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Plasma e il piacere di imparare a costruire

Quando ero più piccolo spesso giocare diventava costruire, tra blocchi o piccole stazioni ferroviarie riprodotte fedelmente, per non dimenticare poi i LEGO che ormai rappresentano un passatempo per tutte le età. Nel videogioco questo si è ormai tradotto in diversi modi, ma rimango sempre affascinato dalle possibilità che gli ambienti virtuali riescono a proporre. Tra le ultime novità mi sento di annoverare nei migliori progetti due nomi italiani: RetroGadgets, di cui vi abbiamo parlato in live e su Indie Comune, e Plasma, gioco in early access di DryLicorice.

Tutti e due hanno la filosofia di mettervi di fronte a un sandbox ingegneristico dove la creazione è l’imperativo maggiore: da un lato RetroGadgets è improntato a farvi realizzare i vostri dispositivi portatili di ogni genere, dall’altro Plasma è veramente il parco giochi definitivo per chiunque voglia costruire… beh qualsiasi cosa.

Quando dico qualsiasi cosa non è una figura metaforica, le possibilità di Plasma (come di RetroGadgets) sono infinite nel suo ambiente 3D fatto di blocchi, codici e entità di programmazione. Volete una macchina? Potete farlo. Un Gundam? Bhe, forse vi serviranno diverse ore ma è possibile, anzi potrebbe perfino essere pilotabile. La meraviglia di realizzare qualcosa, scoprire le proprie possibilità e darci dentro con la fantasia erano esattamente i valori che il “costruire” dell’infanzia volevano farci passare, forse un po’ persi in favore dell’azione cotta e riscaldata. Prodotti come Plasma fanno riaffiorare quelle sensazioni, ti mettono di fronte a dei pezzi che da soli magari dicono poco ma che, con un po’ di ingegno, possono trasformarsi esattamente in quello che stiamo immaginando.

La cosa che mi piace di Plasma però, essendo un ignorante in tutta la materia meccanica, è che è realizzato in modo che sia accessibile veramente a chiunque. Fondamentale è il tutorial, decisamente ben strutturato e con tutta una serie di videoguide in-game che ti aiutano a scoprire i fondamentali del gioco. Chiaro che la maggior parte delle cose da poter fare deriva dalla sperimentazione, tuttavia qualsiasi programma nuovo ha bisogno delle basi solide per poter essere esplorato e Plasma si assicura che chiunque abbia accesso a queste informazioni.

Non sarebbe possibile però senza un grande lavoro nell’interfaccia, sicuramente l’elemento su cui hanno di più sudato gli sviluppatori senza dubbio.

Può sembrare di poco conto per il giocatore classico, ma capire come farvi comprendere ogni singolo aspetto del funzionamento di Plasma senza risultare complesso è inaccessibile è un’impresa titanica, qui perfettamente riuscita.

La natura visiva a “blocchi” per così dire, dall’effetto plasticoso, mi ha dato la sensazione di star lavorando con roba leggere, giocosa esattamente come i cubetti dei bambini. Sotto di essi però c’è il livello del programma dei singoli pezzi e del loro funzionamento. Anche qui c’è stato molto lavoro nel rendere tutto estremamente comprensibile, pur con tutte le eventuali opzioni che riempiono ogni modulo.

Nell’area tutorial è infatti possibile analizzare alcune costruzioni per rendersi conto di quanti collegamenti possano esistere per permettere azioni come il feed di una videocamera, una presentazione di immagini live o far volare un drone. Il tutto avviene con finestre rappresentanti elementi, memo e descrizioni capaci di collegarsi tra di loro e definire i funzionamenti di ciò che andate a combinare. In poche parole, programmerete davvero e diventerete pure bravi a farlo.

Plasma al momento è in accesso anticipato e cresce con il feedback della community, oltre ad alimentare uno spirito di condivisione tra le opere che vengono realizzate. Come per RetroGadgets, il motore di tutta questa operazione sono i giocatori e al momento non c’è veramente nessuno scontento nella bella community che si sta formando.

Non credo ci sia niente di meglio di avere la soddisfazione di far giocare ad altri ciò che si è creato o trarre dalle idee altrui spunti per creare le proprie macchine.

La libertà d’espressione, di ideare o semplicemente di vivere ciò che gli altri creano è un bene estremamente prezioso che viene facilitato in questi spazi virtuali. Sulla carta e nella pratica, Plasma è un perfetto sandbox che non scende a compromessi, abbraccia chiunque e vi incoraggia unirvi ai suoi creatori per alimentare le vostre fantasie costruttive. Potremo chiedere altro da un videogioco del genere?

L’unico neo è quello di essere relegato a una nicchia fin troppo crudele per la qualità di Plasma, tritato da un mercato che non sempre riesce a mandare avanti progetti del genere nella misura in cui li meriterebbero. Tuttavia per questo sono qui, per dirvi che anche se non è il vostro passatempo preferito o vi sentite degli incapaci solo a mettere il cubo corretto nella forma giusta, Plasma fa anche per voi, anzi è soprattutto per voi. Datevi una chance, sperimentate e passate qualche oretta a creare qualcosa, nulla vi ricompenserà più della vostra soddisfazione nel vedere che siete riusciti a creare qualcosa di funzionante e anche divertente.

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