Site icon N3rdcore

House of the Dragon S01E07 - L'elefante con la stanza intorno

Il dramma del lunedì è diventato chiaramente pigiare play per guardare la puntata ma questa settimana ha almeno una contropartita a questo grande dolore emotivo: nel settimo episodio c’è almeno un crescendo di tensione molto buono e tanti piccoli momenti involontariamente comici che non riesco a non trovare in qualche modo dannosi per il clima generalmente serioso e improntato su di uno improbabile verismo in una serie dove il più scemo per passatempo cavalca un drago. Ma procediamo con ordine.

 

La puntata mi è piaciuta? Insospettabilmente sì, perché nonostante sia indiscutibilmente un diesel c’ha qualcosa di interessante, un po’ perché quando mette da parte il suo voler essere la grande serie fantasy e abbraccia il suo essere un teso dramma da camera con gli equilibri di potere che si bilanciano e si sbilanciano gli uni con gli altri, riesce ad essere convincente. Non convincente come il miglior GoT (che riusciva a fare entrambe le cose) ma questo passa il convento e almeno da queste parti abbiamo fatto “ciao ciao” all'illusione di poter avere una serie migliore di quanto non sia in termini materiali.

Quindi bene tutta quella parte centrale lì, se non fosse che con lo svilupparsi degli eventi della settimana scorsa ho un po’ perso di vista alcune delle motivazioni dei personaggi che, sinceramente, adesso stento a capire. Ad esempio: pensavo che in seguito all’allontanamento di Otto Hightower dal concilio ristretto del re e dal ruolo di Primo Cavaliere, lui fosse stato esiliato e avesse preso il nero, questo motivava l’odio che provava la regina consorte Alicent nei confronti della Principessa erede al trono Rhaenyra (dopo sette puntate devo ancora googlare per ricordarmi il nome e dove va la H e la Y), la cui turpe condotta, scoperta da una spia di Otto, portò al suo allontanamento dalla corte, proprio perché il Re preferì credere alla figlia piuttosto che al suo primo ministro.

 

Ma ora che vediamo Otto tornare al suo incarico ufficiale, dopo che la figlia si è resa complice dell’omicidio del suo rimpiazzo e di suo figlio, amante della principessa e padre dei suoi figli, che motivo ha di essere così incazzata? E poi, Ser Criston, caro, ti sei dimenticato chi ti ha messo al tuo posto? Secondo me, sì, Ser Criston, tu parli da uomo ferito!

Può essere che in questo “complesso” (metto le virgolette così potete apprezzare il tono sarcastico col quale ho colorato la parola) intreccio mi sia perso un passaggio, e nel perdermi un passaggio mi sia crollata tutta la “complessa” impalcatura narrativa (anche se forse “involuta” sarebbe stata più adeguato come termine). Sta di fatto che, come ho ormai perso il conto delle volte che lo ripeto, mi sciroppo sta roba come mia nonna poteva sciropparsi Sentieri all’epoca (ciao, Nonna), o come le televisioni in quelle case che rassegnate vengono sintonizzate su Canale Cinque per gli improbabili sviluppi della famiglia Forrester.

 

Torno a ribadire che la puntata m’è piaciuta, ma che non riesco a non guardarla senza distacco ironico, neanche se lo volessi.

 

Segue ora uno slide show con relative battute:

Lord Velaryon che vale quanto il due di coppe quando la briscola è a bastoni.

Il non detto è talmente forte che impossibilitato a restare pensiero si manifesta come può in riferimenti trasversali.

Millie Bobby Brown che interpreta la piccola 011 in un fotogramma a caso di stranger things.

Barret Oliver interpreta Bastian a cavallo del fortundrago nel classico degli anni 80 La storia infinita mentre in sottofondo sentiamo le note di Never Ending Story.

 

Ma torniamo a parlare di cose più prosaiche: la fotografia.

 

In giro su internet ho sentito peste e corna della fotografia di questo episodio, quindi analizziamo l’illuminazione dell’episodio momento per momento.

Iniziamo con una giornata di cielo coperto al mare, evidentemente la scogliera sulla quale affaccia il castello di casa Valaryion è rivolta a Est, di conseguenza il tramonto è alle spalle della scena e il cielo è perlaceo, nuvoloso, tipico di alcune giornate tardo autunnali. Questo nelle intenzioni narrative. Dal punto di vista pratico invece vediamo un’altra serie di fenomeni strani, prima tra tutti il “filtro” (passatemi il termine) che contraddistingue tutta la fotografia della serie: 6 puntate su 7 sono marroni/ocra scarsamente illuminate, impastate di texture di polveri e/o nebbia ai fini strutturali di nascondere l'effettiva profondità di campo delle scene (credo di averlo detto anche qualche episodio fa, ma evidentemente serve sempre ribadirlo) questa è tutta virata sul grigio/azzurro, ma la paletta si muove tra le stesse frequenze per mantenere una coerenza.

 

È brutta? Impasta tutto? La penombra annega ogni cosa? Sì, certo, perché accadeva anche negli altri episodi, qui succede lo stesso ma su altre tinte.

 

E poi c’è l’effetto notte. Cioè, io credo fortemente sia un effetto notte, scelta apparentemente razionale dal momento che la maggior parte dell’episodio è ambientato di notte, su una spiaggia, lontano da qualsiasi fonte di luce e per come si stagliano le ombre, per l’eccessiva luminosità della luna e per il modo furbo per il quale il buio è anche un comodo strumento per nascondere le rughe d’espressione del drago ansiano, mi viene da dire che sia proprio un effetto notte.

Sulla sua brillantezza (in termini di luminosità) mi permetto di esprimere delle riserve: quando ho visto la puntata mi è sembrato tutto molto comprensibile, forte del mio download parallelo a 1080p da 3,7 GB guardato in una stanza buia con la luminosità dello schermo al massimo, ma mi rendo conto che la compressione dell’immagine ammazzi tantissimo le scene in (finta) notturna dato che adesso mentre scelgo tra gli screen che ho scattato per illustrare questo post, di giorno, con la luce naturale in faccia sia parecchio difficili da distinguere anche solo le figure umane dal fondale, esattamente come mi capita con ogni altro episodio di cui mi lamento del taglio visivo che è stato scelto per la serie.

Best in Show: Otto Hightower, inaffondabile quanto un senatore centrista in una lista bloccata.

Exit mobile version