Star Wars Visions - La galassia ha nuove leggende

Nuova linfa per il mondo di Star Wars. Il 22 settembre su Disney plus venne caricata questa serie antologica che apre all’universo alla galassia e proprio alle visioni. Star Wars Visions è una raccolta di corti animati prodotti da alcune rinomate case di produzione animata giapponese. Sono nuove interpretazioni di quel mondo, di quella cultura, e dei topoi che ormai conosciamo, dopo 12 film tra saga principale e spin off e varie serie tv. Visions ha però la freschezza della novità, la distanza dal canone e la libertà di inventare non dovendo interferire con la lore principale della saga Skywalker.

La sperimentazione è palpabile, sia a livello visivo che narrativo. La serie si compone di nove episodi, e i focus principali sono i cristalli kyber, le scelte, le tradizioni, le stratificazioni storiche, le spade laser. Ogni episodio infatti modula e rimodella concetti che già conosciamo a proprio piacimento, immergendo lo spettatore direttamente in un tempo e in un luogo, senza dare il tempo di provare a realizzare collegamenti.

Un prodotto atipico

È un prodotto strano proprio perché in controtendenza rispetto alla politica attuata dalla Disney dopo l’acquisizione della Lucasfilm. Il colosso audiovisivo aveva e ha settorializzato e schematizzato l’universo di Star Wars, creando un canone di contenuti e prodotti da cui poi sarebbe ripartita per continuare nell’opera di ampliamento del franchise, relegando alcuni vecchi prodotti, non riconosciuti come canonici, al mondo del Legends.

Con Star Wars Visions si torna alle leggende, alla sperimentazione, ci si libera del canon e della rigidità, e si riassapora la bellezza di inventare.

Ogni episodio è uno spunto che potrebbe essere un’iniziale tuffo in una nuova serie. Di nove cortometraggi solo due reputo realmente non riusciti o non originali, come ad esempio l’episodio 7, “il Vecchio” che richiama ad atmosfere già assaporate nella serie “The Clone Wars” in cui in più di un episodio si riecrea la dinamica di scontro tra saggezza del maestro in contrapposizione all’impulsività dell’apprendista.

Il secondo episodio invece si può ritenere inutile, pur mettendo in gioco uno stile interessante di animazione. Gli episodi migliori sono 3, 4,5 e 8. Riescono ad essere stratificati nella brevità di tempo messo a disposizione; pur sperimentando, si concentrano più sulla storia che sull’animazione, e pur essendo belli da vedere, sono modelli e disegni che ci appaiono familiari. Riescono inoltre ad essere spettacolari, avendo o delle bellissime scene di combattimenti o dei dialoghi che richiamano a tutto quello che di più profondo c’è in Star Wars.

L'importanza delle storie

È difficile parlare di una serie che ha 9 spunti, nove storie, nove finestre. Ma la forza di Visions sta proprio in questo. Da estimatore di Episodio 8 (Gli ultimi Jedi), ho visto realizzarsi sullo schermo il monito che Rey ripeteva a Luke e che già si realizzava alla fine del film.

“la galassia ha bisogno di eroi, ha bisogno di leggende”

Visions è proprio questo; nuove storie e leggende che ampliano l’immaginazione la fantasia, scorci su mondi possibili in questa grande galassia. E proprio come i bambini del finale de Gli ultimi Jedi sognano e fantasticano grazie al racconto dello scontro tra Luke e Kylo Ren, anche Lop, protagonista dell’episodio 8 della serie (strana ma splendida coincidenza) riesce a combattere con una spada laser grazie ad una storia.

Visions rimarca ancora una volta quello che Star Wars da sempre è: una galassia lontana lontana, un insieme di storie che ispirano, un racconto di ribellioni e sentimenti puri.