L'idea di Bandersnatch come "gioco maledetto" ti fa venire in mente qualche altro collegamento interessante e inizi a scandagliare la rete. Il primo nome che ti viene in mente è Polybius, forse la leggenda metropolitana più famosa di tutto il settore. Polybius sarebbe un presunto gioco arcade del 1981 sviluppato dalla Sinneslöschen (che in tedesco vuol dire qualcosa di simile a "privazione sensoriale") e distribuito in pochissime sale giochi americane.
Si racconta che fosse così popolare da causare lunghe code e risse, ma soprattutto che i giocatori dopo alcune sessioni iniziassero a subire attacchi d'ansia, incubi notturni, insonna. Inoltre, perdevano del tutto interesse verso gli altri giochi. Si parla addirittura di misteriosi uomini in nero che ogni tanto facevano rilevazioni sui cabinati e sui giocatori. La spiegazione più sensata è che sia una leggenda metropolitana emersa dopo l'uscita di Tempest, gioco che in alcuni casi provocò attacchi di epilessia e vertigini, tuttavia come ogni leggenda c'è chi afferma di avere prove sulla reale esistenza del gioco. Esiste addirittura l'intervista a un presunto sviluppatore della Sinneslöschen, ma la sua attendibilità è tutta da verificare.
Mentre leggi queste informazioni ti ricordi che nel 2017 Jeff Minter, storico sviluppatore degli anni '80, ha pubblicato un gioco che si chiama Polybius, uno sparatutto frenetico che omaggia questa leggenda metropolitana. Caso vuol che Minter dia anche il volto a Jerome F. Davies, l'autore di Bandersnatch.
Divertito, ma anche un po' inquietato, continui a cercare qualche informazione sui "giochi maledetti" e scopri Killswitch, gioco russo del 1989 praticamente introvabile che avrebbe fatto da precursore dei survival horror. Nel gioco puoi interpretare una ragazzina o un demone invisibile e tutti hanno sempre scelto la ragazzina per due motivi: il demone invisibile era una casino da comandare e il gioco si cancellava dall'hard disk se lo completavi con quel personaggio. Non sai se è vero ma scopri che un certo Yamamoto Ryuichi si è aggiudicato una delle ultime copie di Killswitch per giocare col demone in diretta streaming e l'unica cosa che è stato in grado di fare è piangere di fronte allo schermo.
Continuando a scavare nelle memorie dei giochi maledetti ti ricordi che Pokémon Rosso e Verde avevano un livello color lavanda con una musica così fastidiosa da insinuare tendenze suicide nei bambini che fu eliminato nella versione europea, che si racconta di una cassetta di Majora's Mask appartenuta a un ragazzo morto in cui c'è un salvataggio che non può essere cancellato che dopo un po' uccide i personaggi negli altri salvataggi e più scavi in queste leggende più senti di far parte di qualcosa di più grande, i peli sulle braccia ti si drizzano per la suggestione e hai il collo scosso dai brividi. Cosa fai?
Forse è il momento di parlare con qualcuno di Bandersnatch e lasciarsi tutto questo alle spalle.
E se mi facessi uno schema dell'episodio per capirne di più?