Cosa succederebbe se si mischiassero le battaglie a turni, i minigame di Cooking Mama e l'amore per il cibo come incontro sociale? GladiEATers: un menù completo, indipendente e nato dalle mani degli chef di MilkBubblesGames. Da buon italiano quale sono, cresciuto a Pasta al Sugo, non ho potuto fare a meno di interessarmi di questo graditissimo progetto in pixel art, il quale promette di riuscire a fondere la lotta con l'esperienza culinaria.
Come nasce GladiEATers e perché proprio questa spinta creativa ha dato via a un incrocio così peculiare? Domande le cui risposte non potevo di certo trovarle da solo, così mi sono seduto al tavolo virtuale insieme al team di sviluppo e ho scoperto diverse cose, come il fatto che l'idea di GladiEATers sia nata durante una conversazione a caso o come riuscire a rappresentare diversi stili di cucina donandogli un'identità umana e senza scadere nel banale. Qui di seguito trovate quindi i miei interrogativi, non vi resta che prendere posate, bicchieri e gustarvi il racconto di MilkBubblesGames. Oppure metterlo nella vostra Lista dei Desideri di Steam, ricordatevi che questo aiuta gli sviluppatori più di quanto pensiate!
Intervista a MilkBubblesGames
Grazie per averci invitato a questa intervista culinaria! Prima di iniziare con il piatto principale, ci potete parlare di MilkBubblesGames e di come è nato GladiEATers? Siamo sicuri che almeno quando avete avuto l'idea foste affamati.
Grazie per averci al vostro tavolo! MilkBubblesGames è nato diversi anni fa per progettare giochi che prendessero le parti migliori di due generi e le fondessero insieme. Abbiamo sviluppato alcuni prototipi qua e là fino a quando è nato GladiEATers, che siamo felici di chiamare il nostro titolo principale. L'idea di GladiEATers, in realtà, è nata da un malinteso. Ero in un viaggio lungo e faticoso con un mio grande amico, Tommy. Mi stavo lamentando di quanto mi piacerebbe tornare indietro nel tempo e creare un gioco di creature collezionabili unico. Al tempo però pensavo ingenuamente che il genere non avesse abbastanza spazio per dei nuovi design (cosa che è stata smentita da altri titoli incredibili). Il mio amico Tommy tuttavia non mi stava davvero ascoltando e mi ha suggerito di "fare un gioco di cucina". Pensavo intendesse un gioco di creature-collector culinario, anche se probabilmente non era la sua intenzione originale. È stato un momento di pura epifania e lui ha subito coniato il nome GladiEATers. Direi che eravamo entrambi abbastanza affamati!
In GladiEATers non si catturano solo mostri con cui combattere, ma devi letteralmente cucinare una squadra di piccole creature gustose attraverso un minigioco. Perché avete scelto di utilizzare questo tipo di gameplay e come è diventato uno degli elementi più distintivi del vostro progetto?
Quando abbiamo progettato GladiEATers, il loop di gioco è venuto su in modo naturale: cucina creature per ottenerle. Man mano che sviluppavamo il gameplay, questa connessione funzionava alla grande nel contesto del gioco. Le creature più forti impiegavano più tempo per essere cucinate poiché richiedevano più passaggi, mentre le creature più deboli si cuocevano più rapidamente. Questa è stata una realizzazione determinante che abbiamo reso poi parte fondamentale del nostro bilanciamento. Ciò permette sia a creature forti che deboli di essere valide, poiché come giocatore puoi scegliere di cucinare una squadra di 6 creature più deboli o una di 1-2 creature forti. Inoltre, i minigiochi di cucina portano una grande ventata di aria fresca nel genere, almeno per noi. Rompono la strategia a turni con momenti di button mashing ed espressione di abilità meccaniche attraverso i giochi di cucina.
Anche se è il giocatore a cucinare nel gioco, c'è anche molta preparazione nella creazione di così tanti elementi in pixel art, specialmente se è di alta qualità come quella che si trova in GladiEATers, osservando in particolar modo tutte quelle animazioni uniche e creature culinarie. Perché avete scelto di utilizzare la pixel art per il vostro gioco? E qual è stata la sfida creativa più grande per voi nell'utilizzare questo stile?
I giochi di un tempo di creature collezionabili utilizzavano sprite in pixel art e, perciò, volevamo davvero entrare in contatto con quelle radici culturali. Inoltre, lo stile pixel art si è sviluppato veramente tanto dai bei vecchi tempi dei giochi di una volta e volevamo dare a questa nuova ondata di pixel art una nuova presenza nel genere che abbiamo scelto. La sfida più grande, come hai già notato, è stata la quantità di pixel art necessaria. Volevamo che ogni GladiEATer avesse tre abilità uniche, dando un tocco univoco alla composizione della squadra. Volevamo anche che ciascuna di queste abilità avesse un'animazione originale disegnata a mano. Quindi, con 3 abilità con circa 40 frame per ognuna, 15 frame per le animazioni idle e 50+ GladiEATers, facendo tutti i calcoli siamo intorno ai 6.750 frame circa? Ecco, per noi, questa è stata la sfida più grande con la pixel art, ma è l'unico modo in cui potevamo servire la nostra visione del pasto di GladiEATers.
Parlando di arte e artisti, raccontateci di più sui vostri Combat Chefs e su come avete plasmato le loro identità per abbinarle a particolari tradizioni della cucina globale. C'è qualcuno che rappresenta il paese di provenienza del vostro studio? E quali sono stati i vostri riferimenti nella creazione del vostro roster, sia in termini di creature che di cuochi?
