È uscito lo scorso novembre il secondo numero di Molotov, il “dark magazine” di Independent Legions, dedicato al dark nelle sue varie accezioni: horror, weird, anche pulp (qui avevamo esaminato il numero uno). Questo nuovo numero è intitolato ai “Dark Killers”, nelle loro varie e molteplici sfumature. Il bell’editoriale di Alessandro Manzetti, dopo aver discusso ulteriormente sulle varie sfumature del dark, presenta tre nuovi importanti autori internazionali al loro esordio in traduzione italiana (per mano di Francesca Noto) su questo numero della rivista: Priya Sharma, di cui viene tradotta l’opera vincitrice del Brisith Fantasy Award, “Bestie favolose”, anche finalista allo Shirley Jackson Award, che tratta dell’atavica, orrida seduzione del serpente. Un elemento di horror della sfera animale che permane anche, per certi versi, nei due altri autori introdotti per la prima volta al pubblico italiano: Cody Goodfellow con “Scuola di equitazione” e Thers Matsura, “Il bambino con la faccia da carpa”. Si aggiungono inoltre al ricco e sanguinolento carnet della rivista nomi come David J. Schow col suo “Draggers”, su un sordido mondo di corse da strada, Brian Keene ci porta nel “Canyon perduto dei morti”, Poppy Z. Brite con “La specialità del lunedì”, un piatto servito freddo che non vorreste mai ordinare.
E, naturalmente, anche Richard Christian Matheson, figlio di uno dei massimi maestri del genere, ma – da tempo – con una sua potente voce autonoma. “Il cuore dell’inverno”, il suo pezzo su questo numero, è un affilato diamante di perfetta crudeltà narrativa. Del padre, invece, si presenta una seducente anteprima di quello che promette di essere un vero evento nella scena fumettistica del 2021: l’adattamento – a colori - di Manzetti e Cardoselli di “Io sono leggenda”, di cui Matheson figlio firma la prefazione, e benedice questa prima trasposizione fumettistica in assoluto.
Tra gli italiani, nomi come Matteo Strukul, con il pulp nerissimo di “Una rapina del cazzo”, Sandro Battisti, che presenta il suo darkspace, con la prima parte di “Tre colonne di ossidiana”, e Stefano Fantelli continua la fiction diaristica de “Il brujo oltre la siepe”. Ma non di sola narrativa vive l'horror delle Independent Legions, e quindi ritorna la rubrica della Dark Poetry, che affianca una lirica del padrone di casa Alessandro Manzetti a una di un autore come Joe R. Landsdale, a rinfocolare la fiamma oscura di questa nobile tradizione, che data al gothic romantic e a un autore del calibro di Poe.
Tra i saggi, interessante l’analisi del “Perturbanesimo” di Christian Lamberti, che individua una personale chiave di lettura all’horror come momento rivelatorio del nonsenso che permea “l’inconscio e il quotidiano”, condotta con una disamina ad ampio raggio. Alessandro Pedretta ci introduce a “La mostra delle atrocità” di Ballard, mentre il nostro Cristiano Saccoccia - firma spesso presente anche su Nerdcore - intervista Craig Spector, tra i fondatori dello Splatterpunk, l’importante curator orrorifico britannico Stephen Jones, mentre in un terzo pezzo indaga invece lo sciamanesimo dark fantasy nell’opera di Owl Goingback. Fulvio Giachino introduce invece il ciclo narrativo di “The strain”.
Ricca anche la parte relativa ai comics. Alessandro Manzetti e Stefano Cardoselli, “Il Tarantino del bianco e nero”, portano una anteprima del numero zero di un loro nuovo fumetto, “Frank Spirito”, oltre all’anteprima dell’adattamento “leggendario” di Matheson, di cui abbiamo già detto, e l’horror grottesco di “Detective Morgan - Delikatessen” e “Jack lo Sfruttatore”. Sotto il profilo visivo, notevoli anche le sofferenti illustrazioni di Laura Centofante, che ci auguriamo di poter vedere anche in futuro. Non mancano anche alcuni contributi critici di stampo fumettistico: Francesca Giardiello presenta “Clean Room”, mentre io mi sono occupato di Mana Cerace, "dark killer" da poco tornato a tormentare le notti eterne della Londra di Dylan Dog, in una trilogia oscura firmata dal suo creatore Claudio Chiaverotti.
Per quanto riguarda il cinema, vi è spazio anche per il "buio in sala": Silvia Riccò esamina il filone ricorsivo del metahorror, da Scream ai giorni nostri, un labirinto escheriano in cui nessuno vi può sentire urlare. Andrea Berneschi introduce invece il cinema horror indonesiano. Non manca nemmeno il rimando al videogame: Fulvio Giachino esamina Parasite Eve, un survival horror in stile Resident Evil.
Insomma, un volume ricco di materiali, una ricognizione accurata delle varie sfumature del nero tenebra in grado di sedurre il lettore e catturarlo nell'abisso delle sue più deliziose paure. Abbandonati gli assassini oscuri, nel numero di marzo 2021 ci attenderanno le Dark Legions, nuovo capitolo di questa esplorazione del pozzo senza fondo dei mille, demoniaci volti dell'orrore.