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La Ruota del Tempo: è già una serie dimenticabile

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La Ruota del Tempo, la nuova serie tv epic fantasy tratta dai romanzi di Robert Jordan e prodotta da Amazon, è un prodotto dalla qualità discutibile nonostante la buona base di partenza. Tra effetti speciali anni '90, costumi mediocri e imprecisioni tecniche risulta essere un prodotto dalla vita breve o facilmente dimenticabile.

La Ruota del Tempo è una serie TV targata Amazon tratta dalla saga epic fantasy di Robert Jordan e conclusa da Brandon Sanderson dopo la dipartita dell'autore originale. La saga è interamente pubblicata in Italia da Fanucci Editore. Il lavoro letterario di Jordan e Sanderson ammonta a 14 romanzi e un altro testo che funge da prequel, presumibilmente l'adattamento con i suoi otto episodi coprirà gli eventi del prequel e del primo romanzo (L'occhio del mondo). Su Amazon Prime Video trovate i primi 3 episodi da un'ora a partire dal 19 novembre.

Sintetizzando, la trama è incentrata sull'Unico Potere la più grande energia mistica dell'universo della Ruota del Tempo. Il potere è diviso in due controparti. Il Saidin è accessibile solo agli uomini mentre la metà femminile si chiama Saedar. Nell'Epoca Leggendaria il Drago fronteggiò il Reietto, nello scontro il Reietto corruppe il Saidin maschile e qualunque incanalatore in contatto con esso impazzì. La follia del potere maschile portò a uno stravolgimento globale della morfologia delle terre abitate, un'apocalisse chiamata Frattura del Mondo. Il Drago è il più grande incanalatore del genere umano, nonché di norma anche il più potente dei Ta'veren. Individui speciali prescelti dalla Ruota del Tempo e dotati di poteri imprevedibili. Il Reietto dovrete scoprirlo da soli.

La Ruota del Tempo di Jordan tra Tolkien e Amazon

Come prevedibile il worldbuilding di Jordan è davvero immenso e questi sono solo alcuni accenni della trama della Ruota del Tempo. Nella serie seguiamo le vicende della Aes Sedai Moraine e del suo Guardiano Lan Mandragoran che sono alla ricerca della reincarnazione del Drago Rinato, la leggendaria figura che deciderà le sorti dell'umanità tra il Bene e il Male. Secondo i poteri della potente incanalatrice del sacro ordine delle sorelle Sedai nel villaggio dei Fiumi Gemelli si cela la reincarnazione del Drago. Moraine dovrà trovarlo prima degli eserciti del Tenebroso. Infatti i selvaggi Trolloc inviati dal Sauron di turno arrivano al villaggio, fanno scempio della popolazione, e mettono in pericolo i giovani protagonisti Rand al'Thor, Perryn, Nynaeve, Mat e Egwene. Per fortuna Moraine e Lan accorrono in loro aiuto maciullando i Trolloc con coreografie marziali degne di un b-movie senza budget e facendoci rimpiangere gli effetti speciali di Dragonball Evolution.

La Ruota del Tempo dovrebbe essere una saga epic fantasy. Dovrebbe restituire allo spettatore un senso di magnificenza, solennità e di spaesamento. Insomma farci vivere in un mondo così complesso e raffinato nella sua natura intricata da farci dimenticare il mondo reale. Jordan con i romanzi ci è riuscito benissimo, infatti è tra i tanti fautori del fantasy di derivazione tolkieniana a non riciclare stereotipi in continuazione. Certo molti sono i punti di contatto, ma sono solo apparenti e superficiali. Gandalf/Moraine, i protagonisti dei Fiumi Gemelli / gli Hobbit della Contea ecc. Ma dopo il romanzo matura, si allontana dal punto di riferimento e si snoda per così tante sotto-trame che abbracciamo letteralmente 2000 personaggi. Ma la serie fallisce nel (non) darci questa epicità.

