Ho atteso con una certa ansia e un certo carico di aspettative l’arrivo de The Ferragnez sugli schermi e con i primi 5 episodi pubblicati su Prime Video divorati in men che non si dica non posso certo dichiararmi deluso da come, ancora una volta, Chiara e Federico siano riusciti a raggiungere un nuovo livello nell'evoluzione del marketing della propria persona.
Guardo sempre con un certo fascino e un certo interesse quello che combina una delle famiglia più seguite in Italia: quel che riescono a fare e combinare assieme ha dell’incredibile a prescindere da quanto si possa apprezzare o meno il loro approccio al mondo.
Che piaccia o meno sono stati, infatti, in grado di rinnovarsi e rivoluzionarsi continuamente nel loro approccio al marketing di se stessi: dal un “semplice” blog di moda e un paio di album sono arrivati ad essere un vero e proprio fenomeno culturale, ad inventare e reinventare una professione fino a raggiungere la vetta di un processo evolutivo estremamente complesso e macchino, The Ferragnez appunto.
Non credo di aver mai assistito ad una tale “de-privatizzazione” della vita di una persona e non credo di aver mai immaginato che qualcosa di vagamente simile fosse anche solo auspicabile.
La serie ha il taglio documentaristico e mette in bella mostra nient’altro che la quotidianità di una coppia con tutti i problemi e le difficoltà che questa deve affrontare ogni giorno.
Prima ancora di raccontare Chiara e Federico, The Ferragnez racconta uno spaccato di quotidianità molto vicino a chiunque si ritrovi a guardarla: due persone estremamente diverse nei pensieri e nell’approccio alla vita, due famiglie completamente differenti e la vita quotidiana che chiunque potrebbe affrontare con un bambino piccolo come Leone.
Subito dopo arrivano i veri protagonisti, la Ferragni e Fedez, che si mettono in vetrina di fronte a delle telecamere pronti a farsi conoscere al di là delle “stories” che pubblicano ogni giorno mostrando ogni possibile vulnerabilità e fragilità allo spettatore senza mai dimenticarsi, però, che non stanno facendo altro che costruire una delle più strutturate e incredibili pubblicità di sempre.
Il prodotto che stanno vendendo, a conti fatti, è la loro vita perché in fin dei conti la loro impresa e il loro marchio ruota esattamente attorno a questo: sé stessi che sono allo stesso tempo il prodotto e la pubblicità stessa.
Ho già detto che sono estremamente affascinato da questo laborioso processo di marketing che hanno messo in piedi?
E se legare la propria vita a Instagram poteva non bastare, il passo successivo non sarebbe potuto essere che questo, la messa in scena di ogni momento, anche quello più intimo, della propria relazione.
A legare le puntate come un fil-rouge è infatti una seduta di terapia di coppia (roba che più intima e privata non si può, per dire) in cui i due si mostrano “senza filtri”, pronti a parlare di tematiche su cui non si sono mai espressi (sapevate che il dentista di Federico era un pedofilo?) e affrontare tutte le difficoltà che una coppia così disomogenea è pronta a vivere con l’arrivo di una nuova bambina in famiglia.
The Ferragnez “abbassa” quindi Chiara e Federico al livello di ciascuno di noi mettendo il luce la parte “umana” dietro a quella della “star”. Non parliamo più, dunque, della Ferragni, del suo marchio, della sua attività e dei suoi prodotti.
Parliamo di Chiara, la moglie che vuole passare un weekend romantico con suo marito in montagna, la madre che non vede l’ora di avere una bambina per poterla vestire di rosa, la figlia che si commuove di fronte alla lettera della madre che le comunica quanto è fiera, e la donna forte e indipendente che lavora con grinta ed entusiasmo.
Parliamo di Federico, il marito che vorrebbe semplicemente starsene sul divano a rilassarsi, il padre che si maschera da Babbo Natale per fare una sorpresa al figlio, il figlio che ha un rapporto strano con gli abbracci in famiglia, e l’uomo che si fa mettere un paio di elettrodi che simulano il dolore del parto perché vuole sentire che effetto fa il travaglio.
E poi c’è Leone, chiaramente. Con il suo sorriso innocente e la sua spontaneità di fronte ad una telecamera che è stata sempre presente nella sua vita (e che mi ha ricordato molto il mio fratellino in tempi non sospetti).
Insomma 5 episodi il cui scopo è riuscire a vendermi i Ferragnez mostrandomi le persone dietro al marchio, spiattellando davanti a tutti le forme più intime e private della vita di qualcuno. E io me ne sono appropriato, avido.
The Ferragnez ha centrato pienamente il suo obbiettivo mettendo in scena una delle cose più cringe e affascinanti degli ultimi tempi. Sono sinceramente curioso di scoprire gli ultimi tre episodi perché sono certo che vedere Chiara partorire sia esattamente il punto più alto, e contemporaneamente quello più basso, che il mondo “social-centrico” possa aver mai raggiunto.
E lo adoro.