STAI LEGGENDO : Molly Millions e il ruolo della donna post-umana

Molly Millions e il ruolo della donna post-umana

Condividi su:

Samurai della strada, anticipatrice dei movimenti cyberfemministi e xenofemministi, Molly Millions è uno dei simboli più importanti del cyberpunk

Molly Millions aka Sally Shears (e molti altri nomi) è una dei protagonisti della Trilogia dello Sprawl di William Gibson. Pur nella sua iconicità, dovuta ad alcune caratteristiche che sarà necessario illustrare e approfondire, è oggi poco ricordata all'interno del mondo nerd e geek, quando in realtà ci sarebbero molte motivazioni per reiterare la sua figura e i concetti che veicola.

Molly appare per la prima volta nel racconto Johnny Mnemonico (1981), come ragazza e guardia del corpo del protagonista. Successivamente sarà uno dei personaggi cardine sia in Neuromante (1984), che in Monna Lisa Cyberpunk (1988), quest'ultimo romanzo intrinsecamente al femminile.

Quali sono i suoi tratti fisici, caratteriali e morali? Molly è un samurai della strada, ovvero uno spietato killer a pagamento. Ciò che la rende pericolosa sono gli impianti artificiali nel suo corpo: lame retrattili lunghe quattro centimetri sotto le unghie, lenti a specchio argentee dotate di numerose funzioni al posto degli occhi (possibilità di vedere al buio, un orologio digitale e altro), metabolismo velocizzato e sensi e riflessi potenziati.

A queste componenti abbina un'emotività dislocata da una linea precisa, un atteggiamento cinico e sentimenti indecifrabili, nonostante abbia una forte morale e dimostri comunque lealtà ai propri principi, portandosi però dietro un'aura di distacco che può essere superata solo nel momento in cui viene toccata la sua storia personale. Molly infatti nel suo passato ha lavorato come pupazzo di carne, ovvero come prostituta in un bordello dove i clienti pagavano per avere a disposizione un corpo con la coscienza temporaneamente "spenta" e fargli compiere così le peggiori nefandezze. È proprio grazie a questo terribile lavoro che riesce infine a pagarsi le modificazioni corporee e a liberarsi dalla sua condizione.

Molly viene descritta fisicamente come una ragazza slanciata, atletica e attraente, che indossa stivali, jeans e diversi capi di pelle. Porta sempre con sé un giubbotto antiproiettile e una pistola.

La sua iconicità è sicuramente dovuta all'influenza che avuto sull'estetica della "ragazza cyberpunk", a cominciare dall'aspetto e dall'abbigliamento, dove ha chiaramente attecchito in numerose occasioni, tra le quali è certamente necessario ricordare Motoko Kusanagi di Ghost in the Shell e Trinity di Matrix, per arrivare all'atteggiamento da femme fatale, dove pericolosità e bellezza vanno di pari passo, grazie spesso a potenziamenti biotecnologici. Gibson, per la creazione di questo personaggio, trasse ispirazione da Chrissie Hynde, cantante statunitense leader dei The Pretenders, e in particolare dalla foto sulla cover del primo album del gruppo, come ha rivelato in un paio di tweet qualche anno fa. (Curiosamente, i The Pretenders sono legati anche alla storia di Dona Bailey)

Ma oltre queste interessanti suggestioni visuali che ha proiettato attraverso l'immaginario collettivo, sono le istanze concettuali e filosofiche che lei rende manifeste ad essere meritevoli di analisi.

Molly può essere considerata una figura precorritrice dei movimenti cyberfemministi e xenofemministi.

Per lei, un po' come spiega nel 1985 Donna Haraway nel suo fondamentale saggio sull'argomento A Cyborg Manifesto (pubblicato in Italia solo l'anno scorso da Feltrinelli nella collana Economica), la tecnologia diventa mezzo per raggiungere la liberazione e soddisfare i propri desideri, sebbene essi siano al contempo protettivi e violenti. Interessante notare poi come sempre la tecnologia sia  un modo non solo per superare le barriere di genere, ma proprio per ridefinire il concetto di singolo individuo, un ibrido essere umano-macchina senza confini: Molly mostra comportamenti sia comunemente definiti maschili (combattere, uccidere, trattare, proteggere) sia quelli attribuibili alla sfera femminile (mostrare la propria bellezza, sfruttandola anche per i propri fini, cercare un partner che la soddisfi, curare il proprio look).

