

Perché ‘’quella scena’’ di Invicible è una perfetta introduzione alla serie
Analizziamo la prima puntata della serie animata di Invincible, che ha qualcosa che non dimenticheremo mai.
I supereroi non sono mai mancati. Amati da tutti, grandi e piccoli, gli individui dotati di superpoteri sono sempre stati nomi importanti nel grande schema dei mezzi di comunicazione, e la trasposizione che permette maggior fruibilità, ancor più dei fumetti, sono le serie TV.
Inizialmente il discorso si poteva fare solo sui tanti, tantissimi cartoni animati, ma col tempo, e con una crescente maturità, persone con mantelli, superforza e quant’altro hanno ritagliato una buona porzione del piccolo schermo. Storie di eroi coraggiosi, che fanno il possibile per aiutare il prossimo sfruttando i loro doni ora sono da tutte le parti, ed è impossibile non dire un piccolo grande ‘’grazie’’ al lavoro che la Marvel ha svolto, e sta svolgendo all’interno del grande schermo.
Tuttavia, seppur i racconti dove il buono sconfigge il cattivo sono per grande distacco maggiori in numero e pubblico, tante altre opere, più cupe, con antieroi e supereroi dove la parte ‘’eroi’’ è discutibile, hanno ritagliato una piccola parte della televisione. The Boys è senza il dubbio il primo nome che salta in mente, ma anche Super Crooks, l’anime ispirato al soggetto di Mark Twain.
E poi c’è Invincible, che sta nel mezzo.
O almeno dà l’idea allo spettatore del suo essere grigio, ingannandolo nell’episodio pilota.
La trasposizione del fumetto di Robert Kirman comincia come una qualsiasi puntata della serie animata della Justice League.
Dopo uno scambio di battute fra due poliziotti, i Gemelli Mauler, un duo di supercriminali, attacca la Casa Bianca. Dopo poco tempo, arrivano a salvare la situazione i Guardiani del Globo, l’organizzazione copia-carbone di turno della Justice League.
Attraverso un combattimento animato e coreografato in maniera eccellente, c’è una dimostrazione dei poteri dell’intera supersquadra. Abbiamo quello che corre velocissimo, la ragazza combattente che ha un’arma devastante tra le mani, quello che utilizza l’acqua, e così via, avete capito cosa sono capaci di fare.
Lo scontro ovviamente, termina vedendo i difensori della Terra come vincitori, ma non è questo a cui bisogna fare attenzione. Durante questo combattimento, nessun civile, poliziotto o persona qualunque viene ferito, e non c’è la minima traccia di sangue (esclusa una piccola ferita sull’occhio di uno dei due criminali). La scena scorre bene, leggera come qualsiasi puntata di una serie animata sui supereroi. E questa introduzione riesce alla perfezione a darci l’idea (sbagliata) di ciò che stiamo vedendo: uno show PG-13 adatto anche ai più piccoli.
Questa facciata continua con l’introduzione del personaggio principale, Mark Grayson, adolescente e (più importante) figlio del supereroe più forte del mondo: Omni-man.
Qui vengono introdotti anche i normalissimi problemi adolescenziali del ragazzo, alla per niente regolare voglia di sbloccare i propri superpoteri, che, sorpresa, arrivano pochissimo tempo dopo.
A questo punto, che idea si è fatto lo spettatore di ciò che sta guardando? Che Invincible sia un Superhero Teen Drama, simile a quella bellissima serie che è Young Justice. Quindi dove c’è il protagonista che affronta il pieno della fase ormonale mentre combatte i criminali e agisce per il bene di tutti. Inoltre, il suo sblocco immediato dà una grande sensazione di leggerezza. E questa leggerezza continua con il breve litigo che il ragazzo ha con sua madre, dove più che essere una noiosa discussione fra mamma e figlio, diventa un bel momento tra i due.
E allora Invincible è questo. Una serie tv sul bravo ragazzo puro di cuore che impara a usare i superpoteri assieme al padre, ha difficoltà a farsi avanti con le ragazze, e si unisce al gruppo di Titani Adolescenti di questo universo.
A questo punto viene lecito domandarsi con questa impostazione, quale sia il ruolo dei Difensori del Globo mostrati all’inizio. In Young Justice, seppur l’attenzione sia tutta sui giovani eroi, i classici Superman, Batman e tanti altri compaiono spesso, sia per fare da sensei ai ragazzi che per affrontare a testa alta le grandi minacce con cui i giovincelli non posso competere. Quindi, che compito hanno questi difensori qui? Nel mentre ci si pone delle domande, è lecita anche la voglia di continuare a vederli, e infatti veniamo accontentati verso la fine della puntata.
Anche se ‘’accontentati’’ non è decisamente la parola giusta.
Gli eroi vengono convocati al loro quartier generale, e qui, Omni-man, li attacca. La tensione è nell’aria, gli eroi, quelli che dovrebbero proteggere la Terra dai più grandi mali, hanno paura. Ok, è il classico scontro della Justice League che combatte contro un Superman vittima di lavaggio del cervello? No.
Omni-man prende Red Rush (il Flash di questo fumetto) per la testa, e la preme con così tanta forza, da fargli prima saltare un bulbo oculare, e poi il cranio, in un mare di sangue e cervella.
In questa scena, Omni-man non ha solo distrutto la testa a un supereroe, ma anche tutte le nostre idee fatte precedentemente. Non è una serie allegra per ragazzi, e ora non so neanche cosa aspettarmi.
Da questo momento, l’eroe col mantello comincia a decimare i Guardiani del Globo. E non si limita a metterli KO, no, li uccide tutti in modo brutale.
All’Aquaman di turno la testa viene spappolata la testa con la mazza di War Woman, e alla combattente stessa viene fatto fare un giro di 180 gradi al suo collo. Tutto finisce con Immortal, il capo del gruppo, quello che doveva essere il potente simbolo di giustizia per l’umanità, prima con un buco nello stomaco, e poi decapitato.
Questa scena ha cambiato tutto, è questo Invincible.
Una serie brutale, matura e piena di eventi inaspettati. Dopo il via libera della prima puntata, tutte le seguenti non devono più nascondersi.
Durante l’invasione aliena del secondo episodio, vediamo la completa antitesi della scena con i Guardiani contro i Gemelli. Gli invasori fanno un massacro, uccidono senza pietà e in modo violenti i poveri civili innocenti che passano sotto il loro tiro, e gli eroi escono non salvano la giornata stavolta, ma vengono sconfitti.
Da ora Invicible non ci pensa due volte prima di far morire male qualche personaggio e riempire lo schermo di sangue. Persino la breve sigla, ci indica che la carneficina a qui lo spettatore è posto è in continuo crescendo, con il logo che parte bello pulito e pimpante nel pilota, mentre è completamente sporco di sangue all’inizio del finale di stagione.
Quindi Invincible ci ha ingannato. Ha fregato tutti presentandosi in modo gentile per poi rifilarci un pugno sullo stomaco con la forza di Omni-man stesso.
E questo cambio da luce a ombra fatto con l’interruttore è il fattore più ha dato identità alla serie, serie di cui attendo ancora con ansia la seconda stagione.
O magari mi anticipo e comincio il fumetto, arrivederci.