Luca Annunziata
Non ho letto i libri che hanno dato origine a questa saga. Ne ho letti molti altri che appartengono alla categoria fantasy, però, così come ho visto innumerevoli serie TV e film tratti da essi. Il vero problema de La Ruota del Tempo è il tempismo (no pun intended): esce nel 2021 con molte ambizioni, ma il risultato sembra più simile a una serie uscita dagli anni ’90. Non mi ha convinto l’ambientazione né mi hanno convinto i costumi, non mi hanno convinto gli effetti speciali, non mi ha convinto la premessa dei quattro futuri protagonisti della storia: sembra un banale teen drama con, letteralmente, indosso abiti diversi. In un mondo in cui le serie si devono confrontare con la riuscita di otto (dico 8) stagioni di Game of Thrones, mi domando che futuro possa avere La Ruota del Tempo: non particolarmente roseo, almeno a giudicare da questo incipit. E Rosamund Pike, da sola, non potrà salvare tutta la baracca.

Procediamo per gradi

I costumisti hanno fatto un lavoro tra l'orrido e il banale. Alcuni capi sembrano usciti da fabbriche moderne che vogliono ricreare uno stile vintage per uomini o donne. Altri indumenti trasudano il concetto "ok sono un abito fantasy per una serie fantasy, si nota?", mentre diversi vestiti semplicemente sembrano finti e fuori contesto. Molti cosplayer amatoriali visti a Lucca Comics sono più credibili.

Anche la fotografia e le tonalità cromatiche sembrano sfasate, fallendo nel tentativo di consegnare allo spettatore un'ambientazione sospesa tra un mondo pervaso dalla magia e minacciato da un male antichissimo e vigile. La mancata solennità di molte scene viene sottolineata anche dalla colonna sonora, che di per se è valida, ma inserita in varie scene dove le sequenze non vengono messe in risalto dalla musica o semplicemente si cerca di dare un "tono" a frame abbastanza insignificanti. Errori tecnici che non si giustificano con un basso budget, ma denotano una certa resa approssimativa. Tutto ciò è paradossale perché in questi stessi giorni il film The Green Knight, sempre su Amazon, mostra una potenza estetica e musicale a dir poco devastante.

la ruota del tempo

Il cast è debole, in lingua originale si notano delle inflessioni vocaliche molto forzate e che sembrano emulare il pathos che si respirava nelle ultime puntate di Game of Thrones (sì, Jon Snow parlo con te). Le loro espressività sono molto telecomandate e prevedibili, non sembra esserci stato uno studio emotivo e in più i legami affettivi/relazionali tra i personaggi sembrano labili e raffazzonati. Le uniche note positive vengono da Rosamund Pike e dalla sua Moraine che sono la chiave di volta dei primi 3 episodi trasmessi.

Gli effetti "speciali"

Come accennato sopra gli effetti speciali sono così deludenti da far perdere totalmente l'interesse alla saga. Il complesso sistema magico di Jordan viene semplificato in una maniera così banale e di scarsa qualità da trasformare un pilastro del fantasy in un fanfiction televisiva anni '90.

Amazon forse intende investire più risorse per la serie dedicata al Signore degli Anelli e ciò potrebbe portare a un depotenziamento di altri prodotti. La Ruota del Tempo allo stato attuale non è assolutamente paragonabile a nessun altro prodotto Amazon. Tant'è che una serie sottotono come The Witcher al confronto sembra più leggendaria e magnetica. Paradossalmente Il Signore degli Anelli di Peter Jackson aveva un comparto tecnico nettamente migliore, e sono passati vent'anni. La Ruota del Tempo vive in un limbo dove non c'è stato progresso, anzi noi spettatori ci sentiremo trascinati indietro nel tempo.

la ruota del tempo

La battaglia finale del primo episodio è un qualcosa di così sconcertante da smettere di vedere la serie. Per fortuna gli episodi successivi sono meno mediocri, la fotografia si patina di ombre e il contesto "aulico" sembra lontanamente presagirsi. Non scherzo nel dire che nel primo episodio sembrava di essere in una rissa tra cinghiali e umani in una sagra di paese.

Vale il vostro tempo?

Probabilmente finirò la serie per vedere se gli effetti speciali miglioreranno, ma allo stato attuale mi sento di sconsigliare la Ruota del Tempo di Amazon a tutti gli spettatori. Sia i fan del ciclo letterario che i neofiti. Rasentiamo la qualità di altri prodotti infelici come La Spada della Verità, nonostante di fondo ci sia l'ambizione di farci dimenticare una cosa chiamata Il Trono di Spade.

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