! Le persone si informano e sanno cose che tu non sai! Come probabilmente tu sapevi usare la TV meglio di tua nonna!
In quella occasione sono venuta a conoscenza di una cosa ancora più inquietante: il gioco GTA V che stavo per regalare a mio figlio, è un’istigazione alla violenza anche sessuale, al crimine e al femminicidio.
No, il gioco che stavi per regalare a tua figlio è un gioco per un pubblico adulto, e tu avresti dovuto saperlo. C’è scritto sopra.
Oltretutto, GTA non istiga all’omicidio più di quanto giocare a calcio non istighi all’entrare nel ginocchio di qualcuno a gamba tesa. Lo istiga quanto camminare per strada può istigare al farlo mentre ti scaccoli. Puoi farlo, ma ci sono delle conseguenze (la polizia in GTA, lo schifo delle umane genti se ti scaccoli).
Ci hanno fatto vedere un pezzetto di scena del gioco, senza audio: sconvolgente. Ci hanno fatto leggere i commenti di due ragazzini che godevano e ridevano e si compiacevano di avere ucciso una prostituta e di averle anche rubato i soldi che aveva appena guadagnato con una prestazione sessuale. Ero incredula.
Incredibile facciamo fare a due ragazzini una cosa che non dovrebbero fare, che sia fumare una sigaretta, vedere un porno o giocare a un videogioco per adulti, chissà come reagiranno!
Ma come è possibile che esistano dei giochi simili, che delle persone possano inventare e programmare dei giochi così, e che oltretutto questi giochi possano essere messi in vendita nei negozi?
Ma come è possibile che esistano cose che non mi piacciono e che io debba anche spiegarle a mio figlio? Io non voglio spiegare cose a mio figlio. Perché esiste la violenza? Perché esiste la morte? Perché esistono le cose per adulti? Perché nessuno censura ciò che non mi piace oe non voglio capire?re?
Senza parlare del fatto che i ragazzi possono anche scaricarlo da internet, quindi completamente al di fuori del controllo dei genitori, molti dei quali non sanno nemmeno che questo si possa fare.
A dire il vero GTA V non si può “scaricare” perché non esiste per PC, tecnicamente potresti scaricarlo su PS4 e Xbox One, ma si paga con carta di credito. E se tu dai la tua carta a un 11enne meriti solo ogni male (e che ci compri l’eroina). Però si possono scaricare anche tante altre cose da internet. Dal porno coi draghi ai racconti erotici con i personaggi di Dragon Ball, ma se lasci tuoi figlio di fronte a una connessione internet non protetta, è come lasciarlo per strada e lamentarsi che gli zinghi se lo rubano.
Ci è stato detto che questo “ gioco” in pochi giorni dalla sua uscita nel mercato ha fatto guadagnare ai suoi produttori più di quattro volte quello che è costato per produrlo. Che schifo.
E pensi un po’ signora, non è morto nessuno. Milioni di copie di questo gioco diffuse in tutto il mondo e per le strade non ci sono carcasse di genitori e puttane uccise dalla furia di ragazzini e ventenni incazzati.
Ma come possiamo pensare noi genitori di crescere una generazione di ragazzi sani se possono venire a contatto così facilmente con cose di simile nefandezza che persino un adulto ne resta sconvolto?
Come pensate voi genitori di crescere qualcuno se siete così fottuti nel cervello da milioni di paranoie per cose che non conoscete? Ecco la vera domanda.
Siamo disarmati di fronte a queste nuove possibilità tecnologiche e questa facilità di distribuzione online di qualsivoglia prodotto.
Non siete disarmati, siete ignoranti. E come tutti gli ignoranti reagite male alle cose che non conoscete. Una volta erano le eclissi di sole, adesso sono i videogiochi violenti che non sono fatti per i vostri figli.
Sono uscita da quella sala diversa da come ci ero entrata, le mie paure hanno trovato una conferma e la mia sensazione subliminare di apprensione si è trasformata in certezza di pericolo incombente.
ODDIO IL DRAMMA ODDIO, QUALCUNO TOLGA AI BAMBINI I VIDEOGIOCHI PER ADULTI
Sono stata ad un soffio dal regalare a mio figlio un’arma letale di cui non conoscevo la pericolosità
E invece adesso gli regalerai solo ulteriori controlli, apprensione e ovatta. Quando arriverà a 30 anni il mondo dovrà sfamare l’ennesimo ragazzino cresciuto che non sa fare colloqui e pretende di far fruttare una laurea in filosofia.
Lo stavo per rovinare io stessa, che angoscia. Per fortuna ho partecipato a quella riunione, ma quanti altri genitori sono nella mia stessa situazione, quanti avranno comprato al loro figlio questo “gioco” pensando di fargli un regalo come avrei fatto io?
Probabilmente, se tuo figlio voleva ciò che ritieni “un simulatore di femminicidio” lo hai già rovinato. Qualcuno ha regalato GTA al figlio (sbagliando), probabilmente qualcuno sta anche giocando col figlio, alla fine è una questione di uso consapevole. Ma anche qua, non mi pare di leggere del terrore sulle strade. Se tuo figlio pesta una puttana, probabilmente non è colpa di GTA, ma di chi non gli ha insegnato che non si fa, e che se dai retta a un videogioco sei un coglione. Ci sono molti videogiochi in cui si fa il soldato, ma col cazzo mi viene voglia di arruolarmi.
Io faccio la pediatra
COOOOOOOSA? Cioè hai dimostrato di essere una persona ossessionata dal controllo, apprensiva, male informata, piena di pregiudizi, totalmente incapace di condurre una ricerca su internet e ti fanno curare dei bambini?
e mi sono sentita inadeguata come mamma e come professionista.
L’unica parte di questo articolo che chiunque potrebbe sottoscrivere.
Mi sono chiesta cosa potevo fare e così una sera a cena, parlando dei nostri figli, ho manifestato questa preoccupazione alla mia carissima amica Ilaria Capua, Deputato alla Camera.
Quindi “io sono una mamma mitica, io c’ho il sesto senso, io vado ai convegni e c’ho pure l’amica deputata”, ho capito, questo non è un articolo di denuncia è la versione 2.0 di girare di fronte alle amiche coi gioielli comprati dal marito. Oltretutto, dai a tuo figlio un bell’insegnamento sullo sfruttare le amicizie, brava.
Come sempre, da persona intelligente e concreta quale è, ha capito al volo la gravità del problema e non ha perso tempo nel cercare di provare a cambiare le cose. Posso solo dirle grazie per quanto riuscirà a fare e ringrazio anche il Prof. Galimberti per avermi aperto gli occhi prima che fosse troppo tardi.
Guarda, son certo che il problema più importante per l’Italia in questo momento è fare in modo che persone cresciute con la liberazione sessuale degli anni ’70, ’80, i cartoni giapponesi, colpo grosso, le allucinazioni da Crystal Ball, Novella 2000, l’eroina, le giacche con le spalline e i film d’azione possano contare su della sana censura, così che non siano prese dal panico del dover prendersi finalmente una responsabilità per crescere figli informati e consapevoli. Perché essere genitori modello è molto più facile in una gabbia dorata no? D’altronde è anche molto più comodo vietare che due gay si bacino per strada che spiegare l’omosessualità.
Perché se c’è una cosa che ci hanno insegnato i nostri genitori è provare la maggior parte delle cose che si possono fare nella generazione in cui si è giovani per poi bloccarle o limitarle nella generazione in cui si è vecchi.
Ma poi, ribadisco, porco cazzo, c’è scritto sopra che è per maggiorenni. Tu stai dando a tuo figlio un porno e stai dando la colpa al porno.
EDIT: Aggiungo che, volendo, si può giocare a GTA V senza sparare un colpo. Ne scrissi quando uscì per PS3 e Xbox 360.