Bello Lucca Comics & Games, pieno di cose fighe da vedere, fumetti e non da comprare, mostre da ammirare, gente da salutare. Ma tu ci vai pure perché vuoi fare i fumetti. Ti capisco, è lo stesso motivo per cui ci vado io da un sacco di anni. Ma cosa ti conviene portare con te a Lucca (e in generale a una fiera di fumetti)?
Ciao, mi chiamo Davide Costa, scrivo fumetti per un po' di editori come Salani, Tunué e Disney, faccio parte di Autori di Immagini che a Lucca sarà presente per fare portfolio review, e in questa serie di articoli provo a darti due consigli da autore e reviewer (scrutinatore? sfogliatore?) di portfolio su che portare e come muoversi a Lucca Comics. Che sono giusto uno spunto, nulla di scolpito nella pieta.
Partiamo dalle basi.
Biglietto da visita
"Ma darò a tutti i miei contatti social, e li scriverò sul mio portfolio! Che me ne faccio dei biglietti da visita? Piuttosto un QRcode!"
È una questione di soldi e praticità. Sul portfolio non hai torto, ma ci arriviamo dopo. Ora pensa ai biglietti da visita. Piccoli, te li tieni in tasca o nel portafoglio, con pochi euro te ne stampi un bel po'. Spesa bassa, resa più che buona. Il fatto che siano economici non è il solo vantaggio che hanno. Sono pure pratici. Immagina lo scenario: incontri per puro culo un fumettista che ti piace, un editor che ti interessa, qualcuno a cui vorresti far vedere la tua roba. Ma è un momento veloce, non è un momento canonico in cui tirare fuori il portfolio. Per cui tiri fuori il biglietto da visita, coi tuoi contatti scritti in modo chiaro.
"Ma tanto lo perderanno o non se lo cagheranno di striscio!"
Non puoi saperlo, e ogni lasciata è persa. Meglio dare un biglietto in più che uno in meno. Inoltre, pensa anche alla comodità per chi i biglietti li riceve: una volta tornato a casa se li sfoglia tutti e controlla con calma i profili delle persone che ha incontrato, accoppiando volti con i lavori che vede online. Fidati, lo fanno un sacco di persone. Non tutte quelle cui darai il biglietto, ma parecchie.
Bonus se di mestiere disegni: il biglietto fallo figo, mettiti già in mostra, sempre chiaro e conciso, ma è un modo simpatico per personalizzarlo e mostrare già se sai dire qualcosa col disegno. Vuoi fare fumetti, no?
"E se sceneggio?"
Pure io sceneggio, infatti ho chiesto a un amico bravo di farmelo figo da vedere. Ma passiamo alla seconda cosa che ti devi portare dietro se vai a Lucca Comics o a una fiera del fumetto:
Il tuo portfolio AGGIORNATO
Aggiornato è scritto in maiuscolo per sottolineare una cosa che non è ovvia come dovrebbe: se vuoi far vedere quello che sai fare oggi, fai vedere quello che sai fare oggi. Ma facciamo un passo indietro: che è un portfolio, se fai fumetti e/o illustrazione?
Per farla semplice è una raccolta dei tuoi lavori migliori e più recenti che mostrano le tue capacità di fumettista qui e ora. Le tue capacità di fumettista sono tue, quindi devi far vedere quello che sai fare e vuoi fare. Vuoi disegnare fumetti? Inserisci nel portfolio della tavole a fumetti finite. Che vuol dire finite? Che sono pronte da mandare in stampa, quindi non solo matite ma pure ripasso a china e, se sai colorare, colorate e, se sai letterare, pure letterate. Hai presente una tavola pubblicata? Ecco, è quello che devi mettere nel tuo portfolio se ti proponi come fumettista.
Lo so, sembra banale, ma spesso persone che vogliono fare i fumetti non ti mostrano tavole a fumetti ma solo illustrazioni, sketch o character design. Tutte cose che possono pure essere fighissime, ma che non fanno capire se i fumetti li sai fare. Quindi tornando a noi.
