STAI LEGGENDO : Tutte le cose che ho visto (e provato) all’E3 2019 a parte Keanu Reeves

Tutte le cose che ho visto (e provato) all’E3 2019 a parte Keanu Reeves

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Cyberpunk 2077, Final Fantasy VII, Avengers, Doom Eternal e altre belle cose dall'E3 2019

Quest’anno l’E3 è stato moscetto, è vero, anche se lo dicono soprattutto quelli che l’hanno visto da casa (ma anche alcuni di quelli che ci sono andati). Anzi, meglio se dici che è stato orribile, i giudizi a metà sono per la gente a cui fanno schifo i like. Se non sostieni questa tesi verrai subito bollato come uno di quelli che cedono alla cultura dell’hype e i tuoi preorder saranno fucilati in piazza.

Scherzi a parte, sì, è stata una fiera di transizione, un momento in cui riprendere fiato per Microsoft e Sony. La prima doveva mettere sul piatto tutto ciò che aveva in mano, ma al di là di una raffica di trailer e Game Pass (che non è affascinante) non ha spinto abbastanza su XCloud e Project Scarlett, pur mostrando un nuovo engine con Halo. Evidentemente non aveva altre frecce da scoccare, ma comunque almeno qualcosa si è visto. Inoltre, si porta ancora dietro lo stigma del lancio di Xbox One, quindi a meno di non regalare una console a tutti ci sarà sempre chi farà la faccia seria. Poco importa se Game Pass per 14,99 ti fa giocare un botto di roba ovunque e ho avuto modo di giocare Halo 5 su un telefono in cloud gaming. La gente vuole gameplay ed esclusive, altrimenti "perdi l'E3".

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Sony dal canto suo ha fatto quella che “mi si nota più se vengo o non vengo?” per ricordare a tutti che quando si parla di videogiochi e lei non c’è è tutto un po’ più brutto. Nel frattempo, tiene le carte coperte su PlayStation 5 perché al momento non ha niente da dire è quando non hai niente da dire stare zitti è la soluzione migliore, tanto c'è Death Stranding, in arrivo fra qualche mese, che terrà tutti calmi per un po'.

Poi c’è Nintendo, che avendo una linea temporale sfasata rispetto alle altre due è nel pieno del suo ciclo produttivo e sgancia bombe a mano, concedendosi il lusso di buttare là il nome di Zelda Breath of the Wild 2. Tanto l’imbarazzo su Metroid, rinviato e sparito da ogni comunicazione, se lo sono già scordati tutti e l’hype è brutto solo quando lo fanno gli altri. Ma poi è cosa nota che Nintendo vive in una realtà parallela tutta sua che se ne fotte del mercato (anche se sono aumentati i titoli terze parti, che servono solo a far star zitti quelli che non si accontentano dei giochi Nintendo), fa ciò che vuole, nel bene e nel male. Per questo ti vogliamo bene, pazza, pazza Nintendo. Sei come quell’amico del liceo che ribecchi per caso dopo vent’anni e potrebbe finire tristi al bancone a ingollare nostalgia o con una partita di calcetto sbronzi in piazzetta alle tre di notte sudati e felici.

Detto questo sarà anche stato un E3 moscio, ma le cose da vedere e provare non mancavano, tra cui alcune conferme e gradite facce nuove. Ecco tutto ciò che ho potuto vedere e provare in quei giorni, in rigoroso ordine cronologico.

Bleeding Edge

Come ho scritto su IGN è una sorta di Overwatch di menare. I personaggi sono caratterizzati molto bene, ma ovviamente il concetto di meta e bilanciamento sono ancora lontanissimi, quindi non ho idea di come possano funzionare sulla lunga distanza. L’idea potrebbe avere successo, perché iniziare a giocarci è veramente semplice e non è richiesta nessuna skill particolare per vivacchiare in partita, se non quella di evita di lanciarsi nel mucchio a caso. Uno di quei progetti che potrebbe crollare clamorosamente o diventare un fenomeno in base a quanto le community decidono di starci dietro. Forse è un po’ fuori tempo massimo, ma in fondo non ha grandi rivali e se te lo trovi nel Game Pass ci giochi. Va anche detto che da Ninja Theory mi aspettavo qualcosa di più dopo Hellblade.

