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L'iceberg dei meme di giugno per sfuggire al caldo

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La rubrica del meme del mese a giugno non ha saputo scegliere solo uno su cui concentrarsi: ecco a voi il meglio per sfuggire al caldo.

Fa caldo, davvero troppo caldo, ma l’arte è un lavoro sporco, e qualcuno deve pur farlo. In questo caso l’arte sarebbero i meme.

 

Giugno è da sempre un mese odioso, certo finisce la scuola per i più piccini, ma per i più grandi vuol dire solo esami e lavoro sfiancante sopra un sole che picchia più di Malenia, Lama di Miquella. Sapete di cosa sto parlando.

 

Come se non bastasse anche i meme si sono sciolti al caldo come un gelato, e quindi tutto ciò che resta tra le mani è una strana poltiglia che se sei disposto ad abbandonare la tua dignità e a mangiarla, scopri che è ancora buona.

 

Per le memate del mese di giugno ho quindi preparato uno schema a iceberg dove partirò parlandovi dal meme più mainstream del sesto mese dell’anno fino a quello più di nicchia.

Ehm non era questo l'Iceberg che intendevo ma ormai è troppo tardi.

Perché un iceberg? Beh perché fa un caldo di pazzi ed è lì dentro che mi vorrei trovare in questo momento.

 

Comunque, partiamo.

Il corsivo

Avrete sicuramente letto online frasi scritte in questo modo: pàrlàraaè in cörsivœ. Ebbene vi stupirete a sapere che queste parole non sono in qualche tipo di richiamo per il nostro signore e salvatore Cthulhu, ma semplicemente provengono da dei video di una ragazza su Tiktok.

 

La giovane che porta il nome di Elisa Esposito ha pubblicato diversi video dove enuncia i nomi di alcune parole normali lette in ‘’corsivo’’, ovvero allungandone le vocali. Questo modo di parlare non nasce tuttavia da lei, poiché da qualche tempo le ragazze basic utilizzano il vocabolo ‘’amioo’’. La Tiktoker ha quindi preso questo storpiamento della parola amo e ha cominciato a farne una serie di video, dove veste i panni di una professoressa e interagisce anche con lo spettatore invogliandolo, da bravo alunno a ripetere le parole.

Ovviamente Internet è un posto pieno di rincitrulliti e molti presunti detective hanno accusato la ragazza dicendo di non essere una reale professoressa. Da qui Elisa ha dovuto fare un video dove specificava, per quelle scimmie (con tutto il rispetto per i nostri antenati primati) che non l’avevano ancora capito che lei non dispone di alcun attestato che le permette di insegnare, e che quelli sono dei semplici video.

 

Ma questo non l’ha fermata e sta continuando con il suo personaggio, che ha ancora un discreto successo. Go girl!

 

Ah, e ancora più importante, vi cito la frase in corsivo che più ho apprezzato: Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn.

É molto bello

Di molto bello c’è sicuramente solo il nome di questo meme.

 

Il meme ha origine da un video, dove un giovane avvia un random encounter con quello che sarebbe Babbo Natale se invece di stabilirsi in Lapponia avesse preferito il caldo della Campania. Ah è il signor Santa Claus in questione chiede all’autore del video di amoreggiare, elencando anche qualche dettaglio, come il famoso Backstab che i giocatori dei Souls sicuramente conosceranno. L’esperienza di ‘’socializzare’’ con questo incontro casuale viene definita dal nemico di turno come ‘’Molto bella’’ da qui viene il nome del meme.

Altro caso, come nel mese scorso con Cassano, dove una frase normalissima diviene meme, e diventa quindi quasi impossibile dirla ad alta voce senza pensare al soggetto in questione.

 

Una volta che il fenomeno del maestro dei colpi alle spalle si è divagato, alcuni attenti detective (gli stessi di prima) hanno identificato l’individuo, che porta il nome di Armando Sparadais. Nome chiaramente da villain di un Isekai.

 

Comunque fossi in voi, non mi documenterei troppo sul soggetto, poiché girano video abbastanza audaci e per audaci sul webbe.

Lei è un 10 ma skippa le cutscenes

Altra colossale schifezza che sta prendendo piede rapidamente su Tiktok.

 

In pratica consiste nel dare alla propria crush (termine tecnico) un valore numerico come tanto ci piace per poi dire ma e aggiungere un valore negativo alla cotta di turno.

Del tipo, lui è un 10 ma ha commesso crimini di guerra, oppure lui è un 9,5 ma gestisce una tratta di schiavi in Uganda. Della serie, sono degli esseri umani orribili, ma hanno fatto anche cose buone.

 

Insomma una roba aberrante al livello normie, ma che potrebbe dimostrare del potenziale se preso nell’ottica di meme più approfondito, come nei due esempi che ho citato prima.

I film bros.

Un meme che gira nell’atmosfera da un po’, senza mai entrarci realmente. Consiste nell’immaginare la reazione di un cinfefilo, nel momento in cui un ipotetico *noi* si rifiuti di guardare un film d’autore girato con una canna pesca e un pennarello, e che racconta la storia di due personaggi che per questioni di budget (che alto quanto Tyrion Lannister) sono interpretati dallo stesso attore, questo privo di esperienza.

 

Ovviamente per i cinefili questa è arte, poesia, meraviglia che si discosta da quella sporcizia malsana che per loro è il cinema mainstream. Quelli sono best-seller troppo commerciali, e quindi fanno solo una faccia schifata.

Il film bro più tranquillo

E quindi seguono video di gente stupita, arrabbiata e sul piede di guerra poiché avete rifiutato di guardare il solito film sfigato che non conosce nessuno. Cioè il live-action di un mattone polacco minimalista di uno scrittore morto suicida giovanissimo. Che ha totalizzato ben due copie vendute.

Siete voi i veri sigma

Il sigma ormai non è più un meme, è una mentalità. Il meme che vede l’individuo che abbandona la socialità per concentrarsi su sé stesso ormai ha trasceso il concetto di tempo e vive rent-free nelle nostre teste.

 

E nel caldissimo mese di giugno, siamo tutti dei sigma.

 

Esatto questa è per voi, scrittori e lettori di N3rdcore, che nonostante tra poco arriva il Doom Slayer a lottare per le strade di Napoli per il caldo che fa, non vi fermate e continuate ad andare avanti ogni giorno, superando ogni ostacolo anche se non vorreste.

 

Voi ragazzi, siete voi i veri sigma.

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