Prendete Wonder Woman, Deadpool e The Rock: tre personaggi che da soli costituirebbero già un franchise a sé stante, che mescolati assieme potenzialmente possono diventare un cocktail incredibile. Così a Los Gatos, dove c'è la sede di Netflix, devono aver pensato: abbiamo questa sceneggiatura che da anni tutti vorrebbero, mettiamoci dentro tre attori sulla cresta dell'onda e il resto verrà da sé. Beh, come spesso accade, la somma delle parti è meno di quanto ci si sarebbe matematicamente attesi. Red Notice non è un brutto film, non per il genere specifico a cui fa riferimento: ma, a dispetto di un budget e di un cast stellare, non fa compiere all'offerta in streaming di Netflix quel salto in avanti che ci si sarebbe potuti aspettare.
Gal è a fuoco, Dwayne e Ryan meno
Iniziamo dalla storia. C'è una leggenda che parla di uova, in particolare tre uova fatte di metalli rari e pietre preziose dal valore intrinseco e storico inestimabile: le avrebbe regalate Antonio a Cleopatra più di 2.000 anni fa, e da allora due di queste sono passate di mano più volte mentre della terza si è persa ogni traccia. Poi c'è un ladro: è uno di quei ladri gentiluomini che ci piacciono tanto sul grande schermo, guascone e sempre capace di tirarsi fuori dai guai, interpretato da Ryan Reynolds (che quest'anno è ovunque). A dargli la caccia c'è un poliziotto, anzi per meglio dire un agente speciale dell'FBI: è The Rock, anche noto come Dwayne Johnson, ed è tutto muscoli e magliette attillate. Infine, c'è un'altra ladra, di quelle inafferrabili e ovviamente bellissime, interpretata da Gal Gadot: è destinata a gettare scompiglio nella trama e dare pepe all'avventura che ci accingiamo a guardare. Ovviamente tutti e tre sono alla ricerca delle uova.
Sulla carta è una storia già vista e rivista: ma, come ci insegna il cinema di genere, sono la messa in scena e l'alchimia tra gli attori a fare la differenza. Pensate a cosa è stato Ocean's Eleven. Pensate a cosa non è stato Sahara. Vediamo com'è andata questa volta. Iniziamo da Gal Gadot: beh, Gal Gadot è perfettamente calata nel personaggio. Indossa con grazia gli abiti meravigliosi e il trucco che la rendono sempre impeccabile in ogni ripresa, risulta persino credibile nelle scene di azione pura (anche se meno credibile che nel primo Wonder Woman): ormai l'attrice è rodata in questo ruolo e questo tipo di personaggio, lancia sguardi languidi ai suoi co-interpreti e ti fa desiderare in ogni istante di essere lì a farti ammanettare da lei.
Veniamo al duo di uomini che deve sorreggere la linea comica della produzione. Reynolds interpreta, semplicemente, Reynolds: fa le battute sarcastiche che ti aspetti, crea quello svago che in tutti questi film d'azione leggera ti aspetti per sollevarti il morale. Riesce persino a piazzare in bella vista una bottiglia del suo gin. Anche The Rock fa, inevitabilmente, The Rock: picchia come un fabbro qualsiasi cosa gli si muova davanti, distrugge auto, elicotteri, palazzi, prigioni e naturalmente polverizza tutti i generici sgherri che si frappongono tra Dwayne Johnson e il suo compagno di scorribande. Il vero problema è che i due, insieme, non funzionano: sembrano male assortiti, fisicamente e per come sono scritti i loro personaggi. Non scatta mai quella complicità che deve seguire l'inevitabile diffidenza iniziale. Non ti affezioni a loro, e loro non si affezionano l’uno all’altro.
Red Notice è una scommessa da 200 milioni
Non che tecnicamente Red Notice sia fatto male: è come uno di quei piccoli prodotti di artigianato che un falegname produce grazie all'esperienza e agli insegnamenti che si tramandano nella sua bottega da secoli. Le acrobazie, le sequenze, il ritmo e gli stunt, tutto è rotondo e fluido: ci sono un paio di forzature non da poco nella trama ma, ehi!, trovami un film di questo genere che non ne abbia. Ci sono discreti effetti speciali, la fotografia è azzeccata, c'è anche quello sfoggio di trovate che in un film con un budget da 200 milioni di dollari (tanto si dice che quelli di Netflix abbiano stanziato per questa che è, a oggi, la pellicola più costosa sfornata per il servizio di streaming) ti aspetti di vedere. Inseguimenti, esplosioni, sparatorie: vroom, boom, bang.
Netflix ha fatto una scommessa: ha investito su Red Notice più di quanto non abbia fatto su un'altra produzione di genere molto specifico, quel The Irishman diretto da Scorsese che fino all’altrieri era stato il più costoso film messo in onda a reti unificate. The Irishman però è arrivato alla notte degli Oscar, accolto da pubblico e critica come un gran film costellato da preziose interpretazioni degli attori feticcio di Scorsese (De Niro, Pacino, Pesci: guarda la combinazione, sono proprio in tre). Vi possiamo anticipare, senza tema di spoiler, che Red Notice non arriverà a giocarsi un'ambita statuetta assegnata dall'Academy.
Ricordiamoci cosa fa Netflix sulla sua piattaforma: lancia show e serie TV e film, guarda ai freddi numeri per valutarne l'accoglienza da parte del pubblico, decide di conseguenza cosa fare dopo. Red Notice, stando a quanto si dice in giro, sta andando alla grande: il pubblico sta guardando il film, senz'altro attirato dalla prospettiva di vedere assieme le tre star che ne sono protagoniste. Questo vuol dire che Netflix potrebbe prendere in considerazione l'idea di mettere in cantiere un sequel, forse lo farà, ma di certo non sarà una decisione dettata dalla riuscita di questo film: Ryan+Gal+Dwayne insieme non creano quella che avrebbe potuto essere una pellicola di sano e americanissimo divertimento, bensì danno vita a un prodotto che nel complesso risulta un po' sciatto.
Il principale pregio di Red Notice è che non cerca di reinventare la ruota: fa quanto ci si aspetta da un film d'azione a stelle e strisce. Il principale difetto di Red Notiche è che non cerca di reinventare la ruota: non prova mai a rischiare, va sul sicuro con una messa in scena che è troppo prevedibile. Il film si può guardare con soddisfazione e vi garantirà un paio d'ore di intrattenimento dignitoso: ma Netflix non può far conto su questo titolo per accreditarsi in modo definitivo come una delle grandi major di Hollywood. Non questa volta. Però che bella che è Gal Gadot?