Minecraft Dungeon

Pucciosissimo diablo-like a cubetti da giocare da soli o con tre amici (aka con i vostri figli, che con Minecraft ci sono cresciuti). Un progetto piccolo senza troppe fanfare che comunque potrebbe risultare molto divertente. Tanto di sicuro se ve lo trovate gratis col Game Pass anche questo un giro ce lo fate. Non esistono classi, ma potete solo potenziare l’equipaggiamento e ogni tanto Enderman vi fa gli agguati.

Doom Eternal

Momento di puro godimento videoludico tipico di Bethesda, la quale sa benissimo che là fuori c’è un sacco di gente che adora la narrativa transmediale ma anche strappare la faccia ai demoni nel modo più efficiente possibile. Giocarci è come sempre un ottimo modo per ricordarti che si invecchia, anche perché già dal tutorial senti la senilità che ridacchia alle spalle, ma anche di quanto sia difficile fare un bel gioco semplice, che poi semplice non lo è per niente. Questa volta però forse gli sviluppatori hanno voluto complicare un po’ le cose, inserendo il lanciafiamme e altri dettagli che rendono più complessa l’azione e un po’ la privano di quella semplicità minimalista che ti lascia solo con un fucile davanti a un demone, ma forse è solo il vecchio dentro di me che parla e che deve solo ricordarsi come si ripulisce un livello a suon di strafe. La Collector Edition è una di quelle cose per cui rischiare l’inferno.

Wolfenstein: Young Blood

Il concetto di rendere le due figlie gemelle di babbo Blazkowicz le protagoniste del gioco è molto interessante e in line con lo stile narrativo della serie, sempre a metà tra putiferio e il profondo. Non sono un grande fan dell’idea di dover sempre cooperare con qualcuno per giocare, anche se quel qualcuno è una IA che ogni tanto potrebbe bloccarsi, ma tanto lo proverò comunque, perché Wolfenstein è una serie fatta con amore e rispetto per la vecchia guardia e merita la nostra attenzione. Mi piace molto invece l’idea delle due ragazze inesperte che devono crescere velocemente per salvare il padre, ma che restano due adolescenti un po’ sceme e impaurite, anche se la demo mostrava solo un accenno di questo filone narrativo per poi dedicarsi alla distruzione di un gigantesco zeppelin pieno di nazisti.

Luigi’s Mansion 3

Bellino, bellino, bellino, questo è stato il primo giudizio dopo una mezz’oretta di gioco passata a risucchiare fantasmi con l’aspirapolvere. Forse sono stato influenzato dalla tizia che mi faceva un sacco di complimenti perché ero stato "il più bravo della giornata", scordandomi che erano le 11 di mattina. Non avevo un Game Cube e ho giocato poco anche al secondo, quindi non posso esprimermi sull’evoluzione del gioco, ma Luigi’s Mansion 3 sembra essere rivestito di quell’accessibilità mista a sfida calibrata tipica dei titoli Nintendo. Visivamente è puccettosissimo, a livello di game design è pieno di belle chicce e rompicapo basati sul fatto che ci potremo sdoppiare usando il nostro gemello ectoplasmico, Gooigi, e l’idea di lanciare sturalavandini per poi usarli come punto d’appoggio per aspirare via scudi e muri traballanti è geniale.

Cyberpunk 2077

Ne ho già scritto su La Stampa e IGN, quindi c’è poco altro da dire. Al di là di una meccanica degli spari e dei cazzotti che ancora non mi esalta credo tantissimo in questo progetto e spero realmente che sia a pari delle mie aspettative. In fondo anche The Witcher 3 aveva le spade di polistirolo ed era comunque un gioco della Madonna. Più di tutto, spero veramente che ci sia liberta nel poter gestire le cose al ritmo che preferisci e che gli scontri siano realmente dei sandbox in stile Halo in cui divertirti. Aggiungo solo che il giacchetto è il drop della vita e anche se lo metteranno in vendita averlo preso sul posto gli dà un gusto tutto suo.

Avengers

Il trailer mi ha lasciato freddino, ma averlo visto giocato mi ha rincuorato un po’, anche se di fatto resta un progetto abbastanza povero di idee, pensato giusto per sfruttare un marchio enorme con un po’ di azione vagamente Uncharted tutta botti in un corridoio abilmente mascherato. Lo stile di combattimento dei vari personaggi sembra la cosa venuta meglio, Hulk è particolarmente soddisfacente, ma per adesso si è vista solo una demo pensata per mostrarti una serie di effetti speciali. La trama invece non sembra niente di che. Sarà interessante capire soprattutto cosa vorranno fare con l’online. Si parla di avventure cooperative con quattro eroi a scelta a cui se ne aggiungeranno altri nel tempo. L’idea è buona, vediamo come la bilanciano e la gestiscono fuori dal single player, dove non puoi creare una sequenza ad hoc in cui Vedova Nera si mena da sola contro Taskmaster per evitare di mostrare quanto sia meno potente degli altri.

