Non sai ormai quante volte hai visto Bandersnatch, lo conosci a memoria, conosci ogni battuta e tutto il diagramma ad albero eppure, vuoi la privazione di sonno, vuoi l'ossessione che ormai ti divora, senti che c'è altro. Che qualcosa là dentro è sfuggito a tutti, tranne te.
Sono già due volte che guardando la scena sul balcone dei due protagonisti pensi che dovresti buttarti di sotto per vedere cosa succede, sei quasi certo che ti ritroverai di fronte a una schermata che ti invita a iniziare da un checkpoint precedente.
Distrutto e privo di idee ti procuri un francobollo di LSD, nella speranza che la tua comprensione sia portata a un livello superiore. Dopo qualche minuto in cui tutto ciò che ottieni sono sudori freddi e un ulteriore senso di paranoia sei arrivato alla scena in cui il protagonista entra per la prima volta nella Tuckersoft. Scorato dall'insuccesso ti alzi di scatto, per prendere un po' d'acqua, ma la droga e la stanchezza degli ultimi giorni ti fanno inciampare e cadi verso lo schermo.
Quando riapri gli occhi vedi tre facce che ti fissano, sono il protagonista, il programmatore biondo e il capo della Tuckersoft. Dopo uno smarrimento iniziale provi a dire qualcosa, ma emetti solo degli strani versi elettronici. Ti guardi intorno e vedi solo stringhe di dati, non hai un corpo, sei diventato parte del programma. Per l'esattezza, sei uno degli sprite che compongono il volto del demone Pax.
Cadendo nello schermo sei diventato parte di Bandersnatch, la tua anima appartiene al demone e tutto ciò che il mondo ricorderà di te è che sei stato ritrovato morto con segni di trauma alla tempia e un infarto, di fronte alla televisione.
La tua storia finisce qua, a meno che tu non conosca un paradiso sulla Terra in cui fuggire.