Volevamo che i nostri Combat Chefs rappresentassero temi diversi legati alla preparazione e al consumo di cibo. Sono uno chef di formazione, così come la mia fidanzata, quindi avevamo molte persone nel nostro ambito su cui basare i personaggi. Ad esempio, Eggie, la nostra esperta di uova, è incentrata sulla capacità del cibo di riuscire a connettere la famiglia nel contesto della tavola e sul cibo come punto di riferimento per l'eredità e la speranza. La sua controparte, Diane, è invece incentrata sulla militanza nelle cucine e sull'intensa cultura culinaria, a volte purtroppo anche tossica. Entrambi questi punti di partenza erano gusti chiave per il loro design, e anche visivamente abbiamo cercato di tenere fede a questi elementi chiave di design. Per quanto riguarda la costruzione della prima generazione di creature di GladiEATers, abbiamo cercato di dare una presenza sul tavolo ai cibi più iconici. Ci sono 13 creature che hanno le uova come elemento portante, seguite da pane, torta e verdure. Ciò non lasciava molto spazio per le cucine dei cibi di ciascun chef, cosa che però saremo davvero entusiasti di affrontare nei futuri aggiornamenti! Per quanto riguarda la rappresentazione del paese del nostro studio: siamo davvero un team internazionale, quindi non abbiamo personaggi patriottici. Tuttavia, il mio amico finlandese, Tommy, coideatore di GladiEATers menzionato in precedenza, ha ispirato Riku & Kate: una coppia formata da un grande pasticcere finlandese, che si rifiuta di parlare inglese, e la sua traduttrice/socia Kate. Sono davvero un duo divertente!
Sai che quando noi italiani parliamo delle tradizioni culinarie ci scaldiamo tutti, quindi possiamo sperare di trovare qualcosa che ci ricordi le nostre tavole piene di pasta in GladiEATers?
Siamo molto fortunati ad avere il nostro principale artista di sprite, Luca, di nazionalità italiana. Quindi, siamo sempre dalla parte giusta della cultura alimentare del bel paese. Lui ed io abbiamo discusso potenziali GladiEATers di pasta per futuri aggiornamenti e lui è davvero entusiasta di rendere orgogliosa la cultura di questo particolare piatto... nel prossimo futuro. La pasta cotta al dente ha una forma diversa rispetto ad altre paste? Il Raviolo è un GladiEATer che batte le ali come una farfalla? Queste e molte altre sono le domande che potrei doverti rivolgere in futuro, chi lo sa!
Cucinare nei videogiochi è spesso trattato come un'attività secondaria, da svolgere magari in pochi menu senza la necessità di azioni effettive. Ma in realtà, cucinare e mangiare sono una parte enorme del nostro patrimonio culturale come umani. La cucina è una forma d'arte, di espressione ed è raramente vista con rispetto nei videogiochi, con alcune eccezioni notevoli negli ultimi anni. Tuttavia voi avete scelto di rimanere focalizzati sul cibo e di presentarci un gioco in cui cucinare è anche combattere, esplorare e sperimentare, regalandoci la stessa sensazione che abbiamo provato con Cooking Mama. Perché questo tipo di fondamento era cruciale per il vostro progetto e cosa può portare il cibo al tavolo dei videogiochi di oggi?
Hai ragione! Nei videogiochi cucinare è un'attività secondaria, e per molte persone nella loro vita cucinare è davvero un'attività secondaria. Per noi invece, cucinare è la quest principale della missione e siamo contenti che GladiEATers possa trasmettere questa importanza. Spero che riusciremo a esplorare il ruolo della cucina, del cibo e delle persone che lo preparano nel nostro sistema narrativo frammentato, oltre al fumetto che stiamo cucinando con Rosi Kampe, famosa per DC e Marvel. Infine, speriamo davvero di vedere più giochi di cucina con ancora più design che pongano il cucinare al centro del loop di gameplay.
Infine, GladiEATers sarà lanciato inizialmente in accesso anticipato: cosa sperate di raggiungere durante questo periodo prima della pubblicazione definitiva e perché è importante per voi coinvolgere i giocatori nella preparazione del piatto principale di GladiEATers?
GladiEATers verrà lanciato con tre chef giocabili: Eggie, Loga e Diane, ognuno con le proprie specialità culinarie uniche. Durante l'accesso anticipato renderemo giocabili gli altri chef: Jemin, Apolline, Joule e Riku & Kate, ognuno con i propri minigiochi di cucina e GladiEATers unici. Raffineremo anche le nostre caratteristiche roguelike e miglioreremo i nostri sistemi multiplayer classificati. Infine, concluderemo l'accesso anticipato con alcune emozionanti battaglie guidate dalla narrazione che plasmeranno la storia di GladiEATer e introdurranno nuovi cibi e sistemi di battaglia! GladiEATers è anche un'idea molto nuova di cui non ci sono troppe linee guida o esempi su cui basare il nostro gioco. Abbiamo bisogno del feedback e delle idee dei giocatori per sapere di essere sulla strada giusta. Certo, abbiamo fatto alcuni round di playtest di persona oltre che online e le recensioni uscite da questi periodi ci hanno aiutato a cucinare un GladiEATers più gustoso e divertente da proporre per l'accesso anticipato. Non vediamo l'ora di vedervi ai fornelli!