Lego Star Wars - La Saga degli Skywalker

https://www.youtube.com/watch?v=qk4Rpbu7-ZA

Un altro gioco della Lego con Star Wars? Ebbene sì, d’altronde con l’uscita di Episodio IX che non lo vuoi rispolverare? Questa versione “Skywalker Saga” contiene mondi basati su tutti i nove film e devo dire che al di là delle consuete situazioni e meccaniche family friendly sono rimasto impressionato dal dettaglio e dalla qualità grafica di ciò che vedevo. Purtroppo il dimostratore ha sorvolato sull’ultimo capitolo per concentrarsi su Tatooine, passeggiando un po’ tra Mos Espa e il Palazzo di Jabba. La nuova inquadratura molto più ravvicinata trascina il giocatore nel mondo di gioco e il combattimento adesso sembra un attimo più complesso. Per adesso carino, vedremo.

PES 2020

Come ho detto anche su Facebook: ogni volta che gioco a PES mi chiedo perché poi io debba passare il tempo bestemmiando a FIFA. Ciò che ho provato in una partita tra vecchie glorie (tra cui Batigol) e il Barcelona è stata la cosa più vicina al calcio che vedo in tv: rimpalli sensati, calcetti, gente che inciampa, contrasti seri, palleggio attento. Almeno per adesso, prima che ore e ore di partite mi facciano scoprire eventuali glitch e difetti. Se solo ci fossero le licenze, se solo ci fossero modalità online interessanti, se solo ci fosse una Master League rivista e ancora più appassionate. Speriamo che ci siano va’, perché il gioco c’è.

Watch Dogs Legion

L’idea di poter giocare con ogni passante è spettacolare, uno di quei concept che da soli ti portano avanti un gioco ed è assolutamente in linea con la visione politica del gioco: quando la situazione è di merda non ci sono eroi e la ribellione diventa un atto collettivo. Tra l’altro ho molto apprezzato che stavolta Ubisoft non abbia fatto passi indietro con dichiarazioni tipo "la politica nei giochi fa male agli affari". Tuttavia, una volta assorbita l’idea di poter giocare con tutti e cercando i personaggi con le abilità più utili, Legion rientra un po’ nei canoni più tradizionali dell’action open world, perché tutte le reclute poi devono rientrare in tre categorie standard: picchiatore, infiltratore e hacker. Sarà interessante capire a questo punto come il gioco manterrà una proposta varia nelle missioni e la barra dritta dal punto di vista del messaggio. Di sicuro il Watch Dogs più interessante dei tre, però ecco, non v’aspettate una roba totalmente fuori dai canoni, anche se fare la granny squad sarà interessante. Ne ho scritto più approfonditamente su La Stampa.

Final Fantasy VII Remake

Sono arrivato di fronte al pad con una paura e uno scetticismo giganteschi, perché anche io faccio parte di quella generazione che vede in Final Fantasy VII uno dei giochi che lo hanno definito e cresciuto, forse il primo di fronte a cui ho pianto per il dispiacere. Inoltre, non mi piaceva l’idea del combattimento in tempo reale, ma proprio per niente, perché l’avevo sofferto molto in FF XV e non mi aveva permesso di godermi bene il tutto. E invece Maremma Nomura mi son dovuto ricredere perché Square Enix ha trovato un’ottima sintesi tra un action e un titolo strategico. Praticamente, picchiando con uno dei personaggi a scelta si carica una barra che permette poi di fermare il tempo e lanciare magie, oggetti e attacchi speciali, mentre il resto del party continua a picchiare da solo con attacchi base. Il risultato è che tutto funziona ed è tremendamente spettacolare da vedere. Il risultato è che non vedo l’ora di giocare alla versione finale, anche se per “finale” si intende il primo capitolo, che ruoterà quasi del tutto tutto attorno a Midgar. Probabilmente spetterà ai miei nipoti il lusso e l'onore di giocare alla versione completa, mentre io, se va bene, sarò troppo vecchio per tenere un pad in mano.

 

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