Giorni fa vi ho parlato dell’incontro con Daniel Cuello, il fumettista argentino di Resistenza Arcadia e di Guardati dal Beluga Magico, diventato ufficialmente uno degli autori di punta di Bao Publishing.
In un tempo di instabilità sociopolitica come quello nel quale ci troviamo oggi, con gli sconvolgimenti climatici che indicano quanto la data di scadenza della Terra sia sempre più prossima, ecco che Cuello propone ai lettori il suo secondo graphic novel: Mercedes.
Potremmo riassumerlo come un coinvolgente tripudio di forza e carisma convogliati in un unico personaggio, eccentrico e ingombrante quanto l’acconciatura che sfoggia a testa alta. Vediamo un po’ di capire chi sia, evitando il più possibile eventuali spoiler.
Trama
Della trama vi accenno appena, giacché di snodi importanti ce ne sono diversi, ma a dirveli prima rischio di rovinarvi la lettura.
Sappiate solo che Mercedes ne ha combinate tante e troppo grosse, non importa cosa e nemmeno contro chi. Sappiamo solo che da donna più potente del pianeta si è trasformata nella preda che ciascuna persona vorrebbe stanare e catturare.
Con l’esercito alle calcagna e poco tempo a disposizione, in Mercedes abbiamo modo di seguire passo passo la fuga della protagonista, che lentamente si sveste della sua onnipotenza, raggiungendo forse infine una sorta di parziale, metaforica libertà.
Una storia ben delineata in un mondo un po’ sfocato
Mercedes è un personaggio ingombrante e concreto, attorno al quale ruota però un mondo nebuloso. Non solo non si sa nulla del prima e del dopo la fuga, nemmeno il quando e il dove sono informazioni note. Non è importante la location nella quale si svolge la vicenda, giacché potrebbe essere ovunque. Quelle terre desolate e le lunghe strade abbandonate che vediamo, potrebbero tranquillamente trovarsi in Italia, in un tempo non troppo lontano da oggi, il che è perfetto perché rende molto più facile l’immedesimazione e, di conseguenza, il coinvolgimento emotivo.
Nemmeno l’etica dell’opera è ben definita. Spetta infatti al lettore il compito di giudicarne la protagonista, non a chi si limita a raccontarne un pezzettino di vita. Se chi si imbatte nella vicenda di Mercedes si sente di giustificarla almeno parzialmente è liberissimo di farlo, e di elementi per intenerirsi di fronte a lei ce ne sono a bizzeffe.
È un po’ la solita storia del “anche il peggiore dei cattivi ha il suo punto di vista condivisibile” (ed è grazie a quello che film come Maleficent hanno così tanto successo). Perché ormai siamo diventati bimbi grandi, spettatori ambiziosi che non si accontentano di personaggi buoni e cattivi, ma che anzi sguazzano nei casi limite. Mercedes è proprio questo: non sappiamo come mai tutto il mondo la detesti, eppure evidentemente qualcosa di grosso e malvagio deve averlo fatto. Lei stessa non nega mai il proprio coinvolgimento, non tenta di giustificarsi e si assume quasi sempre le sue responsabilità. Eppure non ha intenzione di lasciarsi punire da un’umanità che non ha il diritto di farlo. Nessuno può arrogarsi il diritto di metterla in punizione, né ha mai potuto farlo.
Eppure, durante tutta la fuga disperata raccontata in circa 200 pagine, la donna irreprensibile mostra aspetti sempre migliori e sempre più umani, che potrebbero indurre il lettore più debole a giudicarla con più magnanimità, quasi come se impietosito. Altri invece, potrebbero pensare che sia un atteggiamento ipocrita, frutto della disperazione e non del buon cuore della donna, condannandola per sempre ad annegare nelle sue lacrime da coccodrillo.
Di certezze non ne abbiamo e il colmo della storia va costruito da sé, nel fumetto troviamo solo tutti gli elementi salienti, disseminati poco alla volta come una serie di puntini da unire. La linea, però, dobbiamo tracciarla da noi, decidendo se la fuga della donna in treno si concluderà con un arresto, con la salvezza o con chissà quale altro finale.
Stile
Se avete già avuto modo di aprrezzare lo stile di Cuello, sicuramente vi ritroverete a vostro agio. Un tratto sfuggente e non del tutto definito, eppure chiaro e altamente comprensibile. L’ideale per raccontare storie di personaggi irrequieti e frenetici come Mercedes, la donna di fuoco che continua a bruciare anche quando tutti vorrebbero solo soffocarla. Eppure lei rimane viva e ardente, con solo meno intensità ma conservando il potere distruttivo e inarrestabile della fiamma che la controlla.
Per altro, complici l’autunno e le giornate di pioggia che porta, la palette di colori pastello che riveste la maggior parte del graphic novel favorisce ampiamente l’immersione nella vicenda.
Fra le peculiarità del volume, c’è la cura dell’autore per le piccolezze. Affinché la gestualità sia credibile Daniel presta caso ai dettagli quotidiani: se è particolarmente arrabbiato, triste, felice o quello che volete, si scatta una foto e si osserva. La schiena è più rigida, la mascella serrata, la tensione è visibile; pertanto, la stessa cosa deve essere medesima in ogni singola vignetta e se decidete di leggerlo, fateci caso. Fa parte del suo bello.
Una curiosità che ci ha raccontato Daniel in persona, è sul come si sia evoluto il personaggio. Originariamente Mercedes avrebbe dovuto essere una Emily Gillmore con le fattezze dell’attuale Meryl Streep, ma sarebbe stata troppo semplice e troppo poco verosimile. Così l’autore ha pensato di aggiungerci un linguaggio realistico, inserendo il turpiloquio laddove fosse necessario, perché le persone non autocensurate, quando sono arrabbiate, le parolacce le dicono.
Da un personaggio così studiato ed elaborato non può che saltar fuori un’opera d’arte. Densa di significati e metafore, Mercedes rappresenta una lettura interessante e coinvolgente che riesce a coniugare il desiderio di libertà al senso di oppressione, entrambi temi sempreverdi ma particolarmente attuali in questo periodo.
A me sinceramente è piaciuto tantissimo non solo il racconto in sé, ma proprio l’approccio sempre diverso con il quale viene raccontato. La storia è quantomeno coinvolgente, ma la parte migliore è il poter assistere alla demolizione dell’inattaccabile donna, vignetta dopo vignetta, con personaggi, parole, silenzi e colori che a modo loro trasmettono la sensazione di disagio, tristezza e accettazione che la protagonista attraversa man mano.
Davvero, davvero pregevole.
Conclusione
Mercedes è uscito il 24 ottobre, pertanto lo trovate un po’ ovunque. Ovviamente autore ed editore saranno presenti a Lucca Comics, ma per ottenere una copia firmata sarà necessario prenotarsi su Eventbrite. Trovate ulteriori informazioni alla pagina Facebook di Bao e all’account Instagram dell’autore (@daniel.cuello). Seguitelo, se vi piace il genere o se vi incuriosisce il suo stile: posta sempre tante vignette interessanti.
Vi lascio con lo stesso monito con cui Mercedes saluta un bimbetto a un certo punto della vicenda: “Le cose non dette: quelle sono le più rumorose.” Potete facilmente capire quale sia il significato, ma se avete dubbi e volete saperne di più, non vi resta che leggere la storia.