Nel tuo portfolio da fumettista ci metti alcune delle tue tavole finite, a colori se vuoi, il più recenti possibile. Stai pure tra le 6 e le 10 tavole, magari variando: fai vedere come te la cavi con scene in esterni e scene in interni, fai vedere come gestisci una scena di dialogo, fai vedere come te la cavi con quelle di azione. Insomma, varia in modo da mostrare che sai disegnare situazioni differenti e magari pure personaggi differenti. Dai modo a chi vede il tuo portfolio di farsi un'idea delle tue capacità e di qual è il tuo range.
Una volta che hai messo le tavole a fumetti allora sì, puoi aggiungere qualche character design, qualche sketch, un paio di illustrazioni e altro che ti sembra possa far vedere che sai fare. Ma la base, se vuoi fare fumetti, è che ci siano tavole complete.
"Io però non ho mai pubblicato! Che ci metto?”
Essere esordiente non è un problema, stai cercando di pubblicare e di trovare i tuoi primi lavori, è normale non avere tavole già pubblicate. Inserisci le tavole che hai fatto per esercizio rifacendo i tuoi autori preferiti, quelle che magari hai fatto se hai seguito una scuola di fumetto, quelle che hai disegnato leggendo sceneggiature che hai trovato. Non importa se non hai mai pubblicato, stai mostrando il portfolio proprio per farti conoscere.
Quello che è importante è mostrare quello che sai fare oggi. Cinque anni fa hai fatto una tavola che è una bomba? Ok, complimenti, ma a chi vorrebbe darti lavoro serve sapere che sai fare se ti chiede di disegnare ora. Quindi le tavole che inserisci nel portfolio devono essere recenti. Dell'ultimo anno, più o meno. Sono tavole di un progetto che tu e qualcuno che scrive state cercando di piazzare in giro? Nessun problema, magari scrivi il nome di chi ha sceneggiato la tavola, per correttezza nei suoi confronti. Inoltre, se i colori non sono tuoi, specifica di chi sono: per correttezza nei suoi confronti, e per far capire a chi guarda il tuo portfolio che non sei tu ad aver colorato, dando quindi informazioni corrette sulle tue competenze.
Inoltre non dimenticare mai di mettere nel portfolio i tuoi dati e riferimenti per contattarti: mail, profili social, portfolio online e sito se li hai. Se hai già qualche pubblicazione sotto la cintura, metti un breve CV. Se hai delle skill legate al disegno e al mondo creativo, scrivile che male non fa.
Il portfolio stampalo. Lo so, costa ma son soldi ben spesi perché un portfolio stampato, con la copertina disegnata da te quindi fighissima, impaginato bene (se non sai impaginare chiedi a qualcuno, nel tuo giro sicuramente trovi chi ti può dare una mano), con tutte le sue parti ben organizzate ti fa presentare bene a prima vista. Evita di arrivare con fogli volanti, tavole pinzate tra di loro, raccoglitori enormi. Sono scomodi per te, sono poco pratici da leggere.
Poi sia chiaro: se il periodo è di cintura stretta, porta il portfolio versione casalinga, e stampalo l'anno prossimo. Se le tavole sono fighe, sono fighe pure se non le stampi.
"Ma il portfolio posso farlo vedere in digitale sul mio tablet?”
Certo, non siamo nel 2002. Però due consigli: batteria carica e non sperare che la connessione funzioni durante una fiera, in particolare se è affollata come Lucca Comics. Per questo ti suggerisco di avere una copia salvata in locale direttamente sul tablet. E aiuta gente che ormai ha una certa: magari non mostrarlo sullo smartphone, che è pure penalizzante per le tavole in primis.
Per cui sintetizzando: nel portfolio da fumettista SERVONO tavole a fumetti, le più recenti che hai e consideri più convincenti, i tuoi dati, qualche sketch, un paio di character design, una breve bio. Sono poche cose, perché non serve molto per inquadrare il livello e le capacità di chi vuole fare fumetti.
"Ok, ma chi mi inquadra? A chi lo mostro? Come mi propongo?"
Te lo dico nella prossima puntata.