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Resiliente come l'acqua

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Un satiro, una ninfa e una storia che si ripete identica da centinanai di anni, stavolta però le cose non vanno come previsto in questa tavola di Costa, Franzò, Segala

Ogni tanto capita che mi chiedano dove trovo le idee per le storie che scrivo. Spesso faccio discorsi vaghi sul tenere sempre le orecchie e gli occhi aperti, sull'appuntarsi spunti o sul prendere carta e penna e buttare giù cose a caso finché qualcosa non ti ispira. Oggi invece posso raccontarvelo in maniera piuttosto precisa. La tavola che potete leggera qua sopra, scritta da me, disegnata da Federico Franzò e colorata da Francesco Segala mi è venuta in mente grazie all'immagine che trovate qua sotto:

Si tratta di Satiro e Ninfa, opera di Silvio Giulio Rotta, pittore italiano della fine dell'800. L'immagine mi è capitata sotto gli occhi leggendo Storia sociale dell'acqua, edito da Odoya scritto da Paolo Sorcinelli. Come potete intuire dal titolo si tratta di un saggio dedicato al rapporto tra acqua e umanità, a partire dall'antichità fino ai giorni nostri. Se volete sapere in che modo e perché nel corso dei secoli gli esseri umani si sono lavati pochissimo o tantissimo, è una lettura molto interessante.

L'immagine qua sopra, invece, rientra nella lunghissima tradizione dello stupro all'interno del mito, in particolare quello greco-romano. Non è la sede per dilungarsi su quanto lo stupro come spunto narrativo sia così integrato alla nostra cultura popolare da renderlo ormai un cliché fine a se stesso, e quanto sia complessa la rappresentazione della vittima di stupro sia nell'intrattenimento che nella cronaca. Quello che mi interessava era scrivere una tavola in cui il satiro si scontra con una ninfa risoluta che riesce a salvarsi con arguzia e prontezza di spirito.

Se la tavola funziona è grazie al lavoro di Federico e Francesco ai disegni e ai colori. Non è semplice rendere comprensibili, in una tavola con così tante vignette, sia l'ambiente in cui si trovano i personaggi sia quello che fanno, oppure riuscire a farli recitare coi corpi o i volti quando le vignette sono tutte uguali. Allo stesso modo la colorazione chiarifica l'opposizione tra i due personaggi e sottolinea lo scontro tra elementi che avviene dalla quinta all'ottava vignetta, e aiuta a mantenere sempre visibile la presenza della ninfa in ogni vignetta (notate il fiore blu?). Insomma, Federico e Francesco hanno raccontato questa tavola tanto quanto l'ho raccontata io.

Se siete curiosi trovate due diverse versioni di questa tavola qua, una disegnata da Sergio Vanello e una da Luca Marcenaro.

 

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