Non è un caso infatti che lei, in Neuromante, protegga Case, un uomo fisicamente debole, dipendente dalla droga, che connesso al cyberspazio è completamente indifeso, e che lo stesso Case debba operare sul campo attraverso di lei grazie al dispositivo Simstim, ovvero un interfaccia che permette di condividere l'esperienza sensoriale di un altro individuo, rendendo di fatto il cyberspazio un luogo ricco di scambi fisico-emotivi più reali della realtà stessa.

L'identità quindi si sfalda, si sfibra di fronte al potere della tecnica che prende il sopravvento sulla carne, lacerando l'ultimo residuo biografico in essere: il nome. Molly gioca divertita a cambiarlo, soprattutto nel tempo fittizio che trascorre tra Neuromante e Monna Lisa Cyberpunk, provando a alterare anche modi e maniere, ma il nucleo, la sua essenza , quello che in ambito manga e anime prima Shirow e poi Oshii definiranno come "ghost", rimane intatto e inalterato, rivelandosi in tutto il suo impeto quando la situazione lo richiede. Impersonare qualcun'altro diventa quindi un ulteriore modalità per superare ogni confine, distruggendo i limiti di individualità e personalità, confermandosi oltre qualsiasi tipo di parità.

Come dice Rosi Braidotti su Not (da un estratto del suo libro Materialismo radicale. Itinerari etici per cyborg e cattive ragazze, pubblicato dal collettivo Ippolita): Il soggetto non è più concepito sul modello della proprietà e dell’esercizio di una volontà sovrana, ma come flusso di ripetizione legato alla facoltà di consumo di beni virtuali e reali. In un certo senso questo regime del simulacro staccato dalla copia – che Deleuze descrive come la fine del platonismo – segna la fine della crisi della modernità, ma paradossalmente anche la sua apoteosi. Siamo nell’ebbrezza del materialismo corporeo divenuto merce, il che riduce anche l’identità ad oggetto di scambio e dunque gioco di maschere, performance priva di sostanza[...], elementi che si applicano perfettamente a Molly, svelandone il rilievo politico-filosofico.

Tornando al suo lato emotivo, è importante notare come lei spesso appaia impenetrabile, fattore che la rende potenzialmente spietata, a differenza di quando è lei stessa ad aprirsi al prossimo, casi rari ma significativi perché descrivono il suo cuore. Molly, a causa degli impianti che sostituiscono i suoi occhi, ha subito una deviazione dei dotti lacrimali nella cavità orale, quindi quando piange sputa. Questa caratteristica, oltre che collegarsi con il superamento del gender precedentemente menzionato, mostra come lei possa alternativamente reprimere le emozioni, mascherando le lacrime con la strafottenza di uno sputo, oppure lasciarle libere di fluire, nascondendole allo stesso modo. Il detto "gli occhi sono lo specchio dell'anima" per Molly non vale, né materialmente né idealmente, grazie alle apparecchiature tecnologiche, rendendola appunto inaccessibile e inviolabile.

Per concludere, bisogna sottolineare lo stretto rapporto di Molly con la morte. Killer, samurai della strada, Rasoio Danzante: sono tanti i nomi che le vengono affibiati (fatto che si lega nuovamente al peso dell'identità), tutti questi ovviamente connessi alla morte, a come viene inflitta e a quanto sia legata a un'etica, per quanto personale. Se il fattore che l'ha condotta sulla strada degli omicidi a pagamento può essere associato al suo difficile passato, in una sorta di vendetta o rivalsa contro un mondo corrotto e una società alla rovina, ciò che emerge è comunque una sorta di natura sadica, indipendente dal contesto che l'ha circondata o la circonda (visto come si è guadagnata da vivere in passato e come si guadagna da vivere tra racconti e romanzi), che si riflette in Neuromante in particolar modo nell'odio per Riviera (uno dei personaggi del romanzo), simbolo di tutto ciò che detesta (eccessiva furbizia, squilibrio mentale, insensibilità, tendenza alla menzogna).

Molly Millions è quindi tra i più rilevanti personaggi femminili usciti dalla narrativa sci-fi: una donna portatrice di comportamenti, idee e modi di pensare da studiare nel presente e da memorizzare per il futuro.

 

related posts

Come to the dark side, we have cookies. Li usiamo per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi