

Pokemon Scarlatto e Violetto - Game Freak, è tempo di scegliere!
Pokemon Scarlatto e Violetto è il miglior lancio di sempre in Giappone, ma criticassimo per il suo comparto tecnico. Dove sta la verità?
Parlare di un gioco Pokèmon per me non è mai facile.
Si può dire che dentro di me ci sono due Lycanroc: uno di carattere emotivo che adora il mondo creato da Game Freak con le sue creature e la lore del gioco, e uno che non sopporta il lavoro che ci viene fatto sopra, dove si pensa più alla creazione di statistiche, parametri e oggetti che mettono in secondo piano il piacere dell'avventura.
Da un lato ho sempre seguito approfondimenti e ampliamenti del pokedex con curiosità, e dall'altro non ho mai affrontato seriamente un titolo principale della saga da Pokèmon Oro.
I titoli principali del franchise per me sono ostili per vari motivi, ad esempio il fatto che escano due titoli con piccole differenze, fra cui pokèmon che devi necessariamente scambiare per avere il Pokedex completo, o il fatto che una volta scelto il tuo pokèmon iniziale tu non possa fare in modo di trovare gli altri due.
In questo senso la peggiore delle esperienze è stata Spada e Scudo, dove la scrittura era semplicemente "ciao coso, fai le solite cose e bon ci si vede nell'endgame e nel competitivo".

Poi è uscito Leggende Pokèmon Arceus, che era esattamente, o quasi, ciò che avrei sempre voluto.
Ti dava un motivo per essere dov'eri e per catturare i pokèmon, un senso di meraviglia e uno snellimento in favore di un gioco più rapido, inserendo meccaniche nuove che rendevano possibile completare il pokedex senza scambi o salti mortali.
All'annuncio di Scarlatto e Violetto ero molto curioso di vedere dove sarebbero andati a parare: avrebbero seguito la via di Spada e Scudo, che sono stati pesantemente criticati dalla fanbase, o quella di Arceus, vera e grande novità per gli rpg della saga?
La voce nella mia testa ripeteva "dovete solo copiare Arceus, dovete solo copiare Arceus" ma sapevo già che, solo per il fatto che questo fosse Scarlatto e Violetto, non sarebbe mai potuto accadere in tutto, e che quindi avrei dovuto scambiare pokèmon se avessi voluto completare il pokedex. Però è sempre stato definito come “il primo vero open wolrd del franchise”, quindi ho atteso fino a poter mettere le mani su Pokemon Violetto (nel mio caso) per giudicare da solo!

Pokemon Scarlatto o Violetto ha tante cose buone al suo interno, fra cui la voglia di stupire il giocatore! Quando ho scelto Fuecoco come mio starter mi sono non ironicamente emozionato e ho rapidamente provato quella sensazione di lanciarsi in una grande storia assieme ad una squadra di creature che avrei scelto lungo il tragitto, dandomi non solo il consueto giro delle palestre, ma altre due routes da percorrere in parallelo, che inizialmente sembrano semplicemente modi svogliati per allungare il tempo di gioco, ma che nascondo alcune delle sezioni migliori in termini di storia, mostrando dei temi meno fanciulleschi e cercando di essere più adulti. Curioso che abbiano scelto temi di un certo tipo nel titolo che ha il suo inizio in un contesto scolastico dell'accademia Uva (o arancia se si gioca alla versione Scarlatto).
Una di queste strade è il viale della polvere di stelle, in cui affronteremo degli allenatori facenti parte del team Star, un gruppo di studenti particolarmente agguerriti nei confronti dell'istituzione scolastica!
Qui, ci troviamo davanti ad una meccanica molto carina per cui devi battere 30 Pokemon in 10 minuti usando la lotta automatica, nuova funzione che permette ad uno scontro di esaurirsi da solo concedendo libertà d'azione al giocatore. Ti viene da pensare che il grado di sfida aumenterà nelle parti successive di quel cammino, magari più Pokemon in un minor lasso di tempo… Invece rimangono 10 minuti e 30 Pokemon, sempre!

L'altra strada è il sentiero leggendario, dove accompagneremo uno dei comprimari della storia, Pepe, per cercare delle leggendarie spezie per preparare ottimi panini… Che scritta così e a rileggerla pare una roba abbastanza scema, ma che porta ad una delle trame più toccanti e che mi ha fatto rapidamente prendere a cuore la questione, non voglio fare spoiler, ma diciamo che completando il percorso si può ribaltare l'esito di Io & Marley!
In questo caso si dovranno affrontare quelli che sono definiti Pokemon Dominanti, esemplari grossi e cattivi che difendono l'accesso alle grotte di questi rari condimenti.

Da questo punto di vista però, la parte peggiore resta quella delle palestre, non perché gli scontri con i vari allenatori siano brutti, ma perché è un'idea che sa di vecchio, così come il fatto di dover fare un test per passare alla sfida del capopalestra (alcuni dei quali sembrano usciti da una fiction RAI). L'allenatrice Influencer è la rappresentazione più superficiale possibile, come quegli sketch sugli streamer che potreste sentire in radio in quei programmi comici o presunti tali.
Dall'altro lato però c'è pure uno degli idoli della community, chiamato Ubaldo nella versione italiana: un salary man che non ha tempo, che preferisce una sana lotta nella sua palestra di tipo normale che farsi urlare addosso dal suo capo, un working class hero silenzioso che racconta quella realtà spersonalizzante dei lavoratori giapponesi, un Aggretsuko che non urla al Karaoke, ma che si sfoga lottando contro gli studenti che provano a vincere la sua medaglia!
I tre percorsi confluiscono in un finale sorprendentemente ben riuscito, che sa toccare le corde giuste, che parla di accettazione, di annullare sé stessi per la ricerca di un tesoro lasciandosi dietro gli affetti, che è gestito pure molto bene dal punto di vista di ciò che appare a schermo, che sa dove andare a parare sia da un punto di vista di storia che di lore dell'universo dei Pokemon.
Tutto questo ovviamente è legato al mistero della trasformazione di turno, ovvero la Teracristallizzazione, che nella main quest si usa il giusto ma che sta facendo leccare i baffi a molti giocatori competitivi!

Il titolo è in un certo senso ingannevole come Sudowoodo: sembra un open world, ma non lo è.
Ha ambienti aperti e completamente esplorabili, ma la strada da percorrere è ben precisa e lineare. Perché per livellare la tua squadra hai bisogno delle medaglie delle palestre, alcune irraggiungibili se non hai l'abilità della tua cavalcatura che sblocchi grazie alle spezie, che a loro volta hanno livelli di difficoltà diversi e quindi una progressione!

Necessito però di parlare del Donphan nella stanza: il lato tecnico del gioco.
Non è facile parlarne, non perché voglia difendere a tutti i costi il gioco, ma perché è importante evitare l'effetto Cyberpunk, ovvero la situazione in cui ogni singolo dettaglio fuori posto viene screenshottato, condiviso e magari incasellato in un articolo del tipo "i 10 bug più superbuffi di Pokèmon Scarlatto e Violetto".
Il gioco gira male, è inutile girarci intorno. Parlandone con amici durante le mie prime ore di gioco, ho riassunto la situazione del framerate con "non è che ci sono cali di frame, è che il gioco ogni tanto va a 30 fps".
Si percepisce la pesantezza in tutto ciò che si fa e un grado di polishing quasi inesistente, con telecamere che si incastrano dentro le montagne mostrandoti il nulla cosmico, npc che camminano a scatti da distanze ravvicinate, pokèmon che non caricano lo sprite e con il gioco che a volte finisce per crasharti fra le mani.

Quando arrivavano le critiche ad Arceus, io difendevo sempre il carattere grafico del gioco, che magari non è bello, ma che permette al titolodi girare al meglio, aggirando i suoi limiti e donando una bellissima esperienza al giocatore.
Stavolta non mi è possibile farlo, anche a causa di ciò che ho scritto prima, ovvero che l'open world è inutile e finto, visto che la progressione è lineare e abbastanza definita.
Tramite una mappa così grande abbiamo solo paesaggi che sfarfallano, aree della mappa che non incuriosiscono un'esplorazione più approfondita e città che sono diorami immobili a bassa risoluzione dove è impossibile provare ad interagire se non per entrare nella palestra di turno.
A questo uniamo una modalità cooperativa inesistente dove non si può fare nulla con gli altri giocatori invitati se non qualche foto e un picnic… Praticamente Animal Crossing!
Quando Pokèmon Scarlatto e Violetto vuole lasciarti qualcosa, lo riesce a fare! Vorrei concentrarmi sul momento in cui il mio Gyarados ha battuto la Lega Pokèmon con uno sputo di vita facendomi esultare coi Joycon in mano, ma per ogni pensiero positivo di questo tipo ce n'è uno uguale e contrario, come la zona della mappa con un grande lago, in cui il gioco decide di voler citare la Città infame del Primo Dark Souls in termini di frame al secondo!
Pokèmon Scarlatto e Violetto è stato il miglior lancio di sempre per un gioco in Giappone, ma in contemporanea è anche il tiotolo che ha ricevuto critiche durissime a causa del suo comparto tecnico. Che voce seguirà Game Freak quindi?
Altra domanda: come mai ho così voglia di continuare a giocare l'endgame del gioco e di completare il